TASTIERA VELENOSA - QUESTI SONO CEDIBILI, ECCO PERCHÉ

Dejan Kulusevski e Rodrigo Bentancur, due sacrifici che la Juventus ha deciso di fare. Chiaramente a poter scegliere avremmo ceduto prima altri profili, da Adrien Rabiot ad Aaron Ramsey, passando per Arthur, ma purtroppo gli errori del passato si pagano e la Juventus dovrà ancora patire un po' per questi calciatori iperpagati rispetto al reale valore, praticamente incedibili a causa dell'ingaggio e per Ramsey con un'età troppo alta.

Kulusevski e Bentancur sono due calciatori bravi, ma nel periodo in cui hanno giocato in bianconero non hanno inciso in maniera decisiva, Bentancur purtroppo ha alternato troppe volte gare positive ad altre meno e sicuramente nell'ultima stagione ricordiamo più gli svarioni che le giocate di valore. Per Kulusevski, discorso diverso, e' un ottimo calciatore, ma in una squadra che conta già diverse mezze punte rischia seriamente di giocsre poco e purtroppo per lui ha alternato troppe volte spunti positivi ad altri molto deludenti. 

Forse Kulusevski esploderà in Inghilterra, forse rimarrà un buon giocatore e basta ma la Juventus che ha investito parecchio su Dusan Vlahovic non può aspettare i calciatori a vita, ma soprattutto deve fare delle scelte economicamente ponderate facendo, come in passato, anche dei sacrifici. Ci ricordiamo i vari Pogba, Vidal, etc. 

Qui la Juventus non cede calciatori affermati ma due giovani di prospettiva e li rimpiazza con uno dei migliori giovani attaccanti nel panorama mondiale e con un centrocampista che sembra molto più funzionale per il gioco della Juventus. 

Tra i vari cedibili c'erano anche loro due, non i primi della lista, ma sicuramente nel range dei calciatori che non hanno fatto la differenza, una scelta ponderata ma condivisibile.

L'operazione con il Tottenham testimonia che la Juventus anche in futuro dovrà muoversi su profili più vicini a Bentancur e Kulusevski che Rabiot e Ramsey, giovani, con ingaggi non impossibili ma soprattutto rivendibili. Un cambio di politica che può permettere alla Juventus di essere sostenibile oggi è domani.  

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