LA LANTERNA VERDE - Ne faccio uno più dell’avversario… Può funzionare?

Ne faccio uno più dell’avversario… Può funzionare?
Tanti anni fa andava di moda Zemanlandia… Un modello di calcio spettacolare in cui tutto era finalizzato a segnare più gol possibili. La fase difensiva non era curatissima ma, l’attacco, era spaziale. Ideato da Zeman, è stato un sistema di gioco che ha divertito moltissimo. Dove sta il problema? Beh, come dice un vecchio (e attualissimo) detto NFL: “L’attacco vende i biglietti ma la difesa vince i campionati”. Ecco, il problema sta tutto qui… Sebbene il calcio sia profondamente cambiato e il nuovo format della Champions League premi chi mette la palla in rete più volte, bisogna saper difendere. Trovare l’equilibrio è vitale per vincere. Attenzione, avere un attacco atomico è un bell’asset. Purtroppo, non basta…
Tudor lo sa benissimo. In queste due ultime uscite, con Inter e Borussia Dortmund, ha visto, da ex difensore, errori importanti nella fase difensiva, per fortuna mascherati dal talento offensivo. Andare avanti con questa “strategia” significherebbe autodistruggersi.
A partire dalla prossima sfida di campionato con l’Hellas Verona (trasferta sempre complicata), è necessario riportare equilibrio nella squadra, cercando di non limitare l’estro dei vari attaccanti. Facile a dirsi, difficile a farsi. Per supportare qualsiasi tridente, servono centrocampisti e attaccanti con tanta gamba, capaci di fare entrambe le fasi. Avete visto il volto di Kenan al termine della partita con il Borussia Dortmund? Era stanchissimo (lo ha pure ammesso). Se si torna a dare una mano, in maniera continuativa, è complicato essere lucidi quando c’è da fare la differenza in area avversaria. Cambiare modulo e inserire un centrocampista in più? Potrebbe anche essere una soluzione ma, onestamente, sfilacciare il tridente è una scelta da non prendere a cuor leggero. Quando hai gente come Yildiz, David, Openda, Vlahovic e Zhegrova, è ovvio che ne vorresti sempre tre in campo.
Insomma, Tudor è chiamato a prendere decisioni difficili. Se da un lato può sorridere per ciò che la squadra fa in attacco, ha il problema di accontentare Bremer, imbufalito per i troppi gol presi. Dovesse trovare la quadra, è chiaro che la Juventus diventerebbe una squadra pericolosissima per tutti.
In realtà, ci sarebbe anche un’altra questione: Koopmeiners. Lodevole il tentativo dello stesso Tudor di farlo giocare con continuità per provare a sbloccarlo ma l’olandese sembra davvero bloccato mentalmente. Non rischia quasi mai la giocata, si limita a noiosi e inutili passaggi laterali o all’indietro e, quando ha la palla buona, come contro il Borussia Dortmund, la spara alle stelle. Dov’è finito il bel centrocampista visto con la casacca dell’Atalanta? Nessuno ha una risposta ma, alla lunga, Koopmeiners potrebbe diventare un vero problema, forse lo è già…