ESCLUSIVA TJ - Casotti: "Juve, ecco dove pescare in Ligue 1"

15.11.2011 12:00 di  Gaetano Mocciaro   vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Casotti: "Juve, ecco dove pescare in Ligue 1"
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Federico Casotti, giornalista di Sportitalia ed esperto del calcio francese, in esclusiva per TuttoJuve.com ci parla dei talenti d'Oltralpe, alcuni dei quali obiettivi della Vecchia Signora.

Federico, è rispuntato il nome di Chedjjou per la Juventus. Può essere il nome giusto per la difesa? 

“Non ne sono del tutto convinto, pur essendo lui un centrale dalle qualità interessanti. Rudi Garcia ha sempre impostato la coppia centrale difensiva abbinando un armadio a quattro ante (Rami prima, Basa ora) a un giocatore più provvisto tecnicamente. Ha un buon senso della posizione e una grande attenzione in fase di marcatura. Il fatto è che alla Juventus serve un difensore di personalità spiccata, un vero e proprio leader in grado di suonare la sveglia quando un compagno di reparto va in crisi. Un erede di Montero, per capirci, e non so se Chedjou abbia in pieno queste caratteristiche. Sarebbe stato più adatto Adil Rami, tanto per restare in ambito Lilla, che però è ormai da tempo del Valencia. Ma anche uno come Diego Lugano, al di là del cartellino facile e delle attuali difficoltà al PSG, proprio in virtù della sua "garra" sarebbe stato più utile”.

L’ultimo franco-camerunense arrivato in bianconero fu Boumsong, che non ha lasciato grandissimi ricordi. C’è qualche affinità con questo giocatore? 

“A parte le comune origini camerunensi, non molto. Rispetto a Boumsong, Chedjou è molto più rapido e ha una struttura fisica più asciutta”.

Su Eden Hazard? Dalla Francia lo danno più vicino all’Inter, anche per questioni economiche

“A meno di un crollo totale del Lilla in Champions League e di un'offerta-monstre a gennaio, scopriremo il destino di Hazard solo al termine del campionato. Bisognerà partire dalla premessa che chi non andrà in Champions League non avrà alcuna possibilità di ingaggiarlo, perché il ragazzo si sta lucidamente programmando ogni passo della carriera, e dopo il sin qui non felice apprendistato di quest'anno, vuole rigiocarla l'anno prossimo, magari con una squadra più forte. La dichiarazione ufficiale di addio alla Ligue 1 toglie di mezzo in automatico il PSG, che pure aveva offerto 50 milioni; tolto il Real Madrid, almeno per il momento, il ragazzo sembra preferire la A alla Premiership. Delle tre pretendenti (Milan, Inter, Juve) bisognerà vedere chi andrà in Champions e a quel punto il gioco, forse, sarà fatto. Fermo restando che il ragazzo vede nella serie A un torneo di passaggio verso lo sbarco al Real Madrid nel pieno della maturità”.

Quali altri nomi del campionato francese consiglieresti ai bianconeri? Magari arrivando prima degli altri, senza ricorrere ad aste selvagge come nel caso di Hazard

“Sono già nel giro della Nazionale, ma sono ancora a livello di "prospetti" sia Martin del Sochaux e Giroud del Montpellier, due giocatori la cui quotazione si impennerà a breve, soprattutto se andranno all'Europeo. recentemente ho visto all'opera il Bordeaux e mi ha impressionato Maurice-Belay, centrocampista molto dinamico. Sempre in casa girondina, ripescherei due difensori di talento come Tremoulinas e Ciani, che hanno solo bisogno di lasciare il Bordeaux e "resettare" la negatività degli ultimi due anni”. 

E Frédéric Bulot del Caen?  In Francia lo hanno appena accostato alla Juve...

“È un centrocampista offensivo dall'ottimo passo e dall'interessante visione di gioco. Non è uno sconosciuto per chi segue le varie Nazionali giovanili: la soluzione migliore sarebbe però quella di bloccarlo subito e lasciarlo a Caen almeno fino alla fine della stagione, per consentirgli una crescita più completa, in un ambiente tra i più formativi del calcio francese”.

Facendo un discorso inverso e vista la rosa in sovrabbondanza dei bianconeri: a chi consiglieresti un soggiorno in Ligue 1? 

“La Ligue 1 è un ottimo campionato di formazione. Lo stra-consiglio a tutti i giovani che escono dalla Primavera, o provengono dalla classica trafila dei prestiti. Un anno in Ligue 1, anche a livello medio-basso, è un'esperienza che arricchisce molto, non solo perchè il minutaggio sarebbe più alto rispetto a situazioni analoghe in A o B. E anche Amauri avrebbe fatto bene a Marsiglia, forse anche lui ora sta rimpiangendo quell'occasione”.

Infine, da esperto di calcio olandese, cosa ci dici di Eljero Elia? L’inizio finora non è facile e pure in Olanda sostengono che abbia fatto male a lasciare così presto l’Eredivisie

“Premesso che il ragazzo ha talento e non merita né di essere etichettato come bidone né di essere rispedito in Germania col primo volo, ho idea che a livello caratteriale qualcosa manchi. in Olanda il dibattito su quale sia l'età giusta per lasciare la Eredivisie è aperto da anni: viene preso ad esempio il caso di Ryan Babel (fenomeno all'Ajax, bruciato a Liverpool, disperso a Hoffenheim) per sottolineare quanto sia difficile prendere certi treni al momento giusto, né prima, né dopo. Non credo ci sia una regola fissa: nel suo caso ho idea che ci sia stato un approccio più difficile del previsto con il calcio italiano e l'ambiente juventino. Mai come in questo caso credo serva pazienza  da entrambe le parti, vista anche la portata dell'investimento”.