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Cristiano Zanetti: "Grande divario con la Fiorentina ma non sarà match scontato. Juve, meglio a due punte: più equilibrio e meno vulnerabilità. Su Chiellini..."

30.11.2018 11:00 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Cristiano Zanetti: "Grande divario con la Fiorentina ma non sarà match scontato. Juve, meglio a due punte: più equilibrio e meno vulnerabilità. Su Chiellini..."
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il doppio ex della sfida di domani sera del "Franchi", Cristiano Zanetti, per parlare di Fiorentina-Juventus e non solo:

In che condizioni arriverà la Juventus alla sfida di domani sera?

"Fiorentina-Juventus non è mai un match banale, al momento c'è molta differenza di divario tra le due formazioni. Tenendo conto di questo, non credo che sarà una partita dall'esito scontato anche perché in novanta minuti può sempre succedere di tutto".

Hai giocato questa sfida con la maglia viola, sai benissimo quale clima si respira a Firenze per questa partita.

"Sì, per i tifosi della Fiorentina è sicuramente la sfida dell'anno e l'atmosfera che si crea alla vigilia lo fa percepire. A Firenze questo evento è davvero molto sentito".

La Fiorentina sta attraversando un momento di crisi e la Juve non capita proprio nel momento migliore.

"E' vero, non sta ottenendo grandi risultati ma non sta giocando male. Gli episodi non stanno girando a favore, la Fiorentina non sta raccogliendo quanto semina. Per me affronterà la Juventus al momento giusto: se perderà sarà normale, se vincerà sarà una impresa".

La prima volta che hai affrontato la Juventus da calciatore viola, hai giocato con quel sentimento di vendetta sportiva perché la società ti aveva ceduto?

"L'ho affrontata come se fosse un incontro normale, non avevo sentimenti di vendetta verso la Juventus. I bianconeri avevano bisogno di giocatori diversi, la società si stava ricostruendo ed ero in scadenza di contratto. Non c'era interesse a rinnovarmelo, c'erano altri dirigenti e altre situazioni".

Come stai giudicando la Juventus? C'è un Cristiano Ronaldo che si sta ambientando decisamente bene al nostro calcio e le vittorie arrivano continuamente.

"La vedo molto bene, anche se mi piace di più quando gioca a due punte. E' più equilibrata, è superiore all'avversario, è meno vulnerabile. Al contrario di quando si schiera a tre davanti: loro tendono più a sacrificarsi e rientrando di più perdono qualità nel corso del match. Il centrocampo che preferisco è a quattro, c'è più equilibrio. La mia è solo una impressione esterna, ovviamente chi decide e fa il bene della squadra è mister Allegri (sorride ndr)".

L'impressione è che Dybala soffra a giocare in un attacco a tre e renda di più quando gioca solo con Ronaldo o Mandzukic.

"Non è una questione di sofferenza, è che giocando così devi correre decisamente di più. E quando fai ciò, è inevitabile che perdi lucidità sotto porta. Tra i tre attaccanti, Dybala è quello che ha più bisogno di giocare vicino alla porta. Mandzukic e Ronaldo possono giocare anche qualche metro più indietro, le loro caratteristiche gli permettono di poter far bene ugualmente".

La Juventus vista contro il Valencia ti è piaciuta?

"Mi è piaciuta ma non ho avuto l'impressione della corazzata. Sembra quasi che prenda il gol, poi non lo prende perché ha grandi giocatori come Bonucci e Chiellini che risolvono la situazione, oppure c'è Szczesny che compie la grande parata. Nelle prime partite si avvertiva la sensazione che gli avversari non arrivassero nemmeno a tirare in porta, ora invece qualche pericolo viene a crearsi. E' una squadra incredibile in ogni reparto, ma in Champions quello schieramento tattico potrebbe creare qualche difficoltà".

Però questo problema nasce anche dal fatto che la Juventus non riesca a chiudere le partite. E in campo c'è anche l'avversario, che prima o poi riesce ad effettuare un tiro in porta.

"Non è che non riesce a chiuder le partite, a questi attaccanti manca spesso la lucidità per concludere al meglio sotto porta. La Juventus ha giocatori che fanno del dribbling e della giocata la loro arma migliore, in questa situazione la velocità d'esecuzione viene un po' a mancare".

Una impressione sul tuo ex compagno di squadra Giorgio Chiellini: migliora sempre di più con il passare degli anni. Condividi questa analisi?

"Sicuramente l'esperienza che ha sul campo aiuta, specialmente in fase difensiva. A differenza dell'attaccante, il difensore migliora con il passare dell'età ed è in grado di leggere perfettamente tutte le situazioni di gioco. Giorgio è migliorato tantissimo rispetto a quando giocava con me, lo ha aiutato la sua intelligenza e l'allenarsi con compagni molto importanti".

Che cosa manca a questa squadra per la perfezione?

"Il rientro degli infortunati è di vitale importanza. E' una squadra che già ha tutto e non le manca nulla per raggiungere la perfezione, l'importante è che mantenga l'equilibrio. Deve restare compatta in tutti i reparti. Ha talmente tanti campioni che tanto, prima o poi, il gol lo trova".

Un giocatore alla Pogba, tanto per restare in tema, non migliorerebbe questa squadra?

"Non ne vedo la necessità, il centrocampo è già al top. E' un giocatore importante che migliorerebbe la qualità, ma la Juve ha giocatori ugualmente importanti: Bentancur sta migliorando di partita in partita, Emre Can mi ha impressionato all'inizio, ci sono Pjanic, Khedira e Matuidi che non sto qui a descrivere. Con il rientro dei due tedeschi, è davvero un'altra squadra. Non ci sono grosse lacune, dipendesse da me non cambierei nulla a gennaio e lascerei il gruppo così come è. Al contrario dell'estate, qualcuno da affiancare a Ronaldo lo prenderei ma bisognerà vedere come andrà la stagione. Soprattutto la Champions che è sempre un terno al lotto, ci vuole un pizzico di fortuna".

Si ringrazia Cristiano Zanetti per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.