Marchisio: "Non sono felice per la Juve, c'è poco affiatamento. La visita a Trump? Mi sorpreso, specie per il momento"

Intervistato dal "Corriere della Sera", Claudio Marchisio, ex bandiera della Juventus, parla del momento della squadra bianconera, soffermandosi anche sulla visita al presidente degli USA, Donald Trump, di qualche settimana fa: "Come mi ha lasciato la visita a Trump? Sorpreso, specie per il momento. Non entro nelle dinamiche che hanno determinato questa visita che, se non ricordo male, non è la prima della Juve nello Studio Ovale. Mi ha colpito il volto dei giocatori e dello staff davanti agli argomenti esposti da Trump, ho visto che anche i due giocatori americani sono rimasti stupiti. Dalle parole pronunciate e dalle domande fatte. Due mondi lontani, che dovrebbero restare separati.
La Juve sul campo? “Non sono felice per la Juve. Mi preoccupa aver visto poco affiatamento, non solo tra i giocatori, ma capisco che sono stati anni di grande cambiamento e bisogna ritrovare la bussola. Confido nel rientro in società di Giorgio Chiellini e, in campo, in Manuel Locatelli che ha imparato in fretta cosa è il DNA della Juve. In panchina c’è un allenatore che ha indossato la nostra maglia. La Juventus ha bisogno di solidità, fuori e dentro il campo“.