ESCLUSIVA TJ - Fabio Pecchia: "Il primato della Juve è meritato e può durare. Marchisio orgoglio del calcio italiano, solo i bianconeri puntano sui calciatori italiani"

31.10.2011 22:30 di  Nicolò Schira   vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Fabio Pecchia: "Il primato della Juve è meritato e può durare. Marchisio orgoglio del calcio italiano, solo i bianconeri puntano sui calciatori italiani"
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© foto di Federico De Luca

Può vantare il singolare primato di essere uno dei primi calciatori laureati, essendosi laureato in giurisprudenza. Nonostante gli studi in Legge è riuscito a centrare importanti traguardi da calciatore, vestendo fra le altre le maglie di Napoli e Juventus. Parliamo di Fabio Pecchia, che in carriera ha giocato insieme ad Antonio Conte, col quale vinse anche lo Scudetto 1997/98. TuttoJuve.com ha intervistato l'ex allenatore del Gubbio, per capire le potenzialità della Vecchia Signora e le insidie che i bianconeri potranno trovare domenica sera nel posticipo del San Paolo contro il Napoli.

Si aspetta un impatto così brillante di Conte sulla panchina della Juve?

"Forse un impatto vincente così veloce no, ma Antonio è riuscito ad imporsi subito e insieme alle scelte operate dalla società sul mercato è in testa alla classifica".

Un primato meritato quello bianconero?

"Sicuramente. Le squadre si costruiscono nel tempo e le basi già gettate dalla società con i colpi Pirlo e Vucinic fanno pensare che la Juve possa tornare presto a vincere. La Juve può durare sino a fine stagione al vertice; infatti i bianconeri senza le coppe hanno più energie e serenità per preparare le gare".

Da ex compagno di Antonio Conte, si aspettava una carriera così brillante da allenatore?

"Quando si gioca, è difficile pensare al dopo carriera. Infatti si è concentrati solo sul presente. Sicuramente Antonio è sempre stato un ragazzo molto determinato e con idee ben precise. Queste idee di calcio le sta mettendo in pratica da allenatore sempre perseguendo un idea di calcio brillante".

Quali sono le rivali per lo Scudetto da temere?

"Il Milan che come struttura ha ancora qualcosa in più. Poi non sottovaluterei la Roma, che mi sembra ben attrezzata anche se ha perso qualche punto sinora".

Concorda con chi afferma che il punto di forza di questa Juve sia il centrocampo?

"Mi piace moltissimo il centrocampo bianconero. Pirlo ha innalzato la qualità del gioco e al suo fianco tutti gli altri centrocampisti si esaltano. Il vero campione in più però è Marchisio. Vorrei sottolineare la crescita di questo giocatore, perchè oltre che per la Juve rappresenta un vanto ed un orgoglio per tutto il calcio italiano. In un calcio dove si punta sempre sugli stranieri la Juve rappresenta un'eccezione, dato che la gran parte dei titolari sono italiani".

Domenica la Juve sfiderà il Napoli: che gara si aspetta?

"Il Napoli ogni anno cambia la propria fisionomia. Gli azzurri si sono rinforzati molto, tuttavia parecchio dipenderà dall'esito della sfida di Champions League con il Bayern. Un risultato positivo caricherà al massimo la squadra di Mazzarri, viceversa una sconfitta metterebbe pressione sulla squadra".

Che ricordi ha degli anni in azzurro e bianconero?

"Del Napoli ricordo tutto. Cinque anni non si dimenticano facilmente. Sono state stagione stupende, dove ci siamo tolti parecchie soddisfazioni. Invece alla Juve ho imparato la mentalità vincente e il modo di preparare e di affrontare le grandi partite. La Juventus di Lippi aveva una voglia incredibile di vincere, non era mai sazia. Ecco se oggi Conte riesce a trasmettere quella voglia di vincere alla sua squadra, allora rivedremo definitivamente i bianconeri ai livelli che gli competono".