Bonetto a RBN: "Vlahovic? Se dà tutto non importa non segni in ogni partita"

E' stato un terzino sinistro, è cresciuto nelle giovanili della Juventus senza mai esordire in prima squadra, cosa che invece è successa a Roma sponda Lazio, dove ha militato per ben due volte. Nel mezzo un viaggio in Belgio, tanta C e B con l'Empoli. L'occasione della Serie A torna con la maglia dell'Udinese prima e quella biancoceleste dopo, poi ancora tanta gavetta nelle serie minori fino alla scelta di appendere gli scarpini al chiodo, scelta che ha coinciso con l'inizio della carriera da allenatore a seguito delle giovanili dell'Istrana. Riccardo Bonetto è intervenuto in quanto doppio ex della prossima sfida all'Olimpico durante RBN Cafè su Radiobianconera. "Ho avuto dei maestri bravissimi alla Juventus, uno su tutti Salvatore Iacolino uno dei mentori di Gasperini. Ha allenato per quattro anno nelle giovanili e anche lo stesso tecnico dell'Atalanta ha usufruito dei suoi consigli durante la carriera. Ora è tutto facile, ma vedere la fragilità e la volontà di crescere ti regala aneddoti stupendi.
Quando fai fatica e stai tanto lontano da casa, senza social senza telefoni, avevamo i gettoni del telefono e quando la domenica non andava bene eri solo in camera, nella Pensione di Corso San Maurizio a 15 anni. In quel momento odi e ami cosa stai facendo e poi impari che tutto ti servirà nella tua carriera come nella vita. Sei sotto pressione sempre, un giorno ti senti un campione e il giorno dopo magari ti lasciano a casa, anche alla Juve. Il carattere per chi vuole questa carriera è fondamentale, io sono contento di quello che ho fatto faticando ma gioendo anche. Avevo il fuoco dentro anche quando mi dicevano che non ce l'avrei fatta. Se facessero unan classifica dei giocatori che se la sono goduta di più internamente credo finirei sul podio. Vuoi di più quando vedi che le cose vanno bene ed è giusto dirlo, ogni tanto però ci starebbe anche un sono felice. Vlahovic non può essere in questa particolare classifica? Un tifoso pensa che i soldi diano tutto, ma l'attaccante ha il numerto dalla sua, se non fa gol sta male. Se dai tutto però non importa, va bene anche non segnare, basta non ci sia superficialità in quello che fa".
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