TASTIERA VELENOSA - UEFA OK, MA INTANTO DUE GRANE CI SONO...

16.06.2021 18:15 di Massimo Pavan Twitter:    vedi letture
TASTIERA VELENOSA - UEFA OK, MA INTANTO DUE GRANE CI SONO...

La Juventus ci sarà, queste sembrano essere le indicazioni sulla presenza della Juventus nella prossima Champions. Il via libera sarebbe arrivato dopo lo stop del procedimento dell'Uefa contro la Superlega con lo stop al procedimento di sanzioni contro Juventus, Real Madrid e Barcellona, che dunque, non dovrebbero subire nessuna sanzione, potendo partecipare alla prossima Champions.

Una vittoria, insomma, da parte della Juventus, che almeno avranno il tempo di far valere le proprie ragioni, spiegare, mediare, cercare di farsi valere ed evitare eventuali successivi provvedimenti.

In casa Juve c'è fiducia, anche se poi le certezze assolute non ci sono.

Nel frattempo, Aleksander Ceferin, presidente dell'Uefa, ha partecipato in presenza alla riunione del comitato esecutivo ECA che si è tenuta a Monaco, trovando un nuovo socio, Nasser Al-Khelaifi. "Con lo stesso interesse comune di promuovere e proteggere il calcio europeo, ECA e UEFA camminano insieme mano nella mano, più forti che mai", ha commentato il presidente del Psg. "Non ho dubbi che il rapporto con te, l'ECA, e i nostri forti legami dimostreranno che insieme modernizzeremo il calcio europeo", gli ha fatto eco Ceferin.

Insomma, una nuova alleanza per Ceferin che ha trovato un alleato, caso strano, in una società che forse con il fair play finanziario ha avuto più di un problema.

Tutto questo mentre Karl Heinz Rummenigge, membro dell'esecutivo UEFA, parla, intervistato da "La Gazzetta dello Sport",  di Superlega: "Sono nell’Esecutivo Uefa e sarò impegnato anche per l’Eca, l’associazione dei club. Dobbiamo decidere come andare avanti nella vicenda Superlega, si sa, tre società ancora ne fanno parte. C’è lavoro da fare. Vedremo come". 

Vedremo come, ma forse l'Uefa più della Superlega dovrebbe rispondere alle accuse della Nazionale Danese: "Non è stato giusto metterci di fronte al bivio, decidere di rientrare in campo o rinviare il match al giorno dopo. Non è corretto dire che noi abbiamo chiesto di giocare, non è stato così. Non c’entra il protocollo, una buona leadership va oltre il protocollo: in caso di Covid avremmo avuto 48 ore di tempo, in caso di arresto cardiaco no. La cosa più giusta sarebbe stata quella di mandarci a casa.".

Insomma, una situazione poco chiara, che mette l'Uefa di fronte ad una scelta che dovrebbe far discutere di più della Superlega, molto di più.