SECCO svela le mosse di mercato: "Con Diego una Juve da Champions!"

Il Corriere dello Sport intervista in esclusiva il ds juventino, che parla a ruota libera di acquisti, cessioni, conferme e casi spinosi come quelli di Del Piero e Trezeguet.
08.06.2009 08:57 di  Francesco Cherchi   vedi letture
Fonte: Corriere dello Sport
SECCO svela le mosse di mercato: "Con Diego una Juve da Champions!"
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Il direttore sportivo della Juventus, Alessio Secco, ha concesso una lunga intervista al Corriere dello Sport nella quale ha sviscerato e analizzato i temi principali del mercato bianconero. A cominciare dai 24,5 milioni investiti per l'acquisto di Diego: «La cifra è importante. Ma conside­rando l’età e il valore del giocatore, pensiamo di sì. Diego è uno dei pochi in grado di fare la differenza». Determinante come Cannavaro, acquistato a parametro zero, nonostante l'età avanzata. Il ds Juventino spiega i motivi che hanno convinto la società a riportare a Torino il 36enne: «Almeno per un anno co­prirà una casella in difesa. E’ capitano della Nazionale, aveva così tanta vo­glia di tornare alla Juve che ha accet­tato condizioni economiche inferiori a quelle che poteva trovare altrove».
La dirigenza si augura che questi due nuovi tasselli possano supportare le ambizioni di vittoria della Juve: «In questi anni siamo sempre anda­ti al di sopra dei pronostici. In questa stagione siamo arrivati secondi. La speranza è migliorare, la competitivi­tà della squadra è cresciuta - spiega Secco -. Scudetto e Champions? La Juve punta al massimo per defi­nizione. Ma quello che ha detto Ferra­ra è giusto: niente proclami, gli obiet­tivi li teniamo per noi...».
Anche il giovane direttore sportivo torna sulla discussa decisione della società di esonerare il tecnico di Testaccio a due giornate dalla fine: «La situazione era molto pre­occupante. La Juve non può permet­tersi di stare quasi due mesi senza vin­cere. Fermo restando che l’anno è sta­to positivo e che il secondo posto è soprattutto merito di Ranieri».
Poi si torna subito a parlare di mercato, seguendo la pista più calda: ovvero quella che porta a Gaetano D'Agostino. Alessio Secco ammette di aver in programma per oggi un appuntamento con la dirigenza dell'Udinese: «Confermo l’incontro visto che da Udine lo sbandierano ai quattro venti. Detto questo, D’Agostino ci interessa perché cerchiamo un giocatore di quel tipo. Ma non è l’unica opzione».
L'altra priorità è un difensore di fascia sinistra: «E’ vero, potrem­mo cercare un terzino sinistro. Ma di­pende dal Genoa: se non riscattano Criscito, noi siamo contenti. E poi aspettiamo Molinaro». A proposito di Criscito, secondo indiscrezioni il Genoa potrebbe proporre uno scambio con Palladino. Ipotesi esclusa da Alessio Secco, che poi indica un'altra possibile soluzione che coinvolge il bomber franco-argentino: «Si tratta di operazioni indipendenti. E Palladi­no magari tornerà da noi. Potrebbe es­sere il sostituto di Trezeguet.

La Juve non ha intenzione di cederlo, ma se David volesse essere messo sul mercato per giocare di più prenderemmo in consi­derazione la sua richiesta».
Non solo Trezegol sul piede di partenza. Il dirigente juventino parla del mercato in uscita, senza però sbilanciarsi troppo. Anzi. Sono più le conferme rispetto alle partenze: «Il cambio di modulo potrebbe dan­neggiare Marchionni (ha chiesto di es­sere ceduto, ndr) che ha fatto molto bene. Ma noi non vogliamo venderlo. Tiago? Resterà. E vedrete che fun­zionerà con il 4-3-1-2. Così come Ca­moranesi: non si muove». E Del Piero? Il capitano ha il contratto in scaden­za tra un anno, ma secondo Secco è presto per parlarne: «Beh, prima o poi è un problema che dovremo affrontare. Ma c’è tempo per pensarci. La sua questione sarà tratta­ta con molta attenzione, valuteremo in­sieme con serenità: ora pensiamo al mercato del 2009». C'è spazio anche per una maliziosa domanda. Moggi le dà ancora dei consigli? «Non lo sento da due anni. E ora mi scusi: non intendo più parlarne», replica il ds.
Grandi Colpi, flop e rimpianti fanno parte della carriera di ogni direttore sportivo, anche il più bravo. Di questo parla Alessio Secco al termine dell'intervista: «Il grande Colpo? Diego, anche se il colpo è di tutta la Juve. Il flop? Almiron. Non per la tecnica, ma per la poca personalità. Il mio più grande rimpianto invece è Mascherano - ammette il ds, rivelando un interessante retroscena -. Nel gennaio 2007 lo stavo portando alla Juve in B con un prestito di 18 mesi a 1,5 milioni. L’ho incontrato, c’era l’accordo. Avrebbe guadagnato 500.000 euro fino a giugno, poi di più. Ma la società che lo gestisce (Msi, ndi) ha voluto darlo al Liverpool. Mascherano ha pianto quando ha sa­puto che non sarebbe venuto da noi».