Il flop di Leandro Paredes alla Juventus sia da lezione per il futuro: il club scelga due strade. Trovi altri Angel Di Maria o punti di più sui Nicolò Rovella

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21.02.2023 00:01 di  Marco Conterio  Twitter:    vedi letture
Il flop di Leandro Paredes alla Juventus sia da lezione per il futuro: il club scelga due strade. Trovi altri Angel Di Maria o punti di più sui Nicolò Rovella
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Uno degli acquisti che, per rendimento ed efficacia, sta faticando di più in questa stagione è senza dubbio Leandro Paredes. E per l'hype che ne aveva accompagnato l'arrivo a Torino, per tutta la volontà con cui la dirigenza bianconera l'ha regalato a Massimiliano Allegri che lo aveva richiesto con forza, lo stupore e la delusione sono ancora maggiori. L'argentino sta deludendo, ogni volta di più. Perché nel percorso gli inciampi iniziali sono normali, così come la mancanza d'adattamento a un allenatore, a un ambiente, a una città, a mille cose e altrettanti fattori. Ma dopo così tanti mesi, un Mondiale da protagonista, l'energia che il Qatar gli aveva regalato, vederlo così è un peccato. Perché pur di prenderlo, la Juventus ha rinunciato ad altri obiettivi e ha preferito far andare in prestito Nicolò Rovella anziché crescerlo in casa, magari dandogli anche spazio.

"Troppo acerbi, troppo presto"
Eccolo, il classico mantra, la solita frase fatta. Per i giovani è troppo presto, serve tempo, serve pazienza. Serve vedere, però, che altrove sono dei leader alla stessa età. Bukayo Saka trascina l'Arsenal in vetta alla Premier alla stessa età di Nicolò Rovella, e lasciamo stare pure altre decine di esempi, della stessa età del centrocampista della Juventus. Che i bianconeri hanno però mandato in prestito al Monza perché 'è troppo presto, è troppo acerbo'. E lo stesso con Nicolò Fagioli, mentre Fabio Miretti ha giocato per necessità e ora che son tornati i 'vecchi' (pur al netto dell'infortunio) guarda da spettatore, come avrebbe fatto altrettanto se fosse stato in forma. Da noi la mentalità resta questa: i giovani per necessità, mica per virtù. Le ultime formazioni di Massimiliano Allegri lo dimostrano, in fondo.


Paredes sia da esempio
Il futuro del mercato della Juventus, ora più che mai, deve essere a due vie. O campioni affermati come Angel Di Maria, magari senza che Torino sia una tappa per preparare al Mondiale meglio ancora, o giovani da crescere, valorizzare, rivendere. Per fare delle benedette plusvalenze senza che nessuno possa neanche alzar la testa per vivisezionarle. Le plusvalenze sono la linfa di ogni azienda, e dunque anche del calcio. Valorizzare il proprio bene, crescerlo, guadagnarci. Fare trading. Magari vincere pure, che male non fa. Ma vista la situazione, per quello ci sarà tempo per ricostruire e ripensarci. Adesso la Juventus non sbagli più. Leandro Paredes e la sua avventura flop siano una lezione. Meglio un Rovella oggi. E domani.