Oggi e Domani - Finale Supercoppa Italiana) Juventus 1 Milan 0 (Stagione 2018-2019)

Racconti in bianconero, tra passato e presente
19.01.2019 17:38 di Michele Messina   vedi letture
Oggi e Domani - Finale Supercoppa Italiana) Juventus 1 Milan 0 (Stagione 2018-2019)
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

La Juve di Allegri al fischio del signor Banti di Livorno conquista l’ottava Supercoppa Italiana, issandosi al vertice della classifica dei vincitori dl torneo. Solita vittoria con polemica finale per la mancata concessione di un presunto rigore, negli ultimi minuti, per un fallo di Emre Can su Conti. Ringhio ruggisce la sua rabbia verso il direttore di gara ed i suoi assistenti, esplode la discussione guidata dal retto Cesari, ma, come dice Pasquale, avevano dimenticato il rigore, alcuni minuti primi, per un fallo di mano di Zapata su cross di Ronaldo. Lo stesso fallo aveva provocato nella partita di campionato tra le due squadre, il pronto penalty fischiato dal signor Mazzoleni da Bergamo, per un tocco di Benatia su Higuain. Il mondo arbitrale è vario nelle sue decisioni sui falli di mano, non c’è uniformità di giudizio. Poi Pasquale ha cominciato ad esporre la sua tesi sul poco giuoco di Allegri in campo internazionale, che può creare dei turbamenti in Coppa. Sono stato impegnato a scuola, ho avuto lezione nella quarta nelle ultime due ore, tanta pace tranne gli ultimi cinque minuti abbastanza turbolenti, poi le tre ore al pomeriggio, dove ho dovuto affrontare la problematica dei voti dati nelle pagelle, alcuni ritengono di essere stati giudicati in maniera poco corretta rispetto alle loro capacità. Gli studenti adulti sono peggio di giovani del diurno, forse abbiamo loro concesso troppo. Sono passato davanti a Betoland e il risultato al quarto d’ora era inchiodato sullo 0 a 0. Quindi sono sceso da Francesco per stampare le istruzioni per rendere la felpa “Il buono, il brutto e il cattivo”. È stato il regalo, che ho scelto, da parte di Ben. La misura era XL invece di L. Acquistare in rete ha dei pregi ma anche dei difetti. Non volevo vedere la partita a casa, avevo un mezzo appuntamento con Bartolo, ci doveva essere anche Mimmo. Ormai siamo un trio vincente e non è opportuno rompere una tale sincronia, finora abbiamo visto solo partite vittoriose della Juve e bisogna continuare così fino all’infinito. A casa di Bartolo, Mimmo non c’era, ancora doveva tornare da Cosenza con il papà. Sono stato un po’ e poi me ne sono andato. Bartolo mi ha detto che la Juve aveva giocato bene, sfiorando la rete con Douglas, Cancelo e una bella sforbiciata di Ronaldo. Ho visto le immagini che scorrevano sullo schermo. Monsieur Le Travin, invece, era stato inderogabile: “ Molti giocatori se la stanno guardando la partita”, aggiungendo subito dopo: “Sono fermi, una Juve inguardabile.” Severo Monsieur, talvolta le finali sono decise da momenti di follia difensiva. Tornato a casa, dopo aver preparato il pacco da rimandare indietro, sono salito sopra. C’erano Genny e Michelinho a vedere la partita nel salone. Di nuovo un trio da non rompere mai, Michelinho mi ha comunicato che il Milan di Ringhio, aveva appena colpito la traversa con Cutrone. Ahia! Ahia! Non vorrei ritornare indietro di due anni! Mi ero appena seduto al posto di un anno fa, quando il numero sette bianconero impegnava Donnarumma in una parata non certo agevole, dai, dai, che forse possiamo sfruttare la sete di vittorie del campione portoghese. Ancora qualche scaramuccia, poi la Juve cresceva e all’improvviso la folgorazione: Pjanic riceveva un pallone verso il centrocampo, lanciava in area Cristiano Ronaldo, invano inseguito dal suo marcatore, l’attaccante bianconero colpiva il pallone di testa, Donnarumma agitava le mani in cerca di farfalle, il pallone si infilava nella rete rossonera. Juventus 1 Milan 0. Esultavamo felici, scambiandoci il cinque con Michelinho, irrompeva nella stanza Giginho, che veniva immediatamente cacciato fuori. Non bisognava essere più di tre a vedere la partita. Squillava il cell, era Francesca voleva uno slogan per accompagnare le foto del funzionamento delle cucine nei laboratori della scuola. Mancavano ancora venti minuti alla fine, correvo via vigliaccamente dalla tv, cercando di creare qualcosa di efficace dopo lo sconcerto dei giorni scorsi. I minuti passavano lenti, gli attaccanti bianconeri mancavano il raddoppio o meglio la seconda rete bianconera di Dybala veniva annullata per un fuorigioco di Matuidi. Davvero una bella rete a detta di Pasquale. Entrava Emre Can al posto dell’ammonito Pjanic. La sedia era bollente e non riuscivo a stare fermo, scendeva in campo anche Higuain, forse all’ultima apparizione tra le file degli uomini di Leonardo, si sussurra che si stia per accasare al Chelsea di Sarri. Kessie irruento si faceva prima ammonire, poi tramite Var, Banti lo espelleva per il fallo a gamba tesa sulla caviglia di Emre Can. La partita continuava lemme, lemme, Douglas Costa faceva ammonir un paio di giocatori rossoneri e a cinque minuti dalla fine un’entrata di Emre Can su Andrea Conti, faceva gridare al rigore il mondo rossonero. Dopo cinque minuti di recupero il signor Banti di Livorno fischiava la fine dell’incontro, seguita dalla premiazione per i vincitori. Stupendo vedere Chiello da capitano esultare sul prato verde del King Abdullah Internazional Stadium . Come ha detto Genny è la prima coppa vinta senza GigiBuffon. 67° trofeo vinto dalla Juventus nel corso della sua lunga storia, il decimo trofeo vinto da Max Allegri alla guida alla Juve, terza Supercoppa Italiana conquistata, la prima in Arabia, dopo le cocenti sconfitte con il Napule e il Milan. Cristiano Ronaldo ha conquistato la sua ventisettesima coppa per club, la prima in Italia, segnando 16 reti in 27 partite. È davvero una macchina di reti e di vittorie. La Juve ha conquistato il primo dei quattro trofei dell’anno e il sogno continua.

Stefano Sturaro Story (undicesima puntata): è la prima coppa vinta da Monsieur Le Travin senza Don Peppino, questo è il messaggio chiaro e forte, uscito stasera dal campo di Gedda. Ma le novità non finiscono qui: il Pepita è stato ceduto al Chelsea “perché non è un giocatore da Juve”. Diavoletto di un Monsieur. L’aereo proveniente dall’Arabia Saudita è atterrato all’aeroporto di Malpensa, alle ore 12,45, consentendo l’approdo nella città meneghina di Mister Maggico Gorgonzola,  il quale dopo aver brillantemente accolto le donne presenti allo stadio nel settore family, è stato incaricato di consolare le mogli dei giocatori rossoneri e le tifose della squadra del presidente Scaroni. Sir Adrian Toomes, che aveva affermato che l’ottava Supercoppa era già a Milano, è stato sorpreso sulla strada per Cerchiara, dopo si era recato per acquistare il pane fresco per Carlos Travis Insugna, da un’abbondante nevicata e non ha potuto partecipare alla festante sfilata rossonera per le strade cittadine.