Progetto Icona, Cracco: “Iniziativa bella e interessante. Ho voluto fare un omaggio alla Juventus con un gioco di…”. Cerea: “Serate come questo si vedono solo all’estero…”

La Juventus, tramite una nota ufficiale, ha parlato della serata "Icona" dello scorso 9 maggio. All'evento erano presenti Carlo Cracco e Chicco Cerea ed entrambi hanno parlato al sito bianconero: "Venerdì 9 maggio 2025 l'Allianz Stadium è stato il teatro di una serata speciale, grazie al progetto ICONAcon cui Juventus – da due stagioni a questa parte ormai – si è impegnata a raccontare i territori, la tradizione e la visione culinaria del nostro Paese con l’obiettivo di celebrare e sostenere la candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio dell’Umanità.
Lo stadio bianconero ha aperto le sue porte per una serata interamente dedicata al networking tra aziende. A rendere l'appuntamento – il decimo del progetto ICONA – unico nel suo genere è sicuramente stata la presenza di Chicco e Bobo Cerea, Chef Resident dell'Allianz Stadium, e quella di Carlo Cracco, dell’omonimo ristorante in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano.
Abbiamo avuto il grande piacere di chiacchierare con loro prima dell'evento.
"ICONA": FIORE ALL'OCCHIELLO DELLA CUCINA ITALIANA
«Questa è la serata conclusiva – esordisce chef Chicco Cerea – di una serie di eventi che si sono tenuti qui allo stadio con tanti altri blasonati chef e pasticceri. A differenza degli altri appuntamenti inseriti in occasione di una partita, quello di oggi è diverso perchè non c'è nessun match in programma e, di conseguenza, anche il servizio sarà gestito su tempi diversi, più "dilatati", e i clienti potranno gustarsi un vero e proprio percorso culinario, a partire dall'aperitivo che si svolgerà tra la Terrazza Agnelli e l'esclusiva area Ferrari Sparkling Club, con la possibilità di passeggiare anche a bordocampo. Prima di raccontarvi il menu di questa sera, però, vorrei tornare sul progetto ICONA e sui giudizi estremamente positivi che abbiamo ricevuto nel corso di questi appuntamenti. Penso che siamo riusciti a creare un ottimo prodotto e lo confermano i commenti dei clienti, sempre molto entusiasti. La gente ha trovato per la prima volta in uno stadio qualcosa di diverso, vuol dire che in questo la Juventus e questo impianto sono stati all'avanguardia. Progetti come questo si vedono all'estero, magari in Paesi come l'Inghilterra dove lo stadio viene vissuto in maniera totale ed è qualcosa di atipico per noi italiani. Il club bianconero in questo, invece, si è dimostrato avanti rispetto a tutte le altre società. L'esperimento, dunque, per me è riuscitissimo, abbiamo fatto delle giornate molto piacevoli e come detto il riscontro è stato ottimo».
«Il progetto ICONA credo sia molto bello e interessante– dichiara chef Carlo Cracco – perchè simboleggia quello che è il nostro patrimonio gastronomico, il nostro modo di fare ospitalità e di accogliere il cliente. Una volta allo stadio si andava probabilmente senza niente, erano tempi diversi. Oggi andare allo stadio è diventata un'esperienza, un po' come la cucina, di conseguenza l'esperienza di godersi una partita allo stadio sente la necessità di essere accompagnata da momenti importanti tra cui quello di gustare del buon cibo».
CHICCO E CARLO: AMICIZIA E STIMA RECIPROCA
«Sono felice di chiudere questa stagione con un amicoe collega che stimo molto come Carlo – prosegue chef Cerea – uno che non ha bisogno di presentazioni. Carlo lo conoscevo da quando era molto giovane, da quando non era ancora chef. Con lui c'è stata chimica da subito e siamo sempre rimasti in contatto. Chiaramente, poi, per impegni vari ci siamo visti di più in alcuni periodi e un po' meno in altri, ma è normale perchè il nostro lavoro è così, ma ciò che non è mai mancato è il rispetto. Trovarci qui questa sera e cucinare insieme sarà un piacere per me e per lui e sono sicuro che regaleremo agli ospiti qualcosa di speciale, coccolandoli dall'inizio alla fine e regalando loro un'esperienza davvero unica».
«Lavorare con Chicco – afferma chef Cracco – e, più in generale, con la famiglia Cerea, è sempre un privilegiooltre che un onore. Ci conosciamo da tantissimi anni e abbiamo sempre avuto grande stima reciproca. Diciamo che la cosa bella di queste serate come quella di oggi è che si cerca di fare vivere un'esperienza sempre migliore al cliente. Noi lavoriamo per questo, il nostro obiettivo è che l'ospite sia felice, soddisfatto, e che abbia tutto ciò di cui necessita. Farlo in due è ancora più bello perchè ognuno mette qualcosa di suo e il cliente, nello stesso momento, riesce a vedere due interpretazioni diverse, ma allo stesso tempo create per stare insieme. È un unicum, diciamo. È il riconoscere come icona la nostra cucina e penso che questa sia la parte più bella».
LA PROPOSTA DELLA SERATA
Racconta chef Cerea: «La scelta del menu per questa sera è stata uno scambio di cortesia tra noi, fratelli Cerea, e Carlo. Dopo il goloso aperitivo, la prima portata della cena sarà di Carlo con questo uovo dedicato all'Allianz Stadium, sarà bianco e nero, molto juventino. Io non potevo che ricambiare la sua cortesia con un risotto alla Portofino, un piatto che ci lega perchè in questa ridente località ligure abbiamo entrambi un locale e, dunque, questo piatto è dedicato al nostro legame di amicizia. Poi ci sarà un'altra portata da lui scelta, un secondo sempre di pesce, e poi noi concluderemo la cena seduta servendo un sorbetto limone e basilico per poi permettere agli ospiti di proseguire il B2B in piedi gustando la nostra kermesse di dolci a passaggio, tra cui il cannoncino caldo e la nostra "Gioconda estiva" fatta di albicocche, pesche e Moscato di Scanzo e altri dolci davvero molto interessanti».
«Il gioco di colori con l'antipasto è stato facile – ci spiega chef Cracco – è un omaggio al bianco e al nero, un omaggio a una squadra molto iconica come la Juventus. Nel nostro uovo – il nostro signature dish – c'è la presenza di crema di mandorle che rappresenta la nostra Sicilia, ma è una crema leggermente affumicata, di conseguenza c'è un po' di Sud Italia, ma anche un po' di Nord proprio per via dell'affumicatura. L'uovo lo abbiamo impanato, a sua volta, con un uovo al carbone vegetale che dà quell'effetto nero assoluto, impreziosito, poi, dal caviale che è il "gol finale". Sul salmerino in crosta, invece, siamo rimasti su un piatto locale. Abbiamo portato in tavola un prodotto dei nostri territori settentrionali. Il pesce lacustre è sempre stato considerato un pesce inferiore, ma non è assolutamente vero perchè è un prodotto estremamente valido e soprattutto è l'espressione del territorio, quindi proprio per questo motivo deve essere conservato, diffuso e bisogna crederci. È un prodotto che, se ben lavorato, diventa estremamente gradevole»", si legge su Juventus.com.