DA ZERO A DIECI - ZERO AL PERCORSO EUROPEO, DIECI A QUELL'ESUBERANZA
Il percorso europeo della Juventus è stato uno dei peggiori possibili, è giusto dirlo ed è sacrosanto dirlo. La sconfitta con il Benfica ci poteva stare, ma non è possibile entrare in campo in modo così passivo e commettere questi errori quando l'attenzione deve essere massima.
ZERO - al percorso europeo della Juve quest'anno, zero punti in trasferta è una cosa mai vista, imbarazzante.
UNO - alla fase difensiva del primo tempo, semplicemente inesistente, com'è possibile difendere a quel modo?
DUE - come i senatori, Cuadrado e Bonucci, i bianconeri sono tra i peggiori, Cuadrado commette un'ingenuità colossale, Bonucci pure si perde sempre gli avversari.
TRE- come i gol segnati, non puoi segnare tre gol in trasferta e perdere questa è una regola non scritta che deve valere sempre.
QUATTRO - come i gol presi, tre in un tempo, mai successo in Champions, l'anno scorso si era perso male così con il Chelsea, ma era il Chelsea campione d'Europa.
CINQUE - ad Allegri, primo tempo da 4, scelte finali da sei, media cinque, ma siamo generosi, il suo girone è da 3.
SEI - a Soulè e Miretti, non entrano male, peccato che l'argentino sbagli un gol che poteva valere il 4-4.
SETTE - a Milik, goleador del secondo tempo, francamente la sua gestione non è sbagliate e può essere decisivo da dodicesimo uomo entrando a gara in corso.
OTTO - a Iling Junior, l'inglese sorprese, ma aveva già fatto bene con l'Empoli, francamente merita considerazione, non solo di essere la carta della disperazione, venti minuti anche a Lecce?
NOVE - al Benfica, straripanti, precisi, vogliosi, tecnici, magari non cinici, sicuramente più forti e convinti di andare agli ottavi.
DIECI - all'esuberanza dei giovani, sono loro l'unica nota lieta di serata, se proprio dobbiamo dirne una.