Carlo Nesti: “Ecco perché la Juventus non riesce più a vincere”

28.09.2025 14:15 di  Benedetta Demichelis   vedi letture
Carlo Nesti: “Ecco perché la Juventus non riesce più a vincere”
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Il giornalista Carlo Nesti, tramite il suo profilo ufficiale di Facebook, ha commentato la prestazione della Juventus nel match di ieri contro l'Atalanta: "Juve- Atalanta in 4 quattro punti.

1- Premessa personale. Nove degli 11 titolari bianconeri appartengono alla scorsa stagione, e si sapeva che avevano, comunque, dei limiti. Si confidava nel fatto che, a questi limiti, potesse ovviare la campagna acquisti. Ebbene: per il momento, non fanno la differenza né Joao Mario, né Openda, né David, e l'unico che potrebbe rappresentare un valore aggiunto è questo Zhegrova, dribblatore d'altri tempi. Di quelli che, in un calcio più giocolieristico, scherzavano con l'avversario su una mattonella.

2 - Se la Juve avesse vinto, non ci sarebbe stato nulla da ridire, anche se l'Atalanta era passata in vantaggio. Sono d'accordo con Tudor, che vede, in qualche modo, il bicchiere mezzo pieno. Quasi il 70% del possesso palla, 24 tiri, dei quali 10 nello specchio della porta, un palo, e un goal segnato dal sesto subentrante decisivo, e cioè Cabal. Non dimentichiamo che l'Atalanta vanta automatismi collaudati, che si è portata dietro dall'epoca di Gasperini.

3 - Le mie perplessità. In difesa, Bremer ha ancora bisogno di tempo per tornare quello che era, e Gatti sicuramente può fare di più. Sulle fasce laterali, si spinge solo a sinistra, con la catena Cambiaso-Yildiz, mentre invece, a destra, Kalulu è troppo difensivo, e Joao Mario è troppo offensivo. In attacco, lo stesso Yildiz ha giocato, secondo me, come ai tempi di Thiago Motta, cioè troppo decentrato sulla sinistra, e troppo lontano dalla prima punta. E le suddette punte, Openda, e poi Vlahovic, non hanno mai tirato in porta.

4 - Ho lasciato per ultimo il centrocampo. Tudor ha voluto giocare una partita offensiva, ma se schieri 2 soli centrocampisti interni (3-4-2-1), devono essere uomini che sanno interpretare la doppia fase, difensiva e offensiva. Contro l'Atalanta, Thuram non era in grado di scendere in campo, mentre Koopmeiners non è che abbia giocato male, ma non è in grado di assumere le redini del reparto. Stavolta non parlo di Locatelli, ma sottolineo solo il grave errore di mercato. In mezzo al campo, la coperta è troppo corta, e il buon senso suggeriva un attaccante in meno, e un centrocampista in più", ha scritto Carlo Nesti.