Juve-Atalanta: cosa ha funzionato per bianconeri e nerazzurri, il commento di Agresti su Gazzetta

Il collega Agresti su Gazzetta commenta la Juventus.
Juve-Atalanta termina con un pareggio che lascia sentimenti contrastanti sia a Tudor che a Juric. Entrambi gli allenatori possono trarre spunti positivi dalla prestazione delle rispettive squadre, ma non mancano motivi di rimpianto per una vittoria sfumata da errori e occasioni mancate.
Juve-Atalanta: cosa ha funzionato per bianconeri e nerazzurri
La Juventus ha mostrato un avvio di gara brillante, quasi dominante, confermando la capacità di reagire anche in situazioni di svantaggio – come già visto contro Inter e Borussia Dortmund. Per i nerazzurri, la prestazione difensiva è stata solida nei momenti di difficoltà e le ripartenze nella ripresa hanno creato azioni interessanti che potevano portare al raddoppio.
Entrambe le squadre, però, possono recriminare. Sia la Juve che l'Atalanta hanno avuto chance concrete per chiudere il match a proprio favore. Errori decisivi nelle azioni che hanno portato ai gol avversari e una gestione non sempre lucida nei momenti chiave hanno impedito il bottino pieno.
Il nodo centravanti: Openda in campo, ma David resta in panchina
Tra i temi più discussi post Juve-Atalanta c’è sicuramente la gestione del centravanti da parte di Tudor. A sorpresa, contro l'Atalanta è partito titolare Openda, mentre sono rimasti fuori sia Vlahovic, capocannoniere di inizio stagione, sia Jonathan David, il centravanti destinato – almeno sulla carta – a guidare l'attacco bianconero nel presente e nel futuro.
Ancora più singolare è stata la scelta di non impiegare David neppure a gara in corso. Tudor ha spiegato che il canadese sarebbe entrato nel finale se Bremer non avesse chiesto il cambio, ma il fatto che sarebbe stato comunque il quinto e ultimo cambio lascia qualche dubbio sulla fiducia che l’allenatore ripone nell’ex Lille.