Gramellini a RBN: "Juve è il momento di proteggere Tudor. Io toglierei i Social ai giocatori"

Manuel Locatelli non era accanto a Igor Tudor ieri nella sala stampa di Madrid per presentare la partita di Champions. Questa sera Manuel Locatelli con molta probabilità sarà in panchina, come ci comunicano gli inviati in Spagna, il perchè non è stato detto al momento da nessuno. Non è passato inosservato però il commento fatto con i gesti in occasione della sostituzione del capitano a Como, come le dichiarazioni discordanti tra lui e tecnico nell'immediato post gara. La foto apparta sui social di Locatelli poi questa mattina suonavano come una critica all'allenatore per la scelta trapelata, una maniera come un'altra che la fascia sul braccio rimane cosa sua. Ne abbiamo parlato questa mattina insieme a Luca Gramellini, durante la trasmissione RBN Cafè su Radiobianconera. "Giusta o sbagliata, se così sarà, sarà il campo a dirlo. Locatelli viene spesso criticato dalla tifoseria perchè non ritenuto all'altezza di essere un titolare di una Juve che vuole tornare a certi livelli, ma questi siamo adesso. Con lui in campo c'è un equilibrio che se non è in campo non hai, ma Tudor è liberissimo di fare tutte le scelte che vuole. Poi però deve parlare in campo e i risultati. I social ora sono una parte del male del mondo, li si utilizza in maniera scorretta lasciando dei messaggi criptici che poi magari vengono interpretati malamente anche. Nei momenti come questo non c'è bisogno di questo alla Juventus. Bisognerebbe togliere i social dalle mani dei giocatori...

La cosa fondamentale è che ci sia una società seria e forte che porti avanti un progetto. Se così non fosse, inutile cambiare allenatore ogni sei mesi. Il tempo lo dobbiamo dare, ma la stessa società deve dare segnali importanti. Il Tudor dell'ultimo mese e mezzo è diverso da quello dell'inizio quando si siede sulla panchina post Motta: ora è il momento di proteggerlo, se non viene fatto, escono le dichiarazioni che siamo ascoltando. Se alle prime difficoltà non c'è questa protezione, mi sorge il dubbio che qualcosa non si sia incrinato proprio nei rapporti tra la dirigenza e l'allenatore".