Areniello: "Giuntoli più vicino alla permanenza che all'addio"

A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Armando Areniello, giornalista esperto di calciomercato. Di seguito, un estratto dell'intervista.
Da giornalista obiettivo, ritiene che il fatto che l'Inter sia approdata in finale di Champions dia ancora più spessore al cammino fatto dal Napoli in campionato, oppure pensa che l'Inter abbia un po' abbandonato il campionato per concentrarsi sulla Champions?
"Credo che, innanzitutto, per noi che facciamo questo mestiere, sia fondamentale riuscire a distinguere la passione dal lavoro. Per quanto riguarda il Napoli, è chiaro che si tratta di un grandissimo risultato. Non lo definirei un'impresa, perché le imprese sono altre, ma sicuramente è un grande traguardo. Lottare per lo scudetto e restare in corsa fino a questo punto con tre punti di vantaggio a poche giornate dal termine, con una rosa che, almeno sulla carta, non sarebbe nemmeno da prime posizioni, è qualcosa di importante. Giocatori come Mazzocchi, che un anno e mezzo fa era alla Salernitana, o lo stesso Di Lorenzo, spesso criticato dagli stessi tifosi del Napoli, hanno contribuito a questo percorso. Se l'Inter fosse stata eliminata agli ottavi di Champions, probabilmente la classifica oggi sarebbe diversa. Ma questo non toglie nulla al merito del Napoli e soprattutto di Antonio Conte, che ha fatto un vero capolavoro."
Quindi, secondo lei, il Napoli è stato anche un po' favorito dal fatto di non aver giocato molte competizioni, ma ciò non toglie nulla alla qualità della sua stagione, soprattutto considerando che ha superato anche l'Inter finalista di Champions.
"Assolutamente sì. Spesso si guarda solo all'Inter, ma ricordiamoci che la Juventus ha investito 200 milioni di euro, eppure il Napoli è davanti. E la Juve, tra l'altro, è uscita ai preliminari. Quindi non è solo questione di Inter e Champions. Juve e Milan dovevano essere lì a giocarsi lo scudetto, e non ci sono, nonostante i tanti investimenti. Il merito è tutto di Conte: la differenza vera la fa l'allenatore."
Ha parlato della Juventus e del mercato che, sotto molti punti di vista, è stato un fallimento. Quindi secondo lei non c'è più traccia del tocco magico che Cristiano Giuntoli aveva mostrato a Napoli. È in discussione per la prossima stagione?
"Sì, assolutamente. Possiamo dire che Giuntoli è il principale colpevole della stagione della Juventus, anche perché Allegri oggi non c'è più, e Giuntoli stesso ha ammesso di aver sbagliato, sostituendolo con Motta (e poi Tudor, ndr). Ricordiamoci che ha voluto lo scontro con Allegri. Detto ciò, secondo me, Giuntoli resta comunque più vicino alla permanenza che all'addio. Se la Juve andrà in Champions, può succedere di tutto, ma un cambiamento nella dirigenza resta un'opzione concreta."
Sul Napoli: nelle ultime ore è circolata la voce di un possibile colpo clamoroso, Kevin de Bruyne. Sappiamo che Manna negli ultimi mesi è stato visto più volte a Londra, ma ora si parla di un interesse concreto del Napoli per il centrocampista belga. Secondo lei è una suggestione o una pista reale?
"Ho fatto delle verifiche proprio ieri sera tardi e posso dire che la trattativa è concreta. Il Napoli sta facendo un tentativo vero. La moglie di de Bruyne è stata a Napoli in questi giorni, in un noto albergo del Golfo, proprio per visitare la città e valutare se ci siano le condizioni per un trasferimento. Il problema principale riguarda la famiglia, perché de Bruyne ha avuto tre figli a Manchester e non è facile lasciare l'Inghilterra. Si parla anche di Liverpool e di un ritorno in Belgio, ma il Napoli è pronto a offrire un contratto da 7 milioni più bonus, biennale con opzione per un terzo anno. Nonostante non sia più giovanissimo, la sua qualità è indiscutibile."
Avere de Bruyne per un paio d'anni comporterà un sacrificio a livello di rosa? Il Napoli dirà addio a qualche calciatore con un ingaggio pesante?
"Da ciò che so, tra i titolari, l'unico ad oggi che potrebbe partire è Anguissa. Non ha un ingaggio elevatissimo, ma è l'unico che potrebbe realmente partire. Lukaku, invece, resterà: anzi, potrebbe essere un fattore per convincere de Bruyne, visto che sono amici e connazionali. Il Napoli alzerà il monte ingaggi per affrontare al meglio la Champions. E non dimentichiamoci che la Champions aiuta anche a livello di bilancio: l'Inter ha chiuso in attivo proprio grazie al cammino europeo degli ultimi anni."
Quindi, mi sta dicendo che la posizione di Lobotka oggi è salda, ma potrebbe cambiare in caso di offerta importante?
"Sì, credo che il Napoli prenderebbe in considerazione offerte tra i 40 e i 50 milioni di euro. In quel caso, il sostituto designato sarebbe Samuele Ricci."
Lei segue da anni la pista che porta Jonathan David all'Inter. Ieri si è parlato anche di un ritorno di fiamma da parte del Napoli. Cosa può dirci?
"L'Inter si è mossa in anticipo e ha garantito al giocatore un contratto vicino ai 6 milioni. Il Napoli ha fatto un sondaggio, ma l'Inter è avanti. Bisogna capire se il Napoli è disposto a offrire la stessa cifra: non perché non possa permetterselo, ma perché ha già Osimhen. Il Napoli ragiona sul fatto di avere già un centravanti, e Jonathan David sarebbe un'alternativa. Però ti dico che il Napoli sta valutando anche Moise Kean. Lì non serve trattativa: c'è una clausola di poco più di 50 milioni. Potrebbe essere finanziata proprio dalla cessione di Osimhen, che ha una clausola da 75. È un incastro che può funzionare."