IL SANTO DELLA DOMENICA - DA CHEF STELLATO A MENSA AZIENDALE. LA TRISTE STAGIONE DELLA JUVE E I TANTI ERRORI COMMESSI. MENTRE GLI ALTRI SI CONFERMANO INGIOCABILI FUORI DAL CAMPO..

04.05.2025 00:01 di  Alessandro Santarelli   vedi letture
IL SANTO DELLA DOMENICA -  DA CHEF STELLATO A MENSA AZIENDALE. LA TRISTE STAGIONE DELLA JUVE E I TANTI ERRORI COMMESSI. MENTRE GLI ALTRI SI CONFERMANO INGIOCABILI FUORI DAL CAMPO..

Di una cosa abbiamo avuto la conferma. Fuori dal campo quelli che si vantano di uno scudetto mai vinto, sono imbattibili. Non servivano ulteriori certezze, ma quanto accaduto riguardo la vicenda dei rapporti con la curva è stata la classica goccia su un vaso mai pieno. La giustizia sportiva e’ semplicemente ridicola, il sistema totalmente saltato e in mano ai soliti noti che guidano i “ palazzi”. Quei soliti noti, che però non va dimenticato, anche la Juve ha avvallato con il proprio voto. Dunque, anche se è terribile da dirsi, su queste vicende non resta che rassegnarsi. Casi identici, sentenze diametralmente opposte. Rabbia, vergogna e senso di disincanto sono i primi sentimenti che ci vengono in mente e che rappresentano lo stato d’animo dei tifosi juventini, ma guai a mollare, guai ad abbassare la testa. Lo faccia la dirigenza, troppo spesso assuefatta a questa situazione,  ma non il tifoso che tutto deve fare meno che diminuire la propria passione. Si vuol colpire il sistema? L’unica arma è quella, peraltro già messa in atto nel 2023 di staccare la spina dei flussi economici. Meno abbonamenti alle televisioni e il segnale arriva, su questo non ci sono dubbi. Perché il problema, cara Lega e Federazione, non è solo la lotta alla pirateria, giusta e sacrosanta, ma anche la credibilità di un campionato che anno dopo anno perde punti a livello di affidabilità. 

Dunque se sono imbattibili fuori dal campo, la ricetta sarebbe quella di batterli sul campo, cosa che fino a qualche anno fa accadeva puntualmente. Non esistevano Inter, non esistevano Napoli, non esistevano Marotta o De Laurentis. C’era una squadra, e di conseguenza una società che dominava in lungo e largo, e lasciava agli altri le briciole e chili di maloox da consumare. Oggi, dobbiamo essere sinceri, di quell’impero costruito non è rimasto nulla, né a livello di società nè di squadra. Che sarebbero serviti anni per tornare a vincere era logico e normale, che ogni anno però si dovesse ripartire sempre da capo non era nelle previsioni. Eppure questa stagione era partita con l’entusiasmo del cambiamento voluto dallo “ Chef”, ma alla fine le pietanze non si sono rivelate da ristorante stellato, bensì da mensa aziendale. E peccato perché stavolta dall’alto erano arrivati diversi soldi per costruire un ristorante di livello. Ma lo “ Chef” ha sbagliato il “ metre” i cuochi e i camerieri ed oggi tutto quello che abbiamo in mano è la speranza di poter partecipare il prossimo anno alla migliore gara di cucina possibile, vale a dire la Champions. Tutto il resto è stata pura illusione e narrazione. Lo “ Chef” ha chiuso le porte a chi oggi vince il campionato, puntando sulla cucina gourmet che mai ha funzionato a queste latitudini, ha deciso di prendere una strada che a maggio non possiamo che definire fallimentare.

Bologna sarà l’ennesima partita da giocare con tanti giocatori fuori, con Tudor costretto a far di necessità virtù con la speranza  di vivere una serata da Juve, di grinta, carattere e cuore. Cerchiamo di prendere questo benedetto quarto posto il prima possibile per poter poi convocare il “ Conclave” che possa disegnare il futuro della squadra a partire dalle basi cioè l’allenatore che sia Tudor o chi per lui. Ma per favore basta chiusure a priori, basta progetti fantasiosi, basta uomini soli al comando o tuttofare. Per tornare a competere serve partire da quel famoso concetto del Noi al posto dell’Io. E se la proprietà non sarà convinta delle scelte, faccia sentire il proprio peso, quello di chi mette i soldi. Se non abbiamo potere fuori dal campo, almeno torniamo ad averlo dentro il rettangolo di gioco. Altrimenti saremo costretti ad altri anni di Chef ad agosto e di mense aziendali a maggio.