Beccantini: "Il derby d'Italia ha preso la strada del calcio di una volta. Tudor un genio e un signore"

14.09.2025 22:45 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Beccantini: "Il derby d'Italia ha preso la strada del calcio di una volta. Tudor un genio e un signore"
TuttoJuve.com
© foto di Lorenzo Marucci

Il giornalista Roberto Beccantini commenta il successo della Juventus nel derby d'Italia attraverso le pagine del suo sito internet. Ecco le sue parole: "Ormai il derby d’Italia ha preso la strada del calcio di una volta, quando i gol fioccavano e le madonne aspettavano, quiete, nei ritratti delle parrocchie. Il 27 ottobre 2024, Inter-Juventus era finita 4-4 (da 4-2). Il 13 settembre 2025 Juventus-Inter è terminata 4-3, con un’alternanza da ritiro della patente: 1-0, 2-1, 2-3. Polvere da sparo, dunque. Quattro gol da fuori area, a proposito di droni o non droni. E, nel complesso, una «pazza idea» non molto lontana da Israele-Italia 4-5 di lunedì.

Riassumo per sommi capi. 1) L’incidenza dei turchi: Yildiz, gol e assist; Calhanoglu, sinistro e destro. E domani, a Riga, gli ottomani contenderanno l’Europeo del basket alla Germania, sochmel; 2) Il piano B (traduzione: il muro di Bremer) è caduto. Era nella vaselina dei titoli. Paradossalmente: meglio nella distribuzione dei «pacchi», il piantone. 3) Fratelli coltelli: testa di Marcus Thuram (che non esulta), rete; testa di Khéphren Thuram (che esulta), rete. Fin lì: più Marcus che il germano. 4) Vlahovic abbandonato, Lautaro accerchiato. 5) Dopo un primo tempo scoppiettante, per una ventina di minuti Inter padrona e Juventus a catenaccio, timida, prona; poi, una volta sotto, avanti Savoia.

6) Senza Cambiaso e il suo casino organizzato, senza Little Conceiçao e le sue bollicine. Koopmeiners: mossa, più che scossa. I cambi: sembravano favorevoli a Chivu. Anche perché Cabal non giocava da una vita e Adzic, 19 anni, beh, insomma, era proprio il caso? Alzi la mano chi non l’ha scritto o pensato. Suo il montante destro che ha spaccato la mascella del tabellino. E allora: Tudor genio (e che signore, nel parlare di «pareggio più giusto» e di Juventus ambigua). C’est la vie. 7) Inter: sempre forte, ma sei gol incassati in due partite, nonostante il debutto di Akanji, cominciano a essere troppi. Fatti, non parole. 8) Juventus: il piatto mancino di «Kelly che» (alla Beppe Viola) aveva aperto la sparatoria.