IL SANTO DELLA DOMENICA - JUVE AFFONDATA DALL'ICEBERG CITY. L'ALLARME E' SUONATO PER TUTTI, TUDOR COMPRESO!

E’ un vicolo molto stretto quello in cui si è infilata la squadra di Tudor nel mondiale per club. Un vicolo che rischia di far uscire con le ossa rotte Yildiz e compagni: dopo la montagna City è in arrivo il muro Real. L’imbarcata di giovedi, ha aperto falle nella nave che stava navigando in acque calme e rassicuranti. Le onde però si sono alzate come previsto, ma l’equipaggio non è riuscito a prendere le giuste contromisure, un po' perché i comandanti erano rimasti sotto coperta, un po' perché una corazzata non può essere affrontata da una corvetta. Lo stesso discorso varrà martedi sera, con la speranza però di vedere una squadra meno frastornata, meno arrendevole e maggiormente convinta di essere Juventus. Ci dovrà mettere del suo anche Tudor, con scelte “ normali” magari coprendo un pochino di più una difesa al momento anello debole della struttura intesa come reparto.
Perché se andiamo sui singoli, ahinoi, ci sono situazioni molto complesse. Una su tutte quella di Koopmainers sempre più oggetto del mistero. Neppure il gol è riuscito a scuotere un giocatore che sembra spaventato, insicuro e sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato. Due delle cinque resti subite partono da letture sbagliate, posture del corpo improponibili dell’olandese che ha bisogno, forse, di staccare prima possibile la spina in attesa di un recupero che ad oggi pare lontanissimo. Aver alzato l’asticella dell’impegno ha smascherato ad esempio i limiti difensivi di Costa, peraltro conosciuti, la pochissima affidabilità al momento di Kelly, la difficoltà di Savona ( in bocca al lupo al ragazzo) e la precarietà di un centrocampo che non può fare a meno di Thuram. Si torna ai santi vecchi insomma, ma in fondo questa è la stessa squadra che ha faticato e non poco a battere il Venezia.
Ecco perché adesso, Real Madrid a parte, l’attenzione è tutta spostata dul mercato. Comolli si sarà reso perfettamente conto che la squadra ha bisogno di rinforzi, veri di qualità e che possano impattare sull’equilibrio di tutti i reparti. Per il momento si pensa all’attacco. David sembra ad un passo, ma non potrà essere l’unico upgrade anche se dovesse restare Kolo Muani. Sancho sarebbe una scommessa, in una zona dove però di scommesse ne abbiamo già perse tante, Nico Gonzalez su tutte.
Ci sarà poi da puntellare la difesa, in attesa dei rientri di Bremer e Cabal, sempre con l’incognita rientro, cosi come non si può pensare di non intervenire a centrocampo. Ma ci venga permesso, non servono nomi esotici o comprimari del campionato francese. No, occorrono garanzie, elementi in grado di cambiare la struttura e il volto della linea mediana.
Bisognerà intervenire anche sulla mentalità. Quando sei Juventus prendere 5 gol non è mai accettabile. Quando sei Juventus, non riuscire ad uscire dalla propria metà campo non è ammissibile, quando sei Juventus non puoi affidarti al portiere per evitare una figura ancora peggiore, in qualsiasi tipo di competizione. Su questo Tudor, che conservo ancora nella bolla, deve intervenire, cosi come caro Igor non va mai bene alzare bandiera bianca quasi con un senso di impotenza nelle conferenze post partita. No, serve il volto duro, serve scuotere e far tremare lo spogliatoio anche se siamo alla fine di una stagione logorante, difficile e molto confusa.
Tutto ci sarebbe voluto in questo momento, meno che affrontare il Real. Si dovrà necessariamente cambiare spartito perché non battere i blancos ci sta, fare un’altra pessima figura in mondovisione no. Un primo campanello di allarme è suonato, per tutti, Tudor incluso. Facciamo in modo che il secondo non serva!