Trevisani a RBN: "Tutti hanno immaginato Yildiz alla Totti dopo lo stop di Vlahovic. Il mea culpa di Spalletti?"
Quando ieri in conferenza stampa la platea presente, ma anche i tanti collegati attraverso la televione hanno sentito Luciano Spalletti ammettere di aver sbagliato a Napoli, di non aver fatto del suo meglio, tutti sono rimasti a bocca aperta. Nell'ultimo anno e mezzo in casa Juventus non è stato così comune vedere un allenatore che ammette di non essere perfetto, di non essere stato perfetto alla guida della propria squadra. L'intento dell'allenatore di Certaldo era più che nobile, riproporre qualcosa che in passato gli era riuscito e anche molto bene: nella stagione 2005-2006 decise di trasformare Francesco Totti prima punta e così voleva fare con Kenan Yildiz. Il risultato all'epoca? 15 gol durante la prima stagione, 26 in quella successiva. "Tutti dopo l'infortunio di Vlahovic hanno parlato di Yildiz e lo hanno immaginato come falso 9, come successe con Totti" ricorda Riccardo Trevisani a RBN Cafè questa mattina su Radiobianconera.
"Io credo non volesse dare punti di riferimento al Napoli, ma non è andata bene. Se n'è accorto lo stesso tecnico durante il match, cambiando subito ad inizio secondo tempo: era già quello un mea culpa. Quando sono state pubblicate le formazioni si è parlato di scelte strane, anche se tutti volevano vedere come Yildiz si sarebbe comportato in quel ruolo, quindi non tutti erano stupiti o scandalizzati. La gestione della Juve degli ultimi anni? Quando a Giuntoli si contestava Koopmeiners, voglio capire chi non abbia pensato subito si trattasse di un ottimo acquisto".
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