DA ZERO A DIECI - ZERO ALLA GESTIONE, DIECI A QUELL’ESSERE UNICI AL MINUTO 94
La Juventus vince all’ultimo respiro, ancora per due ad uno, ancora una volta con i “soliti errori”. Ritrova il primo posto ma che fatica! Sicuramente Maurizio Sarri deve pensare a qualche cura per un mal di gol che è evidente, non come numero di occasioni ma come qualità di finalizzazione.
ZERO - alla gestione del vantaggio. Come a Lecce la Juventus si fa trovare impreparata dopo il gol. La rete del Genoa e’ molto simile per dinamica al gol subito contro il Verona.
UNO - come il primo posto riconquistato. Lo ammettiamo, rosichiamo a vedere l’Inter davanti per questo i bianconeri considerato l’andamento dei nerazzurri, non possono sbagliare nulla. Ad oggi solo una differenza di un pari.
DUE - come le reti segnate, finalmente arriva il gol da corner, ma che fatica nel segnare due reti!
TRE - come gli assenti di ieri, Chiellini, Higuain e Pjanic, la Juventus ha sofferto un po’ ma aveva anche assenze pesanti, toglieteli agli altri e poi vediamo.
QUATTRO - a Cassata e Rabiot, due espulsioni evitabili, entrambi sbagliano, chi difende Cassata forse dovrebbe contare il numero di fallo del centrocampista ma soprattutto la dinamica dell’azione, doppio giallo eccessivo? Il metro dell’arbitro e’ stato uniforme per tutta la gara.
CINQUE - a Khedira, non ci ha convinto, non si inserisce, appare stanco e lento, e’ il momento di dargli una pausa, nel derby forse meglio Emre Can.
SEI - agli esterni, Cuadrado meglio di Alex Sandro, ma il passaggio per gli attaccanti non è mai quello giusto.
SETTE - al Genoa, Thiago Motta lo plasma in maniera perfetta, Schoene strepitoso in regia, una formazione che non ha sofferto ad eccezione del finale e che ha fatto una bellissima figura.
OTTO - Cristiano Ronaldo, in realtà la sua prestazione e’ da sei, non segna e sbaglia molto, ma come si conquista il rigore e come lo segna e’ da dieci.
NOVE - a Dybala, il migliore dei suoi, ancora una volta. La Joya sta incantando ma deve assolutamente imparare a segnare dopo aver saltato quattro uomini, quello il limite tra lui e quelli che aspirano al pallone d’oro. In ogni caso il migliore in assoluto.
DIECI - alla voglia di vincere, dopo il gol annullato giustamente per fuorigioco al minuto novantadue, nove squadre su dieci avrebbero alzato bandiera bianca, la Juventus no. Fino alla fine si dice. In effetti è stato così, ma questa perseveranza non deve essere diabolica, Lecce insegni.