ESCLUSIVA TJ - Domenico Marocchino: "Si dà del ladro a un calciatore quando abbiamo problemi più seri. Gli avvisi di garanzia? Se li ricevi in Italia sei da fucilare"

29.05.2012 20:00 di  Gaetano Mocciaro   vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Domenico Marocchino: "Si dà del ladro a un calciatore quando abbiamo problemi più seri. Gli avvisi di garanzia? Se li ricevi in Italia sei da fucilare"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Domenico Marocchino, in esclusiva per TuttoJuve, ci dice la sua sul caso scommesse e le polemiche sulle convocazioni in Nazionale.

Domanico Marocchino, nel 1980 Lei era già da qualche anno calciatore professionista quando scoppiò lo scandalo scommesse. Oggi come allora, si ritorna nella bufera, ironia della sorte alla vigilia degli Europei

“Nel 1980 i personaggi erano a livelli più importanti e le stesse squadre coinvolte erano di un certo livello. A parte ciò, anche se sembra assurdo rispetto alle altre classi sociali, il mondo del calcio è sicuramente non è il mondo né più sporco né quello che fa più danni. Secondo me si è creato un grosso can-can attorno al calcio quando il Paese ha problemi più seri. Sia inteso, non sto perdonando chi ha venduto le partite, oltretutto mancando di rispetto a persone come i tifosi”.

Troppo rumore, quindi, rispetto ad altre questioni più rilevanti

“Certamente il calcio ha la sua importanza, non a caso è 5° business del Paese. Da lì a classificare i calciatore come ladro o vedere queste perquisizioni a orari strani… capisco che si facciano quando uno meno se l’aspetta, però mi lasciano perplesso”.

Come crede che si risolverà la questione?

“Finché c’è il calcio c’è chi sfrutterà. Poi, abbiamo delle pene e tempi processuali particolari e si saprà che in questo processo ci vorranno tempi lunghi e magari si chiuderà con l’amnistia. Noi non siamo abituati al chi sbaglia paga”.

Quindi colpevoli tutti colpevole nessuno?

“Qualcuno pagherà sicuramente, magari faranno come hanno fatto con la Juve decidendo le sorti di una Società in che in un mese. Anche lì ci sarebbe da ridire…”.

Capitolo convocazioni: Bonucci si, Criscito no. La differenza l’ha fatta l’avviso di garanzia al giocatore dello Zenit

“L’avviso di garanzia non è un capo accusatorio, lo dice anche il nome “garanzia”. In Italia abbiamo la mentalità che se ricevi l’avviso di garanzia sei da fucilare. Quello che mi viene da pensare è l’approccio psicologico dei due ragazzi. Bonucci da 4-5 mesi gioca con queste voci nei suoi confronti e non so quanto può essere tranquillo adesso. Penso che nemmeno Conte si aspettava un passaggio così pensante”.

Bonucci ha comunque dimostrato grande personalità

“Questo è vero e infatti nonostante una partenza così così in campionato è cresciuto alla distanza. Ha dimostrato personalità non solo calcistica. Prandelli, poi, è molto bravo a gestire il gruppo e d’altronde avendomi avuto come compagno di stanza per 4-5 anni è ben allenato (ride, ndr). Infine, parlando chiaramente, è una questione di coscienza personale. Se è a posto è a posto”.