IL SANTO DELLA DOMENICA - DALLA CURVA ALLA TRIBUNA STAMPA: UNA SFIDA DA PROVARE A VINCERE TUTTI ASSIEME!

07.09.2025 00:01 di  Alessandro Santarelli   vedi letture
IL SANTO DELLA DOMENICA -  DALLA CURVA ALLA TRIBUNA STAMPA: UNA SFIDA DA PROVARE A VINCERE TUTTI ASSIEME!
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Che noia la pausa per le Nazionali. Si non uso mezzi termini e vado dritto alla questione. Volevo affrontare subito la squadra di Milano, approfittare di questo momento di ritrovato entusiasmo, sentire lo stadio pieno e la sud che fa vibrare le corde. Immagino di scrivere seduto sui gradoni della nostra curva, libero da lacci e vincoli che invece la tribuna stampa impone. Almeno in questa prima parte dell’articolo. E mi sento di gridare un bravo a Comolli, che ha lavorato benissimo nelle ultime ore del mercato, portando a casa gli obiettivi che si era prefissato, lasciando a bocca asciutta le italiane, alimentate invece lo scorso anno in maniera assurda, facendo arrabbiare lo sceicco che addirittura si sente libero di minacciare. Evviva, la Juve sta tornando dopo gli incubi di un anno fa firmati dal tandem che conosciamo bene. Ritrovare l’identità e lo spirito di gruppo è stato il primo passo, uno spirito da “ curva” quello che è mancato nell’ultimo periodo. Igor ci rappresenta perché ci conosce perché sa cosa vuol dire essere gente della Juve, se la sente addosso. Forse non basterà per tornare a primeggiare in campo ma si tratta di un primo passo fondamentale. Quello che ha provato a distruggere la passata gestione oggi sembra essere tornato con decisione e determinazione. Avrei voluto giocare subito anche per togliere il “ disturbo” ai soliti noti di trovare il modo per provare a destabilizzare il nostro ambiente. E invece eccoli puntualissimi con la “ notizia” di Vlahovic nel mirino della squadra di Milano. Bravi, però credetemi, stavolta siete stati talmente scontati che quasi si è scaduti nella banalità. Ma anche a Napoli non sono da meno. Che bella la storiella fatta dire al buon De Bruyne che al sud tifano tutti Napoli. Ci aveva già provato qualche tempo fa il signor Spalletti. Ridere fa bene alla salute ricordatelo…  

Qualche passo ed eccomi in tribuna stampa. Devo cambiare tono? Diciamo che la cosa più bella e’ scrivere e raccontare la squadra della quale sei tifoso, un privilegio per pochi. E allora diciamo che la pausa nazionali è necessaria per dare la possibilità agli azzurri di provare ad andare al mondiale, ma confesso di non aver visto la partita, e che la nazionale ancora oggi è difficile da scindere dai vari Gravina Chinè e compagnia cantante. Ma è la nostra nazionale e proviamo a volergli bene. Il rush finale di Comolli è stato davvero importante, dispiace per Kolo che ha atteso la Juve sino alla fine, ma aver giocato su due tavoli è segnale di grande valore. La Juve non cade più nei tranelli di Atalanta Fiorentina e soci, ma detta le regole e lavora secondo i suoi canoni. L’aria è cambiata dentro e fuori dal campo. E se non basterà per vincere già qualcosa quest’anno, almeno saremo certi di aver gettato le basi. A Genova la squadra ha dato dimostrane di esser coesa e compatta. Ora tocca all’ambiente appoggiare il gruppo. Senza concetti pregiudiziali. Siamo di fronte ad una bella sfida, affascinante e suggestiva, proviamo a vincerla tutti assieme dalla curva alla tribuna stampa.