Renato Veiga non era economicamente sostenibile con il riscatto di Kelly

30.09.2025 21:30 di  Andrea Losapio   vedi letture
Renato Veiga non era economicamente sostenibile con il riscatto di Kelly
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Il riscatto di Lloyd Kelly ha fermato la conferma di Renato Veiga. Perché la nuova Juventus targata Damien Comolli ha avuto una linea ben precisa in questa estate. Zero spese per la difesa, visto che c'erano già diversi giocatori in quel ruolo - Gatti, Kalulu, Bremer, Rugani, Kelly, Cabal - considerati sufficienti per giocare questa stagione. Il resto viene investito soprattutto sugli esterni, dove Cambiaso comunque mantiene la sua posizione dominante, con le cessioni di Alberto Costa e Nico Gonzalez, ma gli arrivi di Joao Mario e Zhegrova. L'idea è stata quella di non spendere per la retroguardia, ma solo per la parte offensiva: i risultati si vedono, visti i gol subiti.

Al netto di questo, Renato Veiga era nelle idee di Comolli. Ma solo con un acquisto in prestito e magari diritto di riscatto. Invece il Villarreal ha deciso di spendere 24,5 milioni per acquistarlo, cifra decisamente fuori dalle disponibilità economiche di casa Juve. O forse, ancora di più, dalle idee: meglio puntare forte su altri reparti e non su quello difensivo dove le scelte già ci sono e non è sbagliato rimanere con quelle.

Del resto Renato Veiga aveva fatto bene, ma non è Bremer. E nemmeno un suo possibile sostituto in valore futuro. Un buon giocatore che può diventare addirittura ottimo, che ci può stare in un gruppo ma che, almeno per ora, non è un pilastro. Economicamente non era sostenibile, purtroppo o per fortuna.