Nesti: "Cos'è lo spettacolo nel calcio. Juve e Milan, tanti solisti ma non una squadra"

Nel suo editoriale per Tuttomercatoweb, Carlo Nesti si occupa del termine spettacolo nel mondo del calcio, considerando anche la sfida tra Inter e Barcellona vinta dai nerazzurri a San Siro. "Esiste un tema, dibattuto, ormai, da generazioni di sportivi, e attualizzato dalla sfida fra Inter e Barcellona – si legge –. Per me, il termine spettacolo, nel calcio, ha due significati. In senso collettivo significa efficacia, e cioè giocare in modo tale da costruire il maggior numero di palle-gol, finalizzandole, e in modo tale da subire il minor numero di palle-gol, con conseguenti segnature. Questo è ciò, che conta: l'equilibrio. L'efficacia, di cui sto parlando, la puoi raggiungere o con il gioco offensivo (Barcellona), cioè occupare la metacampo avversaria, con il rischio di scoprirsi, o con il gioco difensivo (Inter), cioè presidiare la propria metacampo, e agire con le ripartenze (contropiede).
Non c'è una strada migliore dell'altra. Se esiste una parità, fra queste due forze, il temperamento e il fisico fanno la differenza (i gol, decisivi, di Acerbi e Frattesi). In senso individuale, invece, spettacolo significa, soprattutto, estetica, e cioè le grandi giocate dei singol che ti restano nella memoria (Yamal). Però, con tanti solisti, non potrai mai formare una squadra – ha aggiunto il giornalista – vedi il Real dei Galacticos, il Psg delle stelle, e aggiungo anche la Juventus e il Milan di questa stagione. Chi ha orecchie per intendere, intenda".