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Cambiaghi (Juventus Women): "Alla Juve non puoi prendere in considerazione la sconfitta. Voglio raggiungere la doppia cifra. Non vedo l’ora di giocare in Champions”

18.09.2025 14:30 di  Camillo Demichelis  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Cambiaghi (Juventus Women): "Alla Juve non puoi prendere in considerazione la sconfitta. Voglio raggiungere la doppia cifra. Non vedo l’ora di giocare in Champions”
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Michela Cambiaghi, attaccante e numero 36 della Juventus Women, ha raccontato in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com quali sono gli obiettivi stagionale delle bianconere.

Come stanno andando i tuoi primi mesi alla Juventus?
“Stanno andando molto bene e sono molto contenta. Questo è un ambiente nuovo per me e sto cercando di ambientarmi. Poi le mie compagne e lo staff mi stanno aiutando, sono molto contenta”.

Hai detto di essere rimasta particolarmente colpita dalle strutture del club… posso chiederti nello specifico quale?
“Mi piace il fatto che ci sono tanti campi, un giorno usiamo un campo e un altro l'altro. Anche il fatto che ci sia la fisioterapia, la mensa, tutto vicino. Quindi magari vivi di più il centro sportivo e se devi fare una cosa magari prima devi fare il trattamento, poi vai in mensa o viceversa. Quindi è tutto come se fosse una casa”.

Come è nata la trattativa con la Juve?
“Quando ho saputo che c'era l'interesse della Juve sono stata contenta. Penso che nel femminile in Italia è il club che ha vinto di più, ha le strutture migliori. Era uno step successivo che volevo fare e sono contenta di essere qui”.

Quanto ha inciso Canzi nella scelta di venire alla Juve?
“Io l'ho vista giocare l'anno scorso e ero molto curiosa di questo modo di giocare con l'uno contro uno. È un calcio molto verticale che a me piace e penso che si adatti molto bene alle mie caratteristiche. 

Quali sono le maggiori indicazioni che ti sta dando Mister Canzi?
"Di riempire sempre l'area di rigore. A noi attaccanti ci dice spesso di riempire l'area quando arrivano i cross. Poi soprattutto di avere più che altro il giusto tempismo nel fare certi movimenti. Principalmente si sofferma su queste cose qua”. 

La preparazione atletica del mister è davvero così dura?
“È una bella preparazione, ma questo non te lo so dire fino in fondo, perché siamo arrivate subito dopo l'Europeo che eravamo già molto allenate, quindi non ho vissuto la preparazione che si dice. Sono stata fortunata (ride ndr)”.

L’obiettivo di arrivare in doppia cifra è una pressione o uno stimolo?
“Sì, ho questo obiettivo, mio papà mi dice di non dirlo più perché porta sfortuna, perché ogni anno lo dico ma non riesco a raggiungerlo. Però sì ho questo obiettivo e sento che anche nello staff confidano in me, quindi è uno stimolo ma sento anche che è una responsabilità, perché io forse sono una che spesso dice spero, però qua è più: ‘ ok, lo fai’, e quindi è una responsabilità ma anche uno stimolo”. 

Che differenze ha notato tra Inter e Juventus?
“Nella mentalità, perché c'è una mentalità di una squadra che è abituata a vincere, senza fare rivalità, però nel femminile comunque la Juve ha vinto tanto e io non ho mai vinto, quindi sto cercando di assorbire questa mentalità di entrare in campo sempre per i tre punti. Poi a livello di strutture, come ho già detto penso che sia il club migliore in Italia, insieme anche alla Fiorentina che ha appena fatto il centro sportivo, e quindi già il fatto di avere una propria struttura si lavora sicuramente meglio, e quindi per noi giocatrici questo fa la differenza”.

Avete avuto la “paura” di non passare in Women’s Cup e che partita ti aspetti contro l’Inter?
“Forse la paura no, però il sentore che poteva accadere, però al tempo stesso sentivo nell'aria che era come se non si volesse pensare a questa cosa, perché non doveva accadere. Quindi dovevamo solo pensare a vincere. Sulla partita con l'Inter ci abbiamo già giocato un mese fa e sappiamo che sarà una partita difficile, perché penso che quest'anno sia la squadra con cui ci giocheremo tutto. Forse la Roma, in questa stagione, sarà un punto di domanda. Però penso che l'Inter è un po' più forte, perché la Roma è stata un po' ricostruita quest'anno, mentre l’Inter nella scorsa stagione ha vissuto un'annata di costruzione. Quindi sarà sicuramente una partita tosta e entreremo in campo per vincere”.


Quanta voglia hai di giocare in Champions League e dove può arrivare la Juve?
“La voglia è tanta perché non ho mai giocato in Champions, quindi sono molto curiosa ed è uno stimolo potersi confrontare con questi club. L'obiettivo è fare bene, poi con questo nuovo format della Champions sarebbe bello entrare a fare i play-off e andare più avanti possibile. C’è uno stadio in cui vorresti giocare? Mi piacerebbe affrontare l’Arsenal”.

Nello spogliatoio esiste la pressione di non poter mai sbagliare?
“Non lo so, io non la sto vivendo, al momento, ancora così, però magari sono qua da poco tempo, quindi alla fine è successo con la Lazio. Non lo so, qua non puoi neanche pensare alla sconfitta, io sento questo. È una cosa che non la puoi neanche prendere in considerazione, perché non deve succedere, questo sento”.

Hai mai ripensato alla semifinale contro l’Inghilterra? 
“Sì, ogni tanto sì. Più che altro magari quando ti fermano per strada a volte qualcuno ti chiede qualcosa su quella partita. Però per come è finita la partita comunque c'era tantissima delusione. Però conoscendo il nostro percorso e come siamo arrivati è ovvio che comunque ti fa piacere che si sia parlato di noi. Soprattutto perchè ripensi anche a tutto il percorso che hai fatto perché potevamo anche non passare il girone. Poi se pensi a qualche anno fa, ovvio che una volta che sei lì poi ti dispiace e soprattutto perderla così ti fa ancora più male”.

Ti ha infastidito che si sia parlato poco di quel rigore inesistente…
“Sì, più che altro io lì per lì per me era assurda come cosa, perchè era troppo chiaro il fatto che non fosse rigore. Quando aveva fischiato il rigore ho detto: ‘vabbè, tanto va al VAR’, ero abbastanza tranquilla. Quindi anche a posteriori un po' ti dispiace, perché comunque anche nel maschile, per queste cose, vanno avanti a parlare magari tanto tempo. Però ad un certo punto te ne fai una ragione perché non vogliamo neanche aprire polemiche di questo tipo”.

Lo scorso anno hai giocato da avversaria allo Stadium… Sogni di farlo con la maglia della Juve?
“Sì, sicuramente, perchè l'anno scorso non ho potuto giocare, perché ero infortunata a fine campionato, però vabbè, l'ho vista da fuori e sicuramente è un grande stadio.  Spero di avere la possibilità di giocare all’Allianz Stadium in questa stagione”.

Hai avuto una carriera molto graduale, in cui  ti sei guadagnata ogni step. Qual è il tuo obiettivo per coronarla?
“L'obiettivo è continuare step by step, nel senso io sento che ho ancora diverse cose che devo migliorare a livello tecnico e a livello individuale. Quindi voglio lavorare per migliorare tutte queste cose e dare più continuità. Soprattutto vorrei aumentare sicuramente il numero di gol, perché per un attaccante penso che sia fondamentale”.

La giocatrice perfetta

Destro: Krumbiegel

Sinistro: Schätzer

Muro difensivo: Salvai

Tiro: Stolen Godo

Tecnica: Walti

Velocità: Bonansea

Colpo di testa: Cambiaghi

Visione di gioco: Walti

Dribbling: Bonansea

Rigore: Girelli

Leadership: Rosucci

Punizioni: Libran

Amore per questo sport: Girelli

Si ringrazia la Juventus, Michela Cambiaghi e l’ufficio stampa bianconero nella persona di Sara Ganapini per la disponibilità.