La Borsa di Milano arretra dello 0,66%, ma la Juventus tiene

15.07.2025 23:00 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
La Borsa di Milano arretra dello 0,66%, ma la Juventus tiene
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Giornata difficile per i mercati europei, che chiudono in calo sulla scia dei timori legati all'inflazione americana in ripresa e alle tensioni sui dazi. La crescita dei prezzi negli Stati Uniti a giugno ha rafforzato le attese che la Federal Reserve mantenga i tassi invariati nella prossima riunione di politica monetaria.

A Milano, il Ftse Mib ha perso lo 0,66%, attestandosi a quota 39.921 punti. Scenario simile nelle altre principali piazze finanziarie del continente: Parigi ha lasciato sul terreno lo 0,54% a 7.766 punti, Londra lo 0,66% a 8.938 punti, Francoforte lo 0,42% a 24.060 punti e Madrid ha registrato il calo più marcato, con un -1,24% a 13.867 punti.

Sul fronte obbligazionario, il differenziale tra Btp italiani e Bund tedeschi si è ampliato leggermente a 86 punti base. Il rendimento del decennale italiano è sceso di 2 punti al 3,57%, mentre quello tedesco ha segnato un calo di 1,7 punti al 2,71%.

Sul mercato valutario l'euro ha mostrato debolezza rispetto al dollaro USA, cedendo lo 0,46%. Preziosi e materie prime in flessione: l’oro si è assestato a 3.329,5 dollari l’oncia con un lieve ribasso, mentre il petrolio (Light Sweet Crude Oil) ha perso lo 0,87% chiudendo a 66,4 dollari al barile.

A zavorrare Piazza Affari sono stati in particolare i titoli del comparto farmaceutico, con Recordati che ha ceduto il 3,52%, riflettendo le preoccupazioni su possibili dazi Usa settoriali. Male anche Buzzi, in calo del 2,34%.

Ma il vero peso sulla performance del listino milanese è arrivato dalle banche. Banco Bpm ha lasciato sul campo il 2,56%, Bper il 2,28% e Popolare Sondrio l’1,78%. In rosso anche Mps (-1,31%), impegnata nel secondo giorno di OPS su Mediobanca (-0,41%). Più contenute le perdite di Unicredit (-1,13%) e Intesa (-1,1%).

Debole il comparto difesa, con Leonardo in calo dell’1,67%, allineata all’andamento dei concorrenti europei, mentre Iveco ha perso lo 0,95%.

Nel panorama dei rialzi spiccano Prysmian (+1,91%), forte dell’aumento di target price deciso da Barclays, Stellantis (+1,14%), Campari (+0,92%), Interpump (+0,88%), Nexi (+0,87%) e STMicroelectronics (+0,66%), quest’ultima ridimensionatasi sul finale.

Tra le mid cap di Piazza Affari si sono distinte Carel Industries (+4,40%), CIR (+3,04%), Garofalo Health Care (+2,55%) e Piaggio (+2,21%).

Sul fronte opposto delle performance, pesanti le vendite su GVS (-4,84%), mentre Danieli ha perso il 2,72% e Moltiply Group il 2,34%.

Per quanto riguarda il settore sportivo, la Juventus ha chiuso con un lieve rialzo dello 0,21%, mentre la Lazio è rimasta invariata.