IL PAGELLONE 2013

Ci addentriamo negli ultimi giorni di questo 2013 che ci ha visti di nuovo protagonisti, in positivo, con la vittoria di Scudetto e Supercoppa e l'accesso ai quarti di Champions League, eliminati dagli alieni del Bayern Monaco ed in negativo, con l'eliminazione dalla suddetta competizione Europea e la 'retrocessione' in Europa League. Nelle prime 17 giornate di Campionato di questo 2013, 46 punti sui 51 disponibili, ovvero 15 vittorie, 1 pareggio ed una sola sconfitta: il black out di Firenze, al quale poi sono seguite le nove vittorie consecutive, con una sola rete subita. Un 2013 dove sono stati raccolti 89 punti, uno sproposito. Un 2013 da record, perchè la Juventus chiude l'anno solare con la media di 2,405 punti a partita, meglio anche di Capello.
Ma tralasciamo i numeri e basiamoci sugli uomini, uno ad uno, che compongono la rosa Bicampione d'Italia, dando vita ad un vero e proprio pagellone di fine anno.
Partiamo ovviamente con i nostri portieroni.
Gianluigi Buffon, voto 8. Il suo 2013 non parte nel modo migliore. Ricordate il giorno della Befana? Quel destro al volo non irresistibile di Mauro Icardi? Ecco quella papera non è da Buffon e il Gigi Nazionale lo sa benissimo, tant'è che ritorna quello di sempre, con le spalle larghe, pronto a rispondere puntualmente sul campo a tutte le critiche. A volte incappa ancora in qualche errore macroscopico, da dimenticare la partita d'andata contro il Bayern ed anche quella già accennata di Firenze, dove fu uno dei maggiori imputati della cocente sconfitta. Ma Buffon riparte nuovamente e ritorna a far parlare di se con le sue parate straordinarie con Napoli o Udinese, e anche perchè entra nella top ten dei portiere imbattuti, 741 minuti di porta inviolata per il Capitano della Juventus e della Nazionale. SUPERMAN.
Marco Storari, voto 7. Non è semplice essere il numero 1 dei numeri 2, e tra l'altro del portiere più forte al mondo, ma Marco Storari quando scende in campo non fa rimpiangere affatto Buffon. Oltre ad essere una garanzia dal punto di vista tecnico ed umano, è uno degli uomini spogliatoio, uno su cui puoi sempre contare. AFFIDABILE.
Rubinho, voto 6. Di lui conosciamo il volto, le sopracciglia simili a quelle del Presidente Agnelli e qualche parata di repertorio di quando ha giocato in Serie A con Livorno e Genoa.
In due anni di Juventus colleziona 10 minuti in Sampdoria - Juventus, l'ultima gara del Campionato scorso. Per chi invece segue la Juventus anche negli allenamenti, memorabile, è una partitella nel raduno estivo, semplicemente insuperabile. CASPER.
Adesso è il turno del reparto difensivo.
Andrea Barzagli, voto 9. La perfezione non è di questo mondo, ma Andrea Barzagli ci si avvicina molto. Mai un contrasto sbagliato, mai un gomito alto, solo testa, precisione e correttezza. In realtà il voto che meriterebbe è quello che porta dietro le sue spalle, ma la scala va da 1 a 10. In 2 anni e mezzo di Juventus, solo 11 ammonizioni per un difensore arrivato con l'etichetta di 'rottamato' ,acquistato per appena 300.000 euro. Il vero leader difensivo della retroguardia bianconera. Uno dei migliori difensori al mondo, senza dubbi. PERFETTO.
Giorgio Chiellini, voto 8,5. Indubbiamente uno dei leader tecnici e che fanno ammattire i tifosi bianconeri per la garra, per la grinta e per l'attaccamento unico verso i colori bianconeri. Qualche infortunio di troppo in questo 2013 per King Kong che però è sempre rientrato con la stessa determinazione. ROCK.
Leonardo Bonucci, voto 8. Il primo anno in bianconero per l'ex Bari fu tremendo. Provvidenziale l'avvento di Antonio Conte che fa indossare a Bonny il vestito da regista arretrato in una difesa a 3, da allora Leo diventa uno dei punti fermi, un insostituibile per Antonio Conte. Da possibile 'bidone' è diventato anche un idolo per i tifosi. Alcuni suoi errori sono costati caro, ma con un po' di concentrazione in più, siamo sicuri che non accadrà più. MIGLIORABILE.
Martin Caceres, voto 7,5. Quando viene chiamato in causa, la sua buona prestazione è garantita. Ci ha abituati bene 'El Pelado' difensore con il vizietto del gol, negli anni precedenti infatti ha realizzato gol pesantissimi: Inter, due al Milan e al Napoli. Ci auspichiamo di vederlo più spesso in campo. PRONTO.
Angelo Ogbonna, voto 7. Arrivato dal Torino per 15 milioni di euro, Angelo Ogbonna è uno dei tre grandi acquisti avvenuti in estate. Quando gioca, dimostra di avere talento e personalità, doti in prospettiva davvero spaventose. C'è anche da dire che a volte sembra essere distratto ed impacciato, e questo alla Juventus si paga. SI PUO' FARE DI PIU'.
Federico Peluso, voto 7. L'avventura bianconera di Peluso alla Juventus non ha un ottimo inizio. La sua prima gara è quella contro la Sampdoria, il 6 gennaio, dove si lascia letteralmente ammattire da Icardi. Da allora in poi però le prestazioni sono un crescendo, fino alle ultime ottimi prestazioni con Bologna e Sassuolo. TESTARDO.
Marco Motta, s.v. Qualche spezzone di gara lo effettua anche l'ex Bologna, ma senza impressionare. Semplicemente non è da Juventus, e lo sanno tutti, lui compreso. ADIEU.
Via con i centrocampisti.
Arturo Erasmo Pardo Vidal, voto 10 e lode. Semplicemente straordinario. Un giocatore perfetto. Presente, onnipresente ovunque. Sembra possedere 7 polmoni. Difende, contrasta, scivola per poi inserirsi, saltare, concludere alle spalle del portiere. Il guerriero di cui Conte non potrebbe mai fare a meno. La sua miglior annata in bianconero, con la promessa, quella del rinnovo, che il meglio deve ancora venire. RE ARTU'.
Andrea Pirlo, voto 9,5. Siamo sinceri. Ricordate quando approdò a Torino, qualcuno ebbe il coraggio di dire che per il 4 2 4 targato Conte, Pirlo non avrebbe avuto lunga vita. Mai affermazione più sbagliata. Andrea diventa il fulcro, il regista, la chiave del centrocampo bianconero. Se nel primo anno è stato il fattore determinante per il suo primo scudetto alla Juventus, nel secondo e nell'attuale lo è ancora di più. Pirlo è insostituibile, e tutti ci auguriamo di rivederlo in campo alla Befana. GENIO.
Paul Lamile Pogba, voto 10. Ha stregato tutti. La sua mole abbinata alla sua raffinata ed immensa classe sopraffina è qualcosa di sublime per gli intenditori di Calcio. In poco più di 18 mesi alla Juventus è diventato tra i giocatori più amati tra i tifosi, e tutti, partendo da mister e compagni di squadra e terminando con gli avversari lo definiscono un fenomeno.
E come dargli torto? Guardate le prodezze contro l'Udinese. Fortuna? Ora guardate quelle contro il Napoli! ENFANT PRODIGE.
Claudio Marchisio, voto 8. Da lui ci si aspetta di più, pochi fronzoli. Deve ritornare ad avere la cattiveria che lo ha contraddistinto nella prima Juventus di Conte e nella fine della scorsa stagione. Può e deve dare il meglio di se. Deve ritornare il principino. ROSPO, PER ADESSO.
Kwadwo Asamoah, voto 8. Arriva alla Juventus ed Antonio Conte gli cambia ruolo. Agisce non più da mezz'ala o interno, ma da ala, nel modulo che il tecnico leccese ama definire 3 3 4. Nonostante sia adattato in quel ruolo l'inizio è strabiliante. Al ritorno dalla Coppa d'Africa però sembra soffrire il nuovo posizionamento. Conte però non ha dubbi su di lui ed insiste sul ghanese, che lo ripaga con buone prestazioni. Se saltasse l'uomo sarebbe devastante.
PROVACI ANCORA, ASA.
Stephan Lichtsteiner, voto 8,5. Semplicemente essenziale per il gioco di Antonio Conte. Corsa e cuore, due parole per riassumere il terzino svizzero. Protagonista assoluto nella finale di Supercoppa con una prestazione maiuscola impreziosita da assist e gol splendido. SOLDATINO.
Mauricio Isla, voto 6,5. Sembrava destinato all'Inter di Mazzarri, ma Conte bloccò tutto. L'inizio della stagione però non fu entusiasmante, basta pensare al gol divorato con l'Inter o all'erroraccio contro il Galatasaray. Pian piano però Mauricio prende fiducia e le sue ultime prestazioni sembrano far presagire ad un Isla ritrovato. L'ISLA CHE C'E'!
Simone Padoin, voto 6,5. Il buon Pado è uno di quei giocatori importanti alla causa. Duttili e disponibili a giocare ovunque, anche dove non gli compete. Riesce sempre a raggiungere la sufficienza grazie alla sua tenacia che lo rende uno dei pallini di Mister Conte. BRAVO.
Simone Pepe, voto 7. Ha collezionato solo 30 minuti in gare ufficiali, 20 con la Lazio la scorsa stagione ed i 10 in Coppa Italia con l'Avellino, ma il voto non è certo per questo. Il voto va all'uomo che ha sofferto un anno lontano dai campi di gioco, un uomo che ha lottato a lungo, un uomo sempre vicino alla squadra ed allo spogliatoio, che ora è finalmente pronto a ritornare fondamentale anche sul campo. BENTORNATO.
Emanuele Giaccherini, voto 8. Il giocatore perfetto per Antonio Conte. Corsa, grinta, determinazione. Questo l'identikit perfetto di Emanuele Giaccherini. Un giocatore arrivato due anni fa dal Cesena e che non ha avuto nessun timore reverenziale nel compiere il grande passo. Ha fatto innamorare tutti per il suo attaccamento alla maglia, provocando grande tristezza alla sua, improvvisa, partenza. Noi lo ringraziamo ancora per il gol al Catania. TORNA A CASA, GIAK!
Paolo De Ceglie, voto 6,5. Poche apparizioni per il buon Paolino che trova il tempo per incidere anche un brano musicale. Giocatore troppo poco impiegato, potrebbe far il bene di tantissime squadre di Serie A. DJ.
Ouasim Bouy, voto 6. Di lui si dice un gran bene, ed effettivamente contro l'Avellino qualcosa di buono lo ha fatto intravedere. PROMESSA.
Sotto con gli attaccanti.
Carlos Tevez, voto 9. Si è passati dal "Carlos non ci tradirà" di Adriano Galliani fino ai titoloni appena approdato in bianconero "Tevez è in sovrappeso di oltre 6 kg". Questo finchè non si è ritornati a giocare sul campo. Devastante, aggressivo, lottatore, altruista, bomber e chi ne ha più ne metta. Unico neo il digiuno dalla Champions, che cancella con la prepotente tripletta al Sassuolo. Giocatore perfetto per Conte e la Juventus. FUERTE APACHE.
Fernando Llorente, voto 8,5. L'impatto per il gigante di Pamplona è stato diverso da quello di Tevez. Un inizio non esaltante, perfetto per i detrattori che già sentenziavano "Via a gennaio" oppure "Flop Llorente". Ma Conte aveva previsto tutto, se lo coccola per bene, ed il cucciolo ritorna a ruggire ferocemente. Decisivi diversi dei suoi gol, Hellas, Udinese, Livorno e davvero belli quello con il Real e l'ultimo contro l'Atalanta. EL REY LEON.
Mirko Vucinic, voto 8. Il voto è riferito soprattutto alla prima parte di 2013, dove è stato una pedina imprescindibile nello scacchiere di Conte per la vittoria dello scudetto numero 31. Ad inizio della nuova stagione il montenegrino delizia tutti con i numeri d'alta scuola insieme a Tevez, anche Conte che nella prima uscita ufficiale della stagione, la finale di Supercoppa, preferisce l'ex Roma all'ex Bilbao. Poi però complici gli infortuni e l'esplosione di Llorente vede troppo poco il rettangolo verde. INCOMPRESO.
Fabio Quagliarella, voto 8. Determinante, decisivo. Un giocatore che vive per il gol. Un giocatore che anche quando subentra, anzi soprattutto in questo caso, da il meglio di se. Ricordate la magia contro il Parma? Semplicemente fantastico. E la media gol in Champions? Da vero top player. BOMBER.
Sebastian Giovinco, voto 7,5. Decisivo e goleador sì, ma solo in Coppa Italia. Bellissime le reti messe a segno con il Milan e l'Avellino proprio nella suddetta competizione, ma poi poco altro. Dalla formica atomica che realizzò 15 reti col Parma e costato fior di milioni ci si aspettava molto di più. Lo vorremmo sempre come nell'ultimo Juventus Milan dove sfondò la rete. STRESSATO.
Alessandro Matri, voto 7,5. Mai una parola. Ha sempre accettato le scelte del mister. Un professionista serio ed esemplare. Ha ritrovato il suo primo amore, il Milan, ma il regalo lo ha fatto lui alle casse bianconere con ben 11 milioni incassati. SFORTUNATO.
Nicklas Bendtner, s.v. Lo ricordiamo più per il golfino a collo alto con il quale si presentò il 31 agosto che per meriti sportivi. Ad onor del vero però c'è da dire che il gigante danese si stava rifilando il suo spazio nel turn over tra attaccanti prima dell'infortunio. DON GIOVANNI.
Nicolas Anelka, voto 5. Il popolo bianconero sognavo il suo ex compagno di squadra al Chelsea Didier Drogba, ma a Torino arriva Nicolas, che si aspetta di diventare titolare inamovibile, ma colleziona astento il minutaggio di un primavera. SUPERFLUO.
Conludiamo con Mister, società e Staff.
Antonio Conte, voto 9. L'obbiettivo di inzio stagione era il 3 scudetto di fila, era quello di riscrivere la storia. Ebbene se questi sono i presupposti, ci sarà davvero da divertirsi. L'eliminazione dalla Champions pesa tantissimo, ma siamo sicuri che Europa League e Coppa Italia saranno onorate in ogni secondo dei match. E questo proprio grazie ad Antonio Conte che ha riportato la mentalità vincente o se meglio preferite, la Juventinità. TOP COACH.
Giuseppe Marotta e Fabio Paratici, voto 9. Prima Pirlo, poi Pogba e adesso Llorente. Il conto? 0 euro. Così ci vizi Beppe. BUONGUSTAI.
Andrea Agnelli, voto 9. Da quando è ritornato un Agnelli a guidare la Juventus, quest'ultima è ritornta ad essere la Juventus. E non può essere solo una coincidenza. Ha promesso la permanenza dei big e di Conte, oltre al possibile ingaggio di un top player a giugno. WHAT ELSE?
Staff, voto 9. Partendo da Angelo Alessio, secondo di Conte, passando per Claudio Filippi, Massimo Carrera, Mauro Sandreani, Paolo Bertelli, Julio Tous Fajardo. Costantino Coratti, Duccio Ferrari Bravo, Roberto Sassi, semplicente straordinari. PERFEZIONISTI.
Il pagellone 2013 è terminato, non ci resta che augurarci un 2014 ancora migliore, dove tutti i nostri desideri si realizzino. I più sinceri auguri da Pasquale De Rosa e tuttojuve.com.