Koopmeiners e Vlahovic hanno finito i jolly. Anche quando sono sufficienti

29.09.2025 19:30 di  Andrea Losapio   vedi letture
Koopmeiners e Vlahovic hanno finito i jolly. Anche quando sono sufficienti
TuttoJuve.com
© foto di www.imagephotoagency.it

Da grandi poteri derivano grandi responsabilità. In questo, purtroppo o per fortuna, Teun Koopmeiners e Dusan Vlahovic hanno finito i jolly. Entrambi dovrebbero trascinare e, invece, vivono perlopiù in una condizione particolare: anche quando sono sufficienti - come contro l'Atalanta - se non vanno in rete o fanno un assist vengono criticati. Maggiormente rispetto agli altri, con un occhio decisamente più pesante rispetto ai compagni che possono godere ancora di fiducia e alibi.

Ed è il motivo per cui non c'è grande tempo. Perché la Juventus dopo due anni così così - tra l'ultimo di Allegri decisamente poco romantico e il primo di Thiago Motta con diverse delusioni - ora la pressione sta continuando a montare. È da cinque anni che manca lo Scudetto a Torino e chi è stato pagato tantissimo, proprio come Vlahovic o Koop, devono fare la differenza.

E poi c'è Igor Tudor. Che forse non sarà un nuovo profeta del calcio Mondiale, ma è un allenatore pragmatico. Ha centrato i suoi obiettivi durante l'ultima stagione, perdendo una sola partita in campionato. Di fatto in Serie A ne ha persa solo una contro il Parma, nell'unica volta in cui ha mandato Yildiz in panchina. È chiaramente una concidenza, ma la classifica parla: un solo punto da Napoli, Milan e Roma, con la possibilità di lottare fino in fondo per il titolo. Dopo Villarreal e Juventus probabilmente si potranno tirare altre somme.