Setti su Tudor: "Ricordo speciale. Ha stracciato contratto davanti a me"

Maurizio Setti è quello che ha portato Igor Tudor a essere quello che è. Perché dopo Verona è cambiato davvero qualcosa nel curriculum del tecnico. "Di Tudor avrò sempre un ricordo speciale - ha detto a Tuttosport - Partiamo da un presupposto: lui è un uomo molto sereno. Vive la vita meglio rispetto ad altri allenatori che ho avuto. A fine anno, quando ci siamo trovati e gli ho spiegato che avrei dovuto cedere i big, lui aveva già il contratto automaticamente rinnovato dopo la salvezza".
"Gli dissi: “Ti sconsiglio di restare qui, perché non so quanti giocatori sarà costretto a cedere”. Lui mi ha guardato, mi ha abbracciato e ha strappato il contratto, rinunciando ai soldi. Non lo dimentico. Dopo un mese lo chiama il Marsiglia e gli scrivo: “Dio vede e provvede, la vita ti sta portando in Champions League”. Tudor è un uomo di spessore, una persona rara da trovare nel mondo del calcio".
E poi, su come faceva lavorare la squadra. "Mi stupiva nella gestione della settimana: rispetto ad altri cercava a volte di far rallentare i ritmi. Non era ossessionato. Aveva capito che la squadra rendeva e lasciava il guinzaglio lungo, non era un martello. D’Amico a volte sperava che la squadra lavorasse di più, lui era abituato a Juric. Poi, però, in campo quel Verona ha fatto cose pazzesche. Ha avuto ragione Tudor nella gestione, per questo penso sia l’allenatore ideale per una grande squadra".