LA LANTERNA VERDE - L’entusiasmo di David contrasta con i tre musi lunghi bianconeri

Jonathan David si è presentato, ufficialmente, alla stampa. L’ex Lille ha espresso, con grande naturalezza, la sua soddisfazione per essere un nuovo giocatore della Juventus. Ha scelto la maglia numero 30 in onore del papà (giorno del suo compleanno), ha citato grandi leggende della storia bianconera (Cristiano Ronaldo, Dybala, Del Piero e Trezeguet) e ha detto che pensa di poter arrivare a segnare 25 gol, restando in media con le sue ultime tre stagioni in Ligue 1. Inoltre, ha spiegato che sta lavorando da prima punta, tanto per fare chiarezza anche sul suo ruolo. Insomma, un ragazzo stracolmo di entusiasmo e ben disposto a lavorare per non deludere le altissime aspettative che ci cono nei suoi confronti…
Il fervore di Jonathan David contrasta con i tre casi spinosi che continuano a rendere l’aria in casa bianconera piuttosto frizzante. Parliamo sempre di loro tre, ossia Vlahovic, Weah e Douglas Luiz. Il primo è sempre in attesa che il Milan faccia la sua mossa, così da “liberarsi” dalla Vecchia Signora e raggiungere il suo allenatore preferito, ossia Allegri, a Milanello. L’americano, dopo le dure parole del procuratore, cerca di pensare positivo, anche se ora la strada per una cessione si è fatta in salita. Poi c’è l’incompreso brasiliano. Dopo le scuse per la sua assenza nel giorno del ritiro, c’è una sorta di pace armata con il club ma, anche in questo caso, non regna l’armonia.
Certo, i calciatori devono essere professionisti e pensare solo ad allenarsi e giocare. Tuttavia, quando non sei felice e soddisfatto, anche prendere il borsone e andare agli allenamenti può essere davvero complicato.
Difficile per loro tre, immaginate per i dirigenti della Juventus, in particolare per Comolli. Nonostante le belle parole di Chiellini (ha parlato benissimo del nuovo management), è lampante che ogni giorno trascorso in più da parte dei tre “esuberi” alla Continassa è un problema enorme. Bisogna trovare delle soluzioni, in tempo zero, sperando di guadagnarci bene o, al massimo, perderci il meno possibile. Ecco, appunto… Come si piazzano tre giocatori simili senza rimetterci le penne? Missione (quasi) impossibile. L’unica speranza è che agosto regali qualche occasione d’oro e porti con sé degli acquirenti generosi. Vero, siamo al limite del mondo delle favole ma, chissà, magari accade.
Un fatto è certo: Tudor ha bisogno di avere a disposizione solo gente motivata e su cui può contare davvero. Non appena vedrà gli esuberi fare le valigie, sicuramente si sentirà meglio, così come qualsiasi tifoso bianconero. A volte, anche se si fa tutto in buona fede, si arriva ad un punto in cui tutto è talmente complesso che separarsi è ancora più difficile. In casa bianconera ne abbiamo tre di queste situazioni complesse, quattro se si vuole aggiungere anche il “veterano degli esuberi” Arthur. Che caos…