McKennie: “Sto bene e sabato spero di giocare. Rinnovo? Mi piacerebbe restare qui. Spalletti è bravissimo. Vittoria importante contro la Roma. A Pisa vogliamo i 3 punti”

 McKennie, Perin e Koopmeiners all’evento della fondazione del centrocampista americano all’oratorio Salesiano Michele Rua. Ecco le parole di McKennie rilasciate ai media presenti tra cui TuttoJuve.com: 

Weston, partiamo da questo appuntamento organizzato per oggi dalla tua fondazione dalla McKennie Magical Mission insieme ai Salesiani per il Sociale. Questa giornata per dare un sorriso e poi anche un momento di serenità ai ragazzi dell'oratorio qui di Michele Rua...

"Sono molto felice di essere qua. Mi piace sempre stare con i bambini, giocare con i bambini. Come ho detto prima, dare il sorriso a tutti quanti che sono stati qua. Ci sono stato anche l'anno scorso. È stato bellissimo passare il tempo con i bambini. Tutte le persone che mi aiutano per la mia fondazione. Oggi è una bella giornata". 
 

Ti chiedo, quanto è stata importante oltre i tre punti questa vittoria?
"Era troppo importante. Anche per Juventus, per i tifosi, per noi, per il mister. È stato un momento di difficoltà prima, però adesso, come ho detto, abbiamo ritrovato la nostra identità. Il mister è bravissimo. Lui sapeva come giocare al calcio e allenare i giocatori. Mi ha aiutato molto e speriamo che di vincere contro la Pisa e ottenere tre punti". 
 

In cosa vi sta aiutando l'allenatore?
Lui fa attenzione alle piccole cose, cose su cui normalmente tutti non starebbero troppo attenti. Lui parla anche con i giocatori individualmente. Lui è un buon allenatore per i giocatori individualmente". 
 

È una questione di mentalità, Weston. Avete anche molta più cattiveria in campo. C'è più voglia di sacrificarsi per i compagni, è così?

"Sì, certo.Lui in allenamento sempre dice di fare un sacrificio per la squadra, per il compagno e anche per fare il gol. È meglio fare assist, megli farne due e non uno".

La Champions è l'obiettivo minimo. Ma si può tornare a pronunciare la parola Scudetto? 
"Penso che noi dobbiamo concentrarci per la prossima partita. Quindi pensare di giorno in giorno e non pensare troppo in avanti". 
 

Una cosa legata all'evento di oggi è a Torino, ormai davvero la senti la tua città? Anche aver organizzato un evento come questo fa parte dell'affetto che metti per questa città?
"Sì, ho parlato con mio papà prima e ho detto: 'mamma mia, sono qua quasi sei anni'. Torino è una grande parte della mia vita, quindi voglio fare tutto ciò possibile fare per la gente qua". 
 

Tu come stai fisicamente in vista della prossima partita di Pisa?

"Bene, vediamo questa settimana e speriamo di poter giocare".

200 presenze con la Juventus che fa effetto ti fa?
"Non lo so, è un grande momento per me, per la mia famiglia, per la gente in America, per tutti. Soprattutto per me, sono molto felice alla Juventus che è un grande club. È difficile stare qua e fare 200 presenze, però l'ho fatto, meno male. Speriamo di fare altro pezzetto". 
 

Dopo sei anni tu senti leader di questa squadra?
"Sì, leader.. Peró puoi usare tutte le parole, ma io sono nato per dare felicità alla squadra, ai miei compagni, mi piace dare il sorriso. Sul campo io faccio il mio lavoro, corsa, sacrificio e così sono io".

Secondo l'allenatore fai molto di più, sei uno di quelli per cui spende le migliori parole. Ti fanno piacere queste parole?
"Sì, certo, è sempre bene quando il tuo allenatore parla bene da te. Io sono sempre disponibile per la mia squadra, per l'allenatore e per la mia squadra. Sì, speriamo che quesrt'anno vada bene". 
 

Ma c'è un ruolo che ti piacerebbe di più degli altri?
"Mi piace giocare in mezzo, centrocampista".
 

Hai detto Torino è casa mia, vuoi che sia casa tua anche per i prossimi anni? Sei in scadenza di contratto, ne stai parlando con il club?
"Non lo so, io lascio fare questo al mio agente, lui parla con me. Però speriamo rimanere qua".