Oggi e Domani - 7ª g.) Empoli 0 Juventus 3 (Stagione 2016-2017)

Racconti in bianconero, tra passato e presente
15.11.2018 19:20 di Michele Messina   vedi letture
Oggi e Domani - 7ª g.) Empoli 0 Juventus 3 (Stagione 2016-2017)
TuttoJuve.com
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

L’Evoluzione della Specie

Er Caccola ha avuto una mutazione genetica, dopo Sampdoria – Internazionale si è trasformato nel Macaco. Questi animali sono sacri a Bombay e compiono continuamente furti di frutta e altre leccornie nelle case e nei negozi. I macachi più piccoli sono spessi indisciplinati e devono essere redarguiti da un adulto della specie, il quale si avvicina loro gonfiando il petto e gridando. Lo stesso gesto che ha fatto Er Caccola alle telecamere, nel finale della partita, alla rete di Brozovic, diventando così il Macaco, dato che l’animale non ha peli sul sedere e l’ex Caccola ha la faccia come il culo” (Il Macedone)

Domenica mi sono mantenuto Fedele alla Linea e non ho visto la partita su Premium. C’era un motivo di forza maggiore: ero impegnato nel trasloco da Pavullo a Castro. Sveglia posizionata alle 7,10, ma alle 6 ero già sveglio e viaggiavo da una parte all’altra del letto, alla ricerca di una sensazione di sonno. Tutto inutile, ormai era andato via per non tornare mai più fino all’ora stabilita dal bisogno energetico. A bordo del Ducato, preso in affitto per due giorni e senza radio e navigatore, carico di scatole di fumetti, il televisore a 40 pollici, il forno a microonde, scatole di libri, la valigia dei panni pesanti, giubbotti, scatole di pasta, fotocopie raccolte in buste di cellophan formato A4, scatole di coperte, le valigie personali e tanto altro, siamo partiti domenica mattina verso le dieci e trenta. Prima avevo salutato Gregorio e Maria Teresa e poi consegnato le chiavi ad Alessandro. Viaggio tranquillo, autostrada raggiunta senza interruzioni e sonnolenza che mi assaliva. All’improvviso il telefono di Genny si è messo a vibrare e ha avuto in regalo un giorno di connessione gratis dalla Vodafone. Giginho piangeva la sua cattiva sorte che lo aveva relegato a casa, il furgone a quattro posti era stato introvabile. Il suo pianto ha iniziato a bagnare il portone già da venerdì sera e solo una ventina di fette di capicollo, mangiate in macchina nello spazio tra un singhiozzo e l’altro, hanno alleviato il dolore del suo tenero cuore. Povero Giginho sovente abbandonato. Arrivati all’altezza di Arezzo, Genny avrebbe voluto sapere il risultato del primo tempo, non gli ho consentito di attuare quell’azione scellerata. Il viaggio è proseguito tra i consueti cambi di pilota, ma non del navigatore, le foto ad un elicottero senza eliche trainato da un rimorchio, la sosta all’autogrill dove morì il povero Gabriele Sandri l’11 novembre 2007. Vi è una lapida per ricordare la tragica morte di un giovane ventottenne. Prima telefonata di Giginho. I chilometri e gli attacchi coriacei di sonno dominano la scena. Seconda telefonata di Gigi, che crede alla notizia dei motociclisti caricati sul furgone all’andata, perché in panne sull’autostrada, Genny non regge il giuoco. Il cielo sereno si alterna a quello nuvoloso, la pioggia bagna il vetro enorme del parabrezza o il sole ci regala qualche minuto di lampada abbronzante. All’improvviso Genny si connette, dopo alcuni minuti mi chiede di fare un pronostico sulla partita, rispondo: “La Juve ha perso uno a zero!” Genny sorride, rispondendomi: “Abbiamo vinto tre a zero.” Carmine si riprende dalla guida e afferma: “Allora sarà contento Michelinho.” All’autogrill la televisione trasmette immagini sulla viabilità e rimango perplesso dal cappuccino alla panna, novità della stagione. Terza telefonata di Giginho, non sa il risultato dell’incontro e nemmeno che si giocava una partita all’ora di pranzo. Quarta telefonata di Giginho, inutile dal punto di vista calcistica. A questo punto l’unica cosa che mi interessa è sapere il nome dei marcatori e Tuttojuve svela l’arcano: Dybala, Higuain e ancora il numero nove bianconero.

Arrivo verso le nove di sera, dopo aver riempito il magazzino di vari tipi di scatoloni, la doccia, consumiamo la cena a base di pasta al forno, polpettone, senza patate al forno, perché Giginho assalito da un attacco di fame le divora come il lupo i sei agnellini. Michelinho mi racconta i goal e mi invita ad andare su youtube. Così sullo schermo del cell vedo le reti divorate da Cuadrado, la traversa di Khedira e il primo che termina con il risultato a reti bianche. La ripresa inizia in modo diverso e dal 20’ al 25’ Dybala, alla prima rete in campionato, e il Pipita ci regalano la vittoria. Fenomenale la rete del numero 21: stop con il destro e tiro rabbioso di sinistro. Il raddoppio è un tiro dal limite del centrattacco argentino. Giginho legge le storie degli X Man, seduto sulla poltrona.

Lunedì sera uscendo da scuola, ho visto la tenebrosa G*, saliva soletta verso la Cattedrale. Mi vede come un mostro dalle due orribili teste deformate. Intanto ho preso servizio nell’altra scuola. Ho le ultime due ore del lunedì e del martedì, dalle 13,00 alle 14,00. Subito sono stato sbattuto in classe lesto, lesto. Mi sono un po’ seccato con il vicepreside, il quale mi ha risposto che ha visto situazioni peggiori durante il corso degli anni. Mah, è da vedere! Alle tredici sono entrato in classe, dopo aver parlato con il bidello, è il figlio di un compare di mia madre, e ho trovato sette ragazzine su undici componenti della classe. Abbiamo parlato di loro, delle loro attività, letture, hobby, di dove vivono e cosa fanno. Solo due di loro sono di Castro. La terza rete nasce da una intuizione di Higuain, abile a rubare la palla al difensore Zambelli e a depositarla in rete. La Stampa, tuttavia, parla di una Juve poco bella, ma spietata con le due punte argentine. Alle quattordici sono stato al Collegio Straordinario indetto dalla preside per la protesta degli studenti contro l’orario di sei ore giornaliere fino al sabato, riservato ai progetti. Ora si torna indietro, cinque ore al giorno e sabato scolastico.

Ieri sera camminavo con Vincenzo, nel suo consueto monologo sui mali del Castro e della sua scarsa consistenza sotto rete, ad un tratto è sbucata dal vico del cinema, il Viceprocuratore aggiunto. Portava a spasso il suo cane cinese, mi sono incantata a guardarla, come un sedicenne. Credo che se ne sia accorta e speriamo che non mandi avanti un procedimento giudiziario contro la mia giacca grigia con il cappuccio e il borsello nero, che mi dondolava sulla spalla, come un ramo spezzato dal vento.

Ci ha lasciato Stanley Martin Lieber, conosciuto come Stan Lee, il creatore di Spider-Man, Hulk, Thor, Iron Man, i Fantastici 4, Black Panther, Avengers, X-Men e tanti personaggi dell’Universo Marvel, dove i supereroi convivono con i problemi della vita quotidiana. “The Man” o “The Smilin’”, il Sorridente, è stato nel corso degli anni, anche un editore, un manager, un produttore, rivoluzionando il mondo dei comics e del cinema, creando un gruppo, la Marvel Entertainment, attivo in più settori dell'intrattenimento, e acquisito dalla Disney nel 2009. Stan Lee è stato sempre un innovatore, un visionario capendo, dopo la crisi dei fumetti degli anni 70 e 80, che una nuova strada di successi si sarebbero aperti con la televisione e il cinema. Mi sento, ci sentiamo tanto soli senza la sua figura, sempre lucida, malgrado i problemi dovuti al trascorrere dell’età, e nel prossimo film cercheremo, forse invano, la sua apparizione di qualche secondo, il famoso cameo, regola indistruttibile dei film sulle sue creature.  

Stefano Sturaro Story (settima puntata): Monsieur Le Travin annuncia l’imminente arrivo di Arturo Vidal dal Barcellona, acquisto smentito categoricamente dal Macedone. In tarda serata irrompe a Via Roma, dichiarando il passaggio certo di Rugani, giocatore non da Juve, al Milan; inoltre ribadisce l’intenzione di cedere al prossimo mercato estivo Manzotin (copyright Alessandro) e di Benatia, la motivazione è sempre la stessa: non sono giocatori da Juve. Intanto Mister Maggico Gorgonzola, presente in tribuna, perché lì si vede meglio l’incontro dal punto di vista tattico e tecnico, dichiara di voler portare al Rotonda Calcio, il suo pupillo Juan Carlos Alberto Caramello, detto il Matematico dei Gemelli. Nel frattempo Mariuccio si è ben comportando al buffet al Castello Aragonese dello scorso giovedì 8, imbucandosi fin dalle prime ore del mattino, facendosi accompagnare dal cell usato come radiolina, per seguire gli incontri odierni della giornata calcistica del campionato sloveno.