Andrea Barzagli, il capolavoro di Marotta

27.09.2011 16:00 di  Domenico Aprea   vedi letture
Andrea Barzagli, il capolavoro di Marotta
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© foto di Carmelo Imbesi/Image Sport

Lo abbiamo fortemente criticato per l'acquisto di Jorge Martinez dal Catania a 12 milioni di euro, lo abbiamo aspramente criticato per aver preso Marco Motta, terzino panchinaro di Roma e Udinese, con la pretesa di farlo giocare titolare nella Juventus, abbiamo storto il naso quando ha deciso di portare con sè, da Genova, Gigi Delneri per fargli allenare la Vecchia Signora (forse l'errore più grave), ma è giusto e doveroso dare, assolutamente, a Cesare quel che è di Cesare, o meglio a Beppe quel che è di Beppe. Il dg Marotta avrà sicuramente le sue colpe per il fallimento juventino della scorsa stagione (la percentuale minore) ma bisogna ammettere che ha fatto molto, parecchio di buono, soprattutto a partire da gennaio scorso. Non bisogna mai dimenticare che la società bianconera ha iniziato, con il presidente Agnelli alla guida del club e con lui come dirigente, un nuovo corso, con tutte le difficoltà derivanti da una rivoluzione tecnico-societaria avvenuta durante un periodo durissimo della ultracentenaria storia bianconera. Fattori da non sottovalutare che devono condizionare chi lo giudica. Dopo un primo periodo di ambientamento, l'ex Samp sta dimostrando di aver capito cosa vuol dire dirigere la Juventus. Innanzitutto, è da applaudire la scelta di affidare la panchina a Conte; una decisione intelligente per vari motivi, da quello tecnico-tattico a quello ambientale. In più, diversamente da un anno fa, Marotta ha attuato un mercato estivo seguendo le linee indicative dell'allenatore, portando a Torino giocatori funzionali al credo tattico del mister salentino. Krasic, Matri, Quagliarella, Pirlo, Vidal, Storari, Pepe, Lichtsteiner sono tutte operazioni di mercato che nessuno può contestare: qualcuno pagato di più, qualcun altro meno, ma l'importante è il prodotto e tutti si sono dimostrati "da Juve", tutti acquisti utili e che stanno risollevando le sorti della gloriosa società di Corso Galileo Ferraris, con Elia ed Estigarribia ancora da verificare, le cui premesse sono già buone. Non è semplice innalzare la qualità della rosa di una squadra che non disputa alcuna competizione europea ma lui ce l'ha indubbiamente fatta, anche senza portare a Torino i famosi top players. Il capolavoro massimo di Giuseppe Marotta, però, si chiama Andrea Barzagli: l'ex campione del mondo è arrivato, senza squill di tromba, durante la sessione di mercato dello scorso gennaio ed è stato pagato al Wolfsburg la "modica" cifra di trecentomila euro (con un massimo di seicentomila con bonus vari ed eventuali).

Un prezzo davvero irrisorio, se si considera l'apporto che il difensore di Fiesole sta dando alla Juventus. Arrivato come riserva di Bonucci, il centrale classe '81 ha sorpreso tutti per attenzione ed efficacia, grazie ai suoi puliti interventi difensivi e alla sua cattiveria agonistica. Prendersi il posto da titolare, a scapito di un balbettante Bonucci, è stata una cosa abbastanza automatica: l'affidabilità che riesce a dare al reparto è infinitamente maggiore, al momento, a quella del giovane difensore ex Bari che ha, dalla sua, una carriera ancora tutta da costruire. Ma non solo: Barzagli, ad oggi, è il vero leader della retroguardia juventina; il numero 15 ha rubato lo scettro e la scena ad un "monumento" Giorgio Chiellini, irriconoscibile rispetto a qualche anno fa, e si candida a partner di Rhodolfo, difensore brasiliano in arrivo a gennaio dal San Paolo, "costringendo", probabilmente, Chiello a trasferirsi sulla corsia mancina, come agli inizi della sua carriera. Insomma, Barzagli sta positivamente scombussolando le gerarchie ed è entrato nel cuore dei tifosi anche per il cuore e la grinta che mette in ogni partita; se non fosse per lui, chissà come sarebbe messa la già parecchio criticata difesa della Juve. Il plauso a Marotta, dunque, è d'obbligo. Preso per pochi spiccioli, Barzagli ha praticamente una delle medie voto più alte tra i difensori del campionato italiano in quest'inizio di Serie A 2011/2012. Continuando così, il ritorno in nazionale per lui e, perché no, la convocazione per i prossimi europei diventeranno obiettivi facilmente raggiungibili. La speranza per i tifosi bianconeri è che Marotta (e Paratici) continui con operazioni dal feedback così positivo e, inoltre, si augurano che il momento d'oro di Andrea Barzagli continui fino alla fine della stagione e contagi tutto l'ambiente e gli altri suoi compagni di squadra.