A MENTE FREDDA - Juve tra limiti oggettivi, autolesionismo e arbitri

11.05.2025 11:00 di  Quintiliano Giampietro   vedi letture
A MENTE FREDDA - Juve tra limiti oggettivi, autolesionismo e arbitri
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La Juve ormai ondeggia tra sufficienza e mediocrità, se poi ci si mette anche la squadra arbitrale, il rischio di fallire l'obiettivo Champions League è concreto. Questa volta Tudor inverte la strategia, con un primo tempo privo di lampi, di attesa, ai limiti dell'innocuo. All'inizio della ripresa il vantaggio con Kolo Muani, ma dopo solo sei minuti l'inferiorità numerica di fatto cambia l'inerzia del match. Qualcuno parla di ingenuità, altri si chiedono perché le immagini non siano chiare. O meglio, l'azione si rivede tramite il satellite, quindi distante. Vergognosa la sceneggiata di Castellanos, come se avesse ricevuto un pugno. Alla fine condotta violenta, quindi due giornate, campionato finito per il francese. Eppure la Juve aveva sostanzialmente resistito agli attacchi degli avversari. Fino al sesto dei sette minuti di recupero concessi, quando Vecino segna dopo un colpo di testa di Castellanos. L'ennesima rete scaturita da palla da fermo, o comunque da un cross. Tutto nella norma, anzi no. Riguardando l'azione, c'era un fallo su Gatti. Netto perché gli ha impedito di colpire di testa. Ma l'andazzo legato alla direzione di Massa si era visto già nel primo tempo. Thuram ammonito al primo fallo. Niente cartellino invece per Guendouzi, dopo un intervento netto da dietro, proprio sul connazionale. 

Fin qui gli episodi legati alle decisioni di arbitro e Var. Poi inevitabile la analizzare la Juve come squadra, senza dimenticare le tante assenze. Ormai sono 24 i punti persi da situazioni di vantaggi e purtroppo sotto questo aspetto Tudor è rimasto sulla scia della precedente gestione. All'Olimpico, peraltro, c'è stato il primo gol nella ripresa della sua squadra. Al momento nessuna vittoria esterna. Del resto Igor non ha la bacchetta magica ed è difficile invertire drasticamente una situazione di fragilità mentale, ereditata dal suo predecessore. Fermo restando i deficit tecnicci di alcuni giocatori. Mancano due giornate al termine del campionato, prossime avversarie Udinese e Venezia. Prima però c'è Atalanta-Roma, inspiegabilmente programmata di lunedì e non in contemporanea con Lazio-Juve. La sfida di Bergamo dirà molto sulla qualifoicazione alla prossima Champions League. In particolare stabilirà se i bianconeri dovranno dipendere dagli altri o se avranno il destino nelle proprie mani.