La differenza di comunicazione fra Tudor e Thiago Motta

"Non c'è bisogno di riposo. Di Gregorio è un gran portiere e non ha sbagliato quasi niente. Lui sarà il primo portiere per tutta la stagione, perchè è forte. Io guardo tante partite, ogni partita c'è un portiere che vedo tanti errori. Io non vedo questi errori dal mio portiere e sono molto contento. Poi Di Gregorio non ha colpe sui 7 gol, forse solo in uno". La differenza fra Igor Tudor e Thiago Motta, sottolineata anche da Locatelli con un virgolettato durante la settimana, è questa.
Perché se è vero che ha delle colpe su Yan Couto, Di Gregorio aveva retto bene la baracca nelle scorse settimane. Facendo più che discretamente. Certo, la concorrenza di Perin non è semplice da gestire - anche Szczesny qualche volta andava in panchina - ma mai come in queste situazioni c'è bisogno di una carezza, più che di un silenzio.
Perché, appunto, Thiago Motta non comunicava così con i singoli. Spesso le scelte erano accompagnate da silenzio, provocando anche un po' di sconforto nella squadra. Di Gregorio quindi può stare tranquillo e concentrarsi sulle prossime partite, al netto di alcuni piccoli errori che sono stati fatti anche da chi lo ha preceduto, come Buffon. E Tudor godersi le scelte che, almeno finora, stanno pagando su tutta la linea.