Weah non è centrale nelle idee. Ma l'anno scorso ha fatto molto bene

Timothy Weah è stato il primo e unico acquisto di Manna alla Juventus. È arrivato, ha giocato maluccio per il primo anno, ha fatto bene con Thiago Motta, è stato messo fuori rosa per una partita del Mondiale per Club per cercare di evitare l'aumento di capitale. Giusto o sbagliato che fosse, nella scorsa stagione ha svolto un ruolo importante - soprattutto nella prima parte, con il tecnico italobrasiliano - per arrivare in Champions League. Poi il calcio usa e getta delle ultime stagioni porta a un addio, a un essere messo alla porta perché gli asset e i soldi sono spesso più importanti dei risultati sportivi.
Così Weah probabilmente andrà all'Olympique Marsiglia per i canonici 15 milioni di euro. Meglio i biancazzurri o il Nottingham Forest? Per ora non è dato sapere, seppur gli uomini di De Zerbi giocheranno in Champions League, mentre il Forest un anno fa si è salvato per il rotto della cuffia, pur facendo un discreto anno - lo scorso - in cui hanno sfiorato la qualificazione in Europa.
Resta da capire la filosofia. Perché un anno fa venivano salutati diversi giocatori probabilmente interessanti per il progetto, meno economicamente. Giusto o sbagliato che fosse, Weah non rappresenta una grande plusvalenza. Forse non è, semplicemente, centrale nelle idee.