Vlahovic resterà alla Juve? Chi potrebbe sostituirlo?

01.07.2025 22:00 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Vlahovic resterà alla Juve? Chi potrebbe sostituirlo?
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Negli ultimi giorni di giugno 2025, mentre la Juventus si lecca ancora le ferite per la brutta annata di Serie A, parzialmente salvata dalla qualificazione alla Champions League, il calciomercato bianconero ha cominciato a muoversi con una certa decisione. 

E al centro di questa fase cruciale c’è, manco a dirlo, Dusan Vlahovic. L’attaccante serbo, che appena tre stagioni fa era stato l’investimento più caro del club dopo Cristiano Ronaldo, oggi si ritrova con un piede dentro e uno fuori da Torino. La domanda che si fanno tutti i tifosi è sempre quella: resterà davvero alla Juventus o siamo agli ultimi capitoli della sua storia bianconera?

Parallelamente, mentre la società riflette su come affrontare il futuro di Vlahovic, ha riallacciato un filo che si era interrotto un anno fa, quello con Jadon Sancho, talento inglese cristallino ma dall’altrettanto cristallina incostanza. Le quote di un possibile trasferimento del britannico a Torino sono in crescita, come già sa chi segue https://smartbettingguide.com/, una delle guide più complete e aggiornate per il betting intelligente.

Un incastro di nomi e di strategie che racconta molto di dove vuole andare la Juve di Comolli, e un po’ anche di quanto il mercato sia sempre meno lineare e sempre più fatto di compromessi e incroci.

Un rinnovo che non arriva (e probabilmente non arriverà)

Il tema centrale è uno solo: Vlahovic ha il contratto in scadenza nel 2026 e non si è mosso di un millimetro verso un prolungamento. Non è un dettaglio da poco, anzi. La Juventus aveva cercato - con l’allora responsabile dell’area tecnica Cristiano Giuntoli - di impostare una trattativa di rinnovo già alla fine del 2024. Nulla da fare: Vlahovic e il suo entourage non hanno mai davvero aperto. Non per sfizio, ma per motivi molto concreti. Il primo è l’ingaggio: il serbo guadagna circa 12 milioni netti, una cifra difficilmente sostenibile a meno di un rendimento eccezionale in campo. Il secondo riguarda il progetto tecnico. Il centravanti, che in questa stagione si è anche cimentato come uomo di raccordo (pur senza perdere il vizio del gol), vuole garanzie di continuità nel ruolo di titolare indiscusso.

In altre parole: Vlahovic sa bene di avere mercato e sa che la Juventus, se non chiuderà il rinnovo, sarà costretta a venderlo per non arrivare tra un anno a doverne svendere il cartellino. Da qui la sensazione diffusa - confermata da più fonti - che, salvo ribaltoni improbabili, la Juve stia già pianificando la cessione.

In effetti, le cifre di cui si parla non sono esorbitanti rispetto a quelle di qualche anno fa: si stima che il club possa chiedere una cifra tra 30 e 40 milioni di euro, che in linea teorica sarebbe più che abbordabile per una squadra di Premier o Liga. Il problema, però, è duplice: le richieste di stipendio e la volontà del giocatore. Vlahovic ha già respinto almeno due offerte (una dalla Turchia e una dall’Arabia Saudita), spiegando in sostanza che “non ha intenzione di sacrificare l’ambizione sportiva per il denaro”. Una posizione rispettabile ma che complica parecchio i piani bianconeri. Le quote di un possibile trasferimento del serbo verso oriente sono in rialzo, ecco perché gli appassionati di smart betting, stanno cercando informazioni aggiornate e complete per non farsi trovare impreparati.

L’idea Sancho: un déjà-vu di mercato

Mentre sul fronte Vlahovic la situazione si muove lentamente, su un altro tavolo Comolli e la dirigenza juventina stanno tornando alla carica con una vecchia idea: Jadon Sancho. Già un anno fa la Juventus ci aveva provato. Allora si cercava un colpo di prospettiva in grado di svecchiare la batteria di esterni, ma alla fine l’operazione si era incagliata tra cifre fuori scala e la preferenza di Sancho per la Premier League (all’epoca fu il Chelsea a portarlo via in prestito).

Dodici mesi dopo, lo scenario è parzialmente cambiato. Il Manchester United non sembra avere più intenzione di trattenere Sancho: l’inglese è fuori dal progetto e il club inglese punta a incassare qualcosa prima che il valore si eroda del tutto. La cifra fissata - attorno ai 25 milioni di euro - non spaventa più di tanto la Juventus, anche perché Sancho resta un profilo appetibile: giovane, di talento, con margini di rivitalizzazione. Però qui si apre subito il dossier più spinoso: l’ingaggio.

Sancho oggi guadagna, tra fisso e bonus, circa 12 milioni netti. Una somma inavvicinabile per qualsiasi club italiano, Juventus compresa. È questo il nodo che ha già fatto naufragare altre trattative parallele: si pensi al Napoli, che pure lo aveva messo in lista salvo poi ritirarsi in attesa di evoluzioni. La Juventus ha messo sul piatto una cifra che non va oltre i 6 milioni netti, ovvero circa la metà del salario attuale. La trattativa prosegue, ma le distanze sono ampie. In compenso il Manchester United pare più collaborativo, disposto ad accettare formule creative come il prestito con diritto di riscatto, magari condito da bonus legati alle presenze o alle qualificazioni europee.

La tentazione dello scambio Sancho-Vlahovic

Tra tutte le indiscrezioni di queste settimane, ce n’è una che ha fatto sobbalzare parecchi tifosi: l’ipotesi di uno scambio tra Vlahovic e Sancho. Da un punto di vista strettamente numerico, la logica non sarebbe campata in aria: da un lato la Juventus avrebbe modo di sostituire l’esterno in uscita (Nico Gonzalez) con un profilo internazionale, dall’altro il Manchester United si assicurerebbe un centravanti di livello che farebbe comodo a un reparto che ha perso continuità negli ultimi mesi.

A prima vista, l’operazione potrebbe persino risolvere più problemi di quanti ne crei. La Juve libererebbe spazio salariale (Vlahovic guadagna quasi quanto Sancho) e il Manchester United rimpiazzerebbe Sancho con un asset funzionale. Ma, come spesso accade, la realtà è più complicata. 

Primo ostacolo: le volontà dei giocatori. Vlahovic non pare entusiasta di un trasferimento in Premier, se non in club di vertice. E Sancho, seppure più disponibile a cambiare aria, non si sposterà senza garanzie economiche. Secondo ostacolo: la differenza di valutazioni, perché se è vero che il cartellino di Sancho si è svalutato, quello di Vlahovic mantiene un appeal più alto, specie dopo le ultime stagioni in doppia cifra. Infine, resta da capire se e quanto i due club siano disposti a ridurre pretese reciproche per favorire l’incastro.

Insomma, lo scambio è una suggestione che resta sul tavolo ma che oggi non ha ancora preso la forma di una vera e propria trattativa.

La pista Jonathan David

Mentre Vlahovic oscilla tra un possibile addio e la permanenza, la Juventus non si è fatta cogliere impreparata e ha già avviato contatti per il potenziale sostituto. Il nome caldo è quello di Jonathan David, classe 2000, ex Lille, reduce da un’annata da 19 gol in Ligue 1. L’operazione potrebbe già essere a uno stadio avanzato: David è svincolato e ha dato il suo gradimento a un contratto di 6 milioni netti l’anno, cifra comunque importante per le casse juventine. Restano però da limare le richieste degli agenti (tra bonus alla firma e commissioni si parla di quasi 20 milioni di euro), un ostacolo che la Juventus spera di superare anche grazie al desiderio del canadese di provare l’esperienza italiana.

David, nelle intenzioni di Comolli, rappresenta un investimento più sostenibile rispetto ad alternative più onerose (come Osimhen, il cui cartellino resta fuori scala) e un profilo giovane su cui rifondare l’attacco. In parallelo, le uscite di Weah e Mbangula dovrebbero contribuire a liberare risorse.

Nico Gonzalez e Conceição: chi parte, chi resta

La situazione in attacco è strettamente intrecciata a quella sugli esterni. Qui l’altro tema caldo è il futuro di Nico Gonzalez, che ha mercato soprattutto in Premier e Liga. La Juventus valuta la sua cessione come uno dei passaggi necessari a finanziare un acquisto di livello. Contestualmente, si lavora per trattenere Francisco Conceiçao, il giovane portoghese dalla tecnica funambolica, con il Porto che continua a chiedere l’intera clausola da 30 milioni. La Juve conta di ottenere uno sconto grazie ai buoni rapporti con Jorge Mendes.

Il puzzle “esterni” è questo: se Conceiçao resta e Nico Gonzalez parte, Sancho diventa l’opzione numero uno per occupare lo slot vacante. Se invece Nico dovesse rimanere, l’arrivo dell’inglese perderebbe priorità.

Uno scenario ancora fluido

A oggi, a una manciata di giorni dall’inizio ufficiale di luglio, nulla è scritto. La Juventus ha più piani aperti, ognuno con pro e contro:

-Restare con Vlahovic: significherebbe rinviare la decisione, rischiando di arrivare tra 12 mesi con un cartellino svalutato e una trattativa di rinnovo ancora ferma.

-Cederlo ora: garantirebbe liquidità per chiudere l’affare David e puntare un esterno di livello.

-Scommettere su Sancho: comporterebbe sacrifici salariali e un rischio legato alla discontinuità del giocatore.

Non è escluso che alla fine la Juventus debba fare i conti con la dura realtà di un mercato in cui i soldi veri li hanno in pochi e in cui le pretese di calciatori e agenti pesano quanto e più delle idee sportive.