Milan-Juve, le Contropagelle di Errante

07.10.2013 11:35 di  Peppe Errante   vedi letture
Milan-Juve, le Contropagelle di Errante
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BUFFON. Voto 6,5:  Essere il portiere della squadra denominata “vecchia signora”, qualche svantaggio deve pure averlo. Ma da lì a diventare la “principessa” di un Muntari che, in versione Benigni, si presenta allo Juventus Stadium dandogli il “buongiorno” dopo nemmeno un minuto, di strada da fare ce n’è, e come. Il numero 1 bianconero comunque, abituato  com’è alle sorprese, non si scompone  più di tanto e la parata che s’inventa su Robinho al minuto 52 è uno schianto.  Sembra poi potersi rilassare, ma con un Muntari così c’è poco da fare. Nessuna distrazione è ammessa, mentre il Benigni rossonero torna a gridare: “Buongiorno Principessa”.  La Juve alla fine esce vincitrice e con voti alti in pagella. Stai tranquillo super Gigi che “LA VITA E’ BELLA”.  PREMIO OSCAR.

BARZAGLI. Voto 6: Degno di un impiegato statale, svolge il suo lavoro con serenità e pulizia esemplare. Mette in campo la solita determinazione ed è ordinaria amministrazione per la muraglia del pallone.  SOLIDITA’.

BONUCCI. Voto 5,5: Nervoso come una mantide religiosa che bestemmia, passa la prima frazione di gara cercando di tener “testa”, se non “testata”, a Robinho. Rientra dagli spogliatoi quasi fosse quello dell’anno precedente ma che non sia il suo momento fortunato, è evidente. E’ sua la deviazione sul tiro di Muntari, che non permette comunque ai rossoneri di raggiungere il pari. SCONQUASSATO

CHIELLINI. Voto 7: Praticamente la fedele riproduzione del celebre “Taz” (il diavolo della Tasmania), Giorgione dimentica a tratti di essere in un campo da calcio e travolge tutto quello che gli si prostra davanti. Agonisticamente perfetto, pressa anche i tabelloni pubblicitari e tira fuori un paio di conclusioni spettacolari. Il giudizio è tassativo: CHIELLINI DECISIVO. CONDOTTIERO

PIRLO. Voto 8: Ci sono artisti che passano alla storia perché fautori di una grande opera. Altri che son ricordati per più di una. Altri ancora per una serie. E poi ci sono quelli a cui basta toccare la qualsiasi cosa per trasformarla in un’opera d’arte. Guardare per credere, il “Michelangelo” bianconero, che nella serata dei ricordi e dei rimpianti,  dipinge la sua ennesima “Cappella Sistina” con una prestazione da incorniciare. Ha piedi fatati e mente geniale. Praticamente: tutto. AMMALIANTE

ASAMOAH. Voto 6,5: Padrone indiscusso della fascia sinistra, il numero 22 bianconero gioca un’altra partita di qualità e quantità, manco fosse uno di quei negozi all’ingrosso in cui trovi tutto e a prezzi vantaggiosi. Con le sue cavalcate mette a dura prova la resistenza del terreno, vi prego qualcuno gli regali un freno.  INNARRESTABILE

PADOIN. Voto 4,5: Lo vedessero gli amici di Italia 1, gli dedicherebbero una puntata intera di “Mistero”. Mistero come l’esterno di Conte appaia di tanto in tanto, stile UFO, allo Juventus Stadium, mistero come Conte debba, di volta in volta, cercare un sostituto di Lichtsteiner che, francamente, sembra non esserci.    RIMANDATO

POGBA. Voto 6: Come gli strani coltellini svizzeri, il francese è giocatore multiuso. Entra nella ripresa e dimostra immediatamente di poter esser tutto quello che vuole. Da regista a fantasista, da interno di centrocampo a esterno di fascia, da croce a delizia. In sostanza il buon Paul, mette in mostra tutto il suo repertorio: classe, talento, fisicità e anche un pizzico di “giovane spensieratezza” che gli fa perder la palla che da via all’azione del secondo goal milanista.   TUTTOLOGO

MARCHISIO. Voto 6: Il principino bianconero visto contro il Milan sembra ancora lontano parente di quello brillante che tutti noi conosciamo. Tuttavia, in ossequio a quanto comporta la fama di “fiabesco principe” , il centrocampista bianconero, non disdegna lavoro sporco e sacrificio. Sa che nelle favole, prima si soffre e poi arriva il lieto fine.  CENERELLO

VIDAL. Voto 5,5:  Sarà che vedere un giocatore straordinario fare delle cose “normali” è sempre cosa strana, ma il Vidal andato in scena contro la squadra di Allegri, sembra una stella nascosta da una nuvola di stanchezza che non riesce a brillare come dovrebbe. Vero è comunque, che una stella è pur sempre una stella e che al cileno basta uno spiraglio di limpidezza per fornire l’assist a Giovinco.    OFFUSCATO

TEVEZ. Voto 6,5: Se fino a qualche tempo fa riassumere tutte le lezioni degli allenatori di calcio, sembrava impossibile, adesso non lo è più. Basta guardare un giocatore come Carlitos per capire infatti che mettere in un unico giocatore temperamento, grinta,tecnica, aggressività, classe, talento, fantasia, fisicità e chi più ne ha, più ne metta, è cosa possibile. Il sombrero del minuto 16’ ne è una sintesi da sigla TV.     ECCEZZIUNALE VERAMENTE

QUAGLIARELLA. Voto 5,5: Se è vero come è vero che al minuto 8 del primo tempo a negargli la gioia del goal sia stata una zolla, non è da pazzi pensare che il tenace Fabio sia ancora dentro quell’aria di rigore a litigare con quel pezzo di terreno, gridandogli: “MO TE MENO”. Storia di attaccanti e goal mancati, di terreni bagnati e di certo non fortunati.      IELLATO

GIOVINCO. Voto 7,5: Della serie piccole cose fanno grandi cose, la formica juventina entra e stravolge una partita.” Pronti..via” riceve palla da Vidal, mette a sedere tutti, fotografi e arbitri di porta compresi, e sbatte in rete la palla del 2-1 con la forza e la determinazione di chi aspettava da tempo questo momento. Il momento finalmente è arrivato, che Giovinco sia lodato!     FULMINANTE

CONTE. Voto 7,5: Qualcuno spieghi agli uomini della Ferrari che se han bisogno di un ingegnere o di un meccanico, Antonio Conte crea il “panico”. La sua Juve scesa in campo nella ripresa è una fuoriserie con un paio di marce in più dei rossoneri. Da auto quasi perfetta, corre a mille km orari e surclassa gli avversari.    VEGGENTE