Oggi e Domani - 7ª g.) Juventus 3 Bologna 1 (Stagione 2015-2016)

Racconti in bianconero, tra passato e presente
05.08.2016 07:30 di  Michele Messina   vedi letture
Oggi e Domani - 7ª g.) Juventus 3 Bologna 1 (Stagione 2015-2016)
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L’importanza del ritorno di Khedira, così potremo definire la partita giocata dalla Juventus allo Stadium. È la prima vittoria stagionale casalinga dei bianconeri. Possibile che il ritorno in campo del centrocampista, campione del mondo, arrivato a parametro zero, accompagnato da probabili dubbi sulla fragilità dei suoi muscoli, abbia cambiato la squadra di Max Allegri. Una sera di metà agosto vicino al negozio di Gianni Mimì, Massimino ripeteva alle mie orecchie e a quelle di Antonio e Paulo Sousa la sua tesi. Il ventiseienne teutonico ha i muscoli rotti e giocherà poche partite. Si tratta di un grosso chiodo da dieci acquistato da Marotta. Naturalmente non poteva mancare lo schiaffo iniziale di Mounier, agevolato dalla parata poco leggiadra di GigiBuffon. Sentivo una strana impazienza, lontano dalla tivù, fino a quando la radio di Micòl ha gracchiato il risultato di parità raggiunto dai bianconeri alla fine del primo tempo. Ci aveva pensato il numero nove bianconero a siglare il pareggio, su colpo di testa. Bravo Morata, prima rete in campionato. Meno male che lei avesse capito che quello annunciato fosse il risultato finale dell’incontro, altrimenti saremo incappati in un’altra figuraccia. Appena possibile sono corso a casa e avevo una paura tremenda sul risultato finale, alle venti e quaranta ho rotto l’angoscia. Che sollievo apprendere da TRC la vittoria bianconera per tre reti a una. Un giornalista abbastanza giù di tono intervistava un dirigente della squadra felsinea. Bebo del Club “L’Edicola Le Arcate una Stella per Vladimiro Caminiti” ha dichiarato davanti alla copia della Gazzetta Sportiva, recante la faccia di Senisa rabbuiato: “Finché in testa c’è la Fiorentina non mi preoccupo!” Era stata una giornata proficua, tre ore di lezione a scuola, un paio di urla disumane e minacce di contattare i genitori per classe, corsa dal fornaio e dal fruttivendolo dopo le dodici. Nella ripresa Morata viene placcato dal centrale bolognese Ferrara, il signor Celi fischia il penalty. Si impossessa del pallone Pogba, gli si avvicina Morata e alla fine Max Allegri risolve la situazione incresciosa, affidando il calcio di rigore a Dybala. Juventus 2 Bologna 1. Cuadrado e il Piccciriddu sembravano due personaggi dei cartoni animati, per le loro movenze eleganti e sinuose sul campo. Abbiamo quasi vinto il primo match per la salvezza e il discorso viene chiuso dal tedesco, pronto a mandare in rete un servizio di Morata.

Se ne’è andato a raggiungere Omar e John, Flavio Emoli il mediano corri corri della Juve di Boniperti. Faceva parte con impeto ed entusiasmo del progetto Legends Bianconere. Il Vate è sceso giù, in vacanza lavorativa, impegnato a raccogliere olive e uva, mentre Tata vuole tagliare la vigna. Una brutta notizia per tutti gli amanti del dolce prodotto di Bacco. Moderato entusiasmo e nervi al posto, intanto la Federcalcio sembra intenzionata a chiedere i danni alla Juve per lo scandalo del 2006. È un aspetto surreale della vicenda, ho visto Matteo ed ora vado in posta a spedire il manoscritto “Non è vietato giocare nel cortile” per il Premio Calvino e i tornado italiano volano verso Bagdad carichi di missili e bombe intelligenti. Si parla di un probabile prestito di Rugani a gennaio, se non dovesse scalare le posizioni dei rincalzi difensivi.

Ieri è stata una giornata di un caldo opprimente, con un tasso di umidità altissimo. Si stava bene solo nell’acqua del mare e sotto la doccia. Entrambe ad una temperatura tendente al fresco. Non volevo più uscirne fuori. Intanto nel Camping sullo Ionio succedono strane: durante lo spettacolo di cabaret, i bambini, sfuggiti a genitori troppo permissivi e distratti, invadevano continuamente il palcoscenico. Al terzo richiamo i genitori non erano ancora intervenuti, probabilmente erano andati a comprare le sigarette in Lussemburgo. Continua la telenovela Pogba: parte o non parte, e in ogni caso quando e per dove? Il Macedone stamani in bicicletta afferma che rimarrà a Torino. Dopo la tournee in terra australiana, i ragazzi di Max Allegri si ritrovano a Vinovo. Ci sono anche i nazionali, Pjaca e Zaza, ancora non è partito per ignota destinazione, con mio sommo piacere. Speriamo che don Peppino e l’amico di Danilo, non ricevano offerte adeguate. Domenica sera gli animatori hanno organizzato una serata a base di visioni cinematografiche: “L’era glaciale” per i bimbi; “Quo vado” per gli adulti, anche se qualcuno avrebbe preferito un altro tipo di rappresentazione sponsorizzata dall’amico Rocco. Qualche ex tifoso del Pipita voleva ballare, ma non si può sempre fare finta di nulla. C’è chi difende Lemina e si chiede perché non venga schierato a centrocampo e non sulla fascia, mentre un tifoso tradizionalista accusa i tifosi bianconeri di aver poco rispettato il talento di Giovigiovinco. È anche un mio grande rimpianto e Domenico Berardi segna su calcio di rigore, la sua prima rete in Europa League. Michelinho tra una partita finita ai rigori e un giuoco da caricare sul tablet, dichiara di voler bruciare la sua maglietta del Polipo, invece il placido Giginho nasconde le medaglie olimpiche uscite sui suoi tanti Topolino da acquistare e il calcio di rigore di Gregorio spiazza inesorabilmente il portiere. Il sinistro era una vera bomba all’incrocio virtuale all’angolo della consolle da spiaggia. Allo Stadium record di abbonamenti: ben 29.300 e un folle in un parco di Londa accoltella una decina di persone, purtroppo ci scappa anche un morto. Tutti i giocatori vorrebbero rappresentati da Wanda Nara e a Parigi in un negozio Adidas le magliette numero dieci della Juve recano il nome di Dybala.