L'anno zero dell'anno zero dell'anno zero dell'anno zero dell'anno zero dell'anno zero

01.07.2025 00:10 di  Andrea Losapio   vedi letture
L'anno zero dell'anno zero dell'anno zero dell'anno zero dell'anno zero dell'anno zero
TuttoJuve.com
© foto di Lorenzo Di Benedetto

Sesto anno, di fila. Oggi è il primo luglio e, un anno fa, parlavamo delle gesta di Giuntoli e Thiago Motta. Un nuovo corso che era stato benedetto anche da John Elkann con le parole ai principali quotidiani sportivi. "L’anno zero è lasciarsi dietro quello che è accaduto in passato, premere il tasto “reset” e guardare avanti. Gli atleti, le squadre forti sono quelle che hanno queste capacità, senza entrare in situazioni di alibi. D’altra parte è normale che siano tutti contro di te: se competi, lo fai con i più forti al mondo che vogliono batterti. Ed è normale che se i risultati non arrivano, i tifosi non siano contenti".

Questo è il sesto anno zero di fila. Inizia con una partita contro il Real Madrid che può svoltare il Mondiale per Club. Perché battere i principali favoriti ti fa diventare, quasi sempre, talmente confidente nelle tue potenzialità da migliorare ulteriormente le proprie prestazioni. Basti vedere il Paris Saint Germain, con la vittoria sul Liverpool, forse la squadra più dominante nei campionati d'Europa e poi uscito ai quarti di finale di questa Champions.

Ricapitolando: nel 2019 Allegri viene visto come il male di tutta la Juventus, Agnelli vorrebbe Guardiola ma alla fine arriva Sarri, rimanendo però un po' spiazzati per un bel periodo. Perché non è visto come uno da stile Juve, perché è stato il grande antagonista nel Napoli. Poi tocca a Pirlo, che vince la Coppa Italia ma riceve tantissime critiche - prima di troppi salamelecchi - e quindi ritorna Allegri. Cristiano Ronaldo però va via all'ultimo minuto, Vlahovic arriva solamente a gennaio, quarto posto e sconfitta in finale di Coppa Italia. Rivoluzione successiva, Bremer, Gatti, Fagioli, Kostic, Paredes, Pogba, Di Maria e Milik. Una campagna acquisti imponente, mentre vanno via Chiellini, Arthur, De Ligt, Morata, Dybala e Bernardeschi.

Arriva il caso plusvalenze, Allegri arriva in Champions ma viene penalizzato di dieci punti. L'anno scorso vince la Coppa Italia, unico trofeo nella sua seconda gestione. Di fatto siamo al sesto anno zero: uno Sarri, uno Pirlo, tre Allegri, uno Thiago Motta. E ora, appunto, Tudor, scelto quasi per esclusione e disperazione, senza un direttore sportivo, con un altro quarto posto conquistato pur con il fiatone. Chissà se Chiellini e Comolli riusciranno a invertire una rotta che dall'arrivo di John Elkann sembra sempre la stessa. Quella dell'anno zero perenne.