IL SANTO DELLA DOMENICA - Juve, ad Empoli batti un colpo. La delusione dei tifosi di fronte ai soliti silenzi!

03.09.2023 00:01 di  Alessandro Santarelli   vedi letture
IL SANTO DELLA DOMENICA -  Juve, ad Empoli batti un colpo. La delusione dei tifosi di fronte ai soliti silenzi!
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E’ bastato un episodio per scatenare il finimondo. Si chiude una settimana vissuta al limite della follia, con attacchi mediatici partiti dal sig Fenucci e chiusi dallo zar dell’Uefa Ceferin, e nel mezzo i vari fenomeni dell’informazione social e non solo, che hanno sbattuto il “mostro” in prima pagina. Il tutto nel classico e ormai consueto, purtoppo, silenzio della Juventus che ha accettato senza colpo ferire ogni accusa, ogni illazione, ogni bieco e miserabile attacco. Il sentimento popolare è tornato a colpire, con veemenza e violenza verbale, e la sensazione è che la lezione subita appena qualche mese fa non sia servita a nulla, anzi. E il popolo bianconero non ci sta. La ferita della vicenda plusvalenze è ancora aperta, la mancata difesa in quella e in questa occasione ha scatenato reazioni plausibili, comprensibili e attese. Ma possibile che un Fenucci qualsiasi possa venire in casa nostra a darci dei “ ladri” ? Possibile che si debbano prendere lezioni da Ceferin che con il sorriso sulle labbra rivendica la punizione esemplare data alla Juve? No, servirebbe una reazione, certo con la classe che contraddistingue la Juve dagli altri club, ma la politica del porgere l’altra guancia non paga più  (ammesso che abbia mai pagato)

In mezzo a tutto questo, il pareggio con il Bologna ha ampliato la delusione. Dal primo tempo imbarazzante alla reazione della ripresa, sono però riemersi vecchi fantasmi che non se ne sono di fatto mai andati. La chiusura del mercato ha sancito, se ce ne fosse stato ancora bisogno, la nuova politica scelta dalla proprietà: squadra che deve diventare sostenibile, con giovani di prospettiva e valorizzazione degli elementi più importanti della rosa. Chiaro che in questo periodo particolare tutto ciò non alimenta particolare entusiasmo, e basta un pareggio in casa per ripartite con malumori, mal di pancia e contestazioni, frutto anche di un popolo juventino dilaniato, diviso, amareggiato e deluso. Tuttavia, la squadra, seppur incompleta, non può nascondersi. I big sono rimasti, da Chiesa a Vlahovic, da Bremer a Rabiot, e lottare per un posto al solo è obbligatorio. Allegri parla di quarto posto, i tifosi, giustamente, pretendono di più considerando anche l’unica partita a settimana. Empoli diventa subito una tappa da non sbagliare, per restare agganciati ad un carro che si può già immaginare abbastanza affollato.

Adesso, immaginate soltanto un attimo se invece di Napoli Lazio, ieri si fosse giocato Juventus Lazio, con due gol,annullati alla Lazio in maniera molto ma molto discutibile. La verità è che siamo di fronte ad una classe arbitrale in grande difficoltà, e ad una gestione del Var totalmente inaffidabile. Solo che quando succede alla Juventus si parla di malafede, si fanno ascoltare i colloqui del var ( chissà cosa pensavano di sentire i soliti ossessionati) mentre per tutti gli altri sono errori di campo. Per carità, la cosa peggiore è passare da vittime, cosa che personalmente odio, ma qui il rischio è di legittimare ogni situazione. Non lo merita la storia della Vecchia Signora, non lo meritano i tifosi. Chissà cosa direbbe il nostro amato Avvocato. Avrebbe messo tutti  a sedere con la sua solita eleganza e non avrebbe mai permesso di infangare la nostra Juve.