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Magrin su Koopmeiners: "Deve restare, saremo tutti fieri di lui. Il futuro lo si costruisce su Yildiz, Conceição è da tenere. Mangiapoco? C'era chi non credeva in lui..."

15.07.2025 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Magrin su Koopmeiners: "Deve restare, saremo tutti fieri di lui. Il futuro lo si costruisce su Yildiz, Conceição è da tenere. Mangiapoco? C'era chi non credeva in lui..."
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex centrocampista bianconero di metà anni '80, Marino Magrin, per parlare approfonditamente degli ultimi avvicendamenti in casa Juventus e non solo:

Quali sono le tue aspettative sulla nuova Juventus che verrà?

"Sono cambiati i dirigenti, ma il nome Juventus è sempre lo stesso. Mi aspetto, per cui, una grandissima stagione da parte dei bianconeri. Sono contento per la permanenza di Tudor, il suo arrivo è stato importante a livello di mentalità e spero possa continuare a fare bene. Il futuro bisogna costruirlo su Yildiz e altri sei o sette giocatori, per iniziare a vincere di nuovo è necessario avere una buona ossatura".

Yildiz è uno, gli altri sei o sette chi sarebbero?

"Uno è sicuramente Cambiaso che, a quanto leggo, potrebbe rinnovare presto il contratto, chi è in procinto di farlo è Gatti e anche il nostro capitano Locatelli è importante per questa squadra. Poi penso a Bremer, Thuram, il portiere Di Gregorio che ha fatto davvero molto bene".

La tua aspettativa è per una grande stagione, ma la Juventus con il Mondiale per Club potrebbe avere una partenza ad handicap. No?

"Per me no, anche perché il giocatore spinge già per giocare dopo una ventina di giorni di vacanza. Sono sicuro che torneranno ad allenarsi in maniera ottimale e non risentiranno affatto di aver concluso la stagione un po' dopo gli altri".

La Juventus sta lavorando per acquistare a titolo definitivo Conceição, secondo te farebbe bene a fare questo investimento?

"Sì, è importante tenere in rosa dei giocatori forti e che già conoscono l'ambiente. In attacco c'è da risolvere anche la questione legata a Kolo Muani, un altro nome su cui punterei forte. E' arrivato David di cui si parla un gran bene, mentre Vlahovic mi sembra in uscita. Leggo dell'accostamento di giocatori blasonati come Sancho, ma io scommetterei più sui nostri talenti italiani. La Next Gen è un serbatoio importante, a tal proposito è ormai imminente il trasferimento del 2004 Mangiapoco che è molto forte".

Sembri conoscerlo molto bene, o sbaglio?

"Abita ad una manciata di chilometri da casa mia, l'ho visto crescere da vicino negli stage estivi che ha sostenuto con me. E' un ragazzo che si è plasmato nel segno della continuità, ora si è guadagnato la Juventus dopo l'ottima stagione alla Giana Erminio. Ha sicuramente rispettato le mie aspettative e di quelle degli altri addetti ai lavori".

Dunque, a tuo parere, può arrivare a giocarsi il posto in prima squadra?

"Quello starà a lui, perché Stefano dovrà continuare su questa strada. Oggi posso dire che arriverà un portiere molto importante, chi lo ha preso è evidentemente convinto che possa essere all'altezza di un top club come la Juventus. E' sicuramente una bella storia, visto che c'era qualcuno in passato che non pensava potesse arrivare così lontano".

E invece è riuscito a sfondare, queste sono proprio le belle storie del calcio.

"Purtroppo da bambino lo valutavano nella maniera sbagliata, per l'altezza e per il fatto che fosse troppo longilineo, invece col grande lavoro è emerso e ora è migliorato anche dal punto di vista tecnico. Non ho niente da aggiungere, a parte che sono molto contento per lui".

Domanda secca: la Juventus deve vendere Koopmeiners?

"No, deve restare lì e dimostrare il suo reale valore. L'anno scorso è stato un anno un po' così che possono capitare, ma sono convinto che può iniziare a fare la differenza come a Bergamo. Quando giochi in questi top club è normale che ci siano delle polemiche, nessuno ti aspetta come invece era successo con De Keteleare. Saremo tutti fieri di Koopmeiners, vedrete".

Dove lo vedi meglio in campo? Nei due dietro la punta, oppure centrocampista centrale?

"A Bergamo si è affermato come trequartista, ma ricordo delle buonissime prestazioni anche come mezz'ala. E' un giocatore eclettico che può giocare in due o tre zone del campo, quando uno è forte riesce a dimostrarlo dappertutto. Starà a Tudor capire dove può render meglio".

Si ringrazia Marino Magrin per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.