LA LANTERNA VERDE - Tutti a lezione da Butragueno… pure Pogba

22.12.2022 08:20 di  Fabrizio Ponciroli  Twitter:    vedi letture
LA LANTERNA VERDE - Tutti a lezione da Butragueno… pure Pogba

Scrivo questo editoriale direttamente da Montecarlo dove mi trovo per seguire la consegna del Golden Foot 2022. Adoro questo premio perché ti dà la possibilità di incontrare vere e proprie leggende. Quest’anno ho avuto la fortuna di parlare di calcio (e non solo) con Fatih Terim, Juan Sebastian Veron e uno dei miei idoli di quando ero un ragazzino, ovvero Emilio Butragueno. Idolo fino ad un certo punto, considerato che, con il Real Madrid, mi ha fatto piangere (letteralmente) diverse volte. El Buitre aveva il vizio di segnare spesso e, purtroppo, anche a squadre italiane. Ricordo il suo gol in Juventus-Real Madrid 1-0 nel lontano 1986 (andata ottavi di finale dell’allora Coppa Campioni). Solo a pensarci, mi innervosisco…
Sono trascorsi tanti anni ma El Guitre ha conservato quel ghigno beffardo che aveva quando giocava (e vinceva) con i Blancos. L’ho incontrato, alle 7:00 del mattino, mentre si apprestava ad una corsetta rigenerante tra le vie di Montecarlo (mentre io attendevo, impaziente, l’apertura dell’area dell’hotel adibita alla colazione). “Complimenti Emilio, sempre in grande forma. Ci si vede alla conferenza stampa”. Non proprio l’idea del secolo svelare di essere dei media… Il buon Emilio, dopo un breve cenno di assenso, si dilegua: immarcabile come sempre…
Per fortuna, alla conferenza stampa non ha potuto evitarmi. “Emilio, una domanda: lei è nel mondo del calcio da decenni: come è cambiato il gioco del calcio rispetto alla vostra generazione?”. La risposta è ficcante, esattamente come El Buitre: “Quando ho esordito nel Real Madrid nel 1984, non c’era la televisione. Nessuno ha ripreso quel momento. Non c’erano i social, non c’era internet. Certo, eravamo atleti ma non preparati come oggi. Non sono paragonabili il calcio di oggi con quello della nostra generazione ma c’è un fattore che li accomuna, anzi che accomuna tutte le ere calcistiche: la passione autentica per il calcio. Quella è sempre uguale, è il vero significato del calcio. La sua essenza. Accomuna giocatori, tifosi, generazioni diverse”.

Beh, che dire… Con semplici parole, una lezione di calcio…
Mi ha fatto riflettere questa risposta dell’ex 9 del Real Madrid. Forse, a tanti giocatori di oggi, manca proprio questo: l’autentica passione per il gioco. Non sono i social, o le TV o, ancora, gli agenti ad aver cambiato i calciatori ma il loro essere meno autentici, meno appassionati, meno veri. Probabilmente tanti giocatori moderni ragionano solo come aziende. Giocano perché devono e non perché hanno un fuoco dentro che li spinge a farlo. Emilio Butragueno è ancora nello staff del Real Madrid, il club più vincente al mondo. Pagherei per sentire, ogni giorno, parlare un uomo simile. Credo proprio che personaggi simili siano fondamentali anche nel calcio d’oggi. 
Scusate mi sono dilungato… Vengo anche a “cose nostre”. E, in particolare, mi soffermo sul “caso Pogba”. Ha ripreso a correre il Polpo. Una buona notizia? Non lo so… Sono lapidario: fino a quando non lo vedrò in una partita ufficiale, non sarò felice. Torno alle parole di El Buitre: serve passione. Io credo che Pogba ne abbia ancora tanta ma deve dimostrarlo con i fatti. Le parole non bastano, le sensazioni neppure… serve la passione autentica. Forza Pogba, non c’è più tempo da perdere. Torno al Golden Foot…