Fiorentina-Juve, le Contropagelle di Errante

BUFFON. Voto: 4,5. Se il buon Guido Meda ha pensato al trasferimento in viola pur di tornare a gridare “Rossi c’è, Rossi c’è, Rossi c’è”, il (de)merito è anche suo. Sveglio e reattivo come un 15enne che ascolta “Radio Maria” alle 6 del mattino, il numero 1 bianconero si addormenta sul pareggio viola e non riesce a richiamare un reparto, quello difensivo, che appare solido come una bolla di sapone. Chiude la gara prendendo più reti di un pescatore. SGUALCITO
BARZAGLI. Voto: 5,5. Chissà che anche lui, nella “giornata di Rossi”, non abbia ripensato al vecchio spot pubblicitario dell’altro Rossi nazionale, Valentino, sentendosi sbattere in faccia, in occasione del quarto gol della Fiorentina, un “UUUAUUUH” da quell’uomo che fa Cuadrado di nome e “freccia viola” di professione. Nella ripresa rimane perplesso e allibito mentre vien portato a spasso da Pepito. SOTTOTONO
CHIELLINI. Voto: 4,5. Avessimo spento la TV alla fine del primo tempo, adesso, ci troveremmo a parlare del solito insuperabile Giorgione. Il fatto di non aver usato il telecomando per farlo, però, mette in evidenza una ripresa imbarazzante. Imbarazzante come una difesa celebre per la sua compattezza subisca quattro reti in 45’, imbarazzante come uno con la concentrazione di Chiellini, si faccia trovare fuori posizione e in giro per il campo, manco fosse in cerca di fiori colorati, in occasione del gol di Joaquin. DOUBLE FACE
BONUCCI. Voto:5. Nella prima frazione di gara “Sua tranquillità” Leonardo sembra in una di quelle Domenica di grazia in cui la suocera disdice l’invito a pranzo, la squadra del cuore vince e la moglie decide che lo shopping può attendere. Purtroppo però nella ripresa la Domenica si guasta e il difensore juventino da solo non basta. CIRCONDATO
PADOIN. Voto: 4,5. Viene schierato da Conte per metter cross e creare pericoli alla retroguardia avversaria, ma come un astemio con una bottiglia di vino, non vede mai il fondo e si limita a svolgere il suo compitino. La mancanza di Lichtsteiner si vede persino da casa mia e con i suoi sostituti è un’agonia. ASSENTE
POGBA. Voto: 5,5. Fosse stato il giorno di S. Valentino, ci saremmo preoccupati nel vedere Cuadrado consegnarli un cioccolatino a forma di cuore con su scritto “Basta spingere” in occasione del 2-0 juventino. Primo tempo da incorniciare, secondo tempo, lasciamo stare… LEZIOSO
MARCHISIO.
Voto: 6. Il manifesto della sua prestazione è tutto in quel “cucchiaino” murato da un Neto in formato divino. Corre, si sbatte e ci prova a ripetizione mettendoci come al solito quella proverbiale quantità e qualità che stavolta non basterà. FRUSTRATO
PIRLO. Voto: 5,5. E’ come se d’un tratto un artista straordinario, iniziasse a dipingere cose normali. Per intenderci, niente pennellata da “tutti in piedi sul divano” e due punizione calciate da “normale” essere umano. SBIADITO
ASAMOAH. Voto: 5. Se è vero come è vero che nel calcio basta un minuto per cambiare una partita, è ancor più vero che in area di rigore basta un attimo. Un attimo per regalare una speranza a un avversario che sembrava rassegnato, un attimo per cancellare un primo tempo da fluidificante incontrastato. “Indovina” la cosa sbagliata, nel momento sbagliato. AZZECCAGARBUGLI
LLORENTE. Voto:6. Finalmente il “bello delle donne” inizia a far stropicciare gli occhi anche alla parte maschile del popolo bianconero. Tira fuori una buona prestazione positiva facendo salire la squadra, lottando e dialogando con il partner d’attacco. Gli manca il goal, ma inizia a vedersi un po’ di luce. RITROVATO
TEVEZ. Voto: 6,5. Se vederlo giocare in una giornata con un epilogo come quello del “Franchi”, è comunque un piacere, un motivo deve esserci. Le parole per lui ormai le abbiamo usate tutte. L’APACHE…DEI SENSI
CONTE. Voto: 5,5. Come un uomo che si ferma a guardare soddisfatto la sua auto nuova, con gli occhi quasi lucidi dalla gioia, il mister bianconero passa la prima frazione di gara ad ammirare una squadra, la sua, che sembra priva di imperfezioni. La cosa sembrerebbe gratificante, duratura. Se non fosse che un camion targato “Firenze” vada a sbattergli contro distruggendo completamente i sogni di Conte che pregustava già un giretto da tre punti. BUON LAVORO