Scarlato: "Osimhen? ADL fa bene a non accontentarsi"

08.07.2025 17:20 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Scarlato: "Osimhen? ADL fa bene a non accontentarsi"
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A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Gennaro Scarlato, allenatore ed ex capitano del Napoli. Di seguito, un estratto dell’intervista. 

Mister, Noa Lang fa parlare di sé anche per la sua vita privata e la carriera parallela da rapper. Secondo lei, come potrà coniugare questo suo atteggiamento in un club come il Napoli, guidato da un allenatore molto esigente come Antonio Conte? 

“Innanzitutto un calciatore lo devi giudicare per quello che fa in campo. La sua vita privata dovrebbe rimanere tale, anche se nel suo caso non è proprio così, visto che è molto attivo sul web e ha anche una carriera da rapper. Non so se tutto questo sia in linea con la mentalità dell’allenatore, però ci può stare. L’importante è che in campo dia il massimo e si impegni, perché Napoli è una piazza molto esigente, e l’allenatore lo è altrettanto. Ci saranno sicuramente situazioni che dovrà comprendere, anche perché ha giocato finora in un campionato che, tra virgolette, è meno competitivo di quello italiano. Dovrà confrontarsi con giocatori di grande talento, ma sono convinto che farà bene. Questo è già un segnale che il Napoli vuole fare le cose per bene.” 

Ha parlato di piazza esigente e di un allenatore altrettanto esigente. Da dove deve ripartire il Napoli? Quale sarà, secondo lei, l’obiettivo minimo stagionale? 

“Secondo me bisogna partire dalla conferma dell’alta classifica. Il Napoli ha vinto lo Scudetto con grande merito, e non bisogna stare a sentire chi cerca di sminuire quel successo dicendo che l’abbia perso l’Inter. Il merito è stato tutto della squadra partenopea, che ha lottato fino alla fine. Quindi, si deve partire da lì, cercando poi di fare anche una grande Champions, perché con il mercato che sta facendo può sicuramente competere anche in Europa. L’obiettivo deve essere arrivare almeno nei primi due posti in campionato e fare strada in Champions.” 

L’anno scorso si diceva che il Napoli fosse favorito perché non aveva competizioni infrasettimanali. Ora, però, ha quattro competizioni da affrontare, mentre club come il Milan ne hanno qualcuna in meno. Perché, secondo lei, il Napoli viene comunque considerato favorito? 

“Erano narrazioni, le coppe influiscono il giusto. Oggi il Napoli parte favorito perché sta facendo un mercato importante, ha preso un giocatore stratosferico, De Bruyne, e sta inserendo pedine dove prima mancavano, soprattutto sugli esterni. Sta facendo quello che deve fare una società ambiziosa.” 

Ci sono anche le dolenti note: Victor Osimhen è ancora in rosa, sebbene sia chiaramente ai margini del progetto. Lei, al posto del presidente, si accontenterebbe dei 50-55 milioni offerti dal Galatasaray, oppure crede che alla fine qualcuno pagherà la clausola da 75 milioni? 

“Secondo me, se l’offerta è quella, per De Laurentiis tanto vale tenerlo. Il presidente fa bene a non accontentarsi. Su questo giocatore sono stati investiti tempo e soldi, gli è stata data una grande opportunità. Qui ha avuto modo di farsi conoscere e di migliorare, soprattutto con Spalletti, che ha fatto un grande lavoro su di lui. Me lo ricordo piuttosto scoordinato all’inizio, ma poi è cresciuto molto. È chiaro che tanti calciatori, essendo egoisti, dimenticano chi li abbia aiutati e cercano altro. Però qui si vince, e quindi perché non rimanere? Certo, oggi sembra impensabile, ma se dovesse restare, sarebbe fantastico. Il problema sarebbe semmai gestire una grana nello spogliatoio, anche perché, a partire dal 1° luglio, il Napoli ha dovuto attivare il prolungamento contrattuale fino al 2027, adeguando anche l’ingaggio a 12 milioni più 3 di bonus. Una cifra che è praticamente il doppio rispetto al più pagato della rosa, attualmente Romelu Lukaku. Sono cifre molto alte. Però è anche un giocatore che ti può dare quel qualcosa in più che è mancato quest’anno. Le caratteristiche di Lukaku sono diverse da quelle di Osimhen: Victor attacca lo spazio, è devastante in campo aperto. Lukaku gioca più per la squadra, è più altruista. Ovviamente io parlo da tifoso, e lo so che è una situazione improbabile, però resta un giocatore importante. Sarebbe bello vederlo ancora qui.” 

Considerando che al Napoli manca una prima punta, lei è “sul carro” di Núñez oppure si accontenterebbe, tra virgolette, anche di Lorenzo Lucca dell’Udinese? 

“Accontentarsi no, anche perché non credo che la società voglia farlo. Stanno cercando la soluzione migliore per completare la squadra. Núñez è un giocatore importante, un potenziale titolare. Come ho detto altre volte, Lucca potrebbe rappresentare una buona alternativa, magari andare in un ambiente diverso da quello in cui è stato finora lo aiuterebbe a crescere. Non credo, però, che il Napoli prenda un altro titolare, perché tutti sanno che partirebbero alle spalle di Lukaku, vero soldato di Conte, e sarebbe difficile convincere un top.” 

Prenderebbe Chiesa o Ndoye? 

“Ndoye è un giocatore forte, forse un po’ discontinuo in alcune situazioni, ma con Conte potrebbe crescere molto. Chiesa invece viene da una stagione complicata, ha giocato poco. Ndoye, in termini di minutaggio, è stato più continuo. Sono due calciatori forti, ma se devo dire la mia, forse la mia preferenza va leggermente su Ndoye.”