La Sicilia bianconera passa da Capo d'Orlando

Nello splendido comune della fascia tirrenica cresce un nuovo Juventus Club DOC, non a caso intitolato ad Alex Del Piero
28.03.2013 14:30 di  Francesco Carini  Twitter:    vedi letture
La Sicilia bianconera passa da Capo d'Orlando

Se a Catania hanno nuovamente avuto da ridire sugli arbitraggi legati ai match contro la Juventus, senza però puntare il dito su quelli riguardanti le partite contro Milan e Inter (clamoroso il penalty non fischiato contro i nerazzurri nella partita di andata della presenta stagione, senza dimenticare l’autogol fantasma di Terlizzi assegnato a San Siro il 13 settembre 2008, quando sedeva in panchina José Mourinho), dalla Sicilia, i supporters di Madama continuano a crescere e a tifare con il consueto calore che solo quest’isola riesce a dare. In particolare a Capo d’Orlando (Me), splendida località della costa tirrenica famosa fra gli appassionati di basket per l’Upea, è nato da qualche mese lo Juventus Club Doc “Alessandro Del Piero”. Proprio per conoscere meglio la realtà, abbiamo intervistato il presidente Carmelo Galipò.

 

Salve Carmelo, com'è nata l'idea di costituire il club?

Lo Juventus Club Doc di Capo d'Orlando nasce dall'idea di un gruppo di amici di riavere in paese un club bianconero. Fino a qualche tempo fa, ne esisteva uno intitolato a Roberto Bettega, ma da qualche tempo non era più attivo. Per questo, dopo avere conosciuto la nuova formula dei Club Doc, ne abbiamo costituito uno nuovo di zecca.


Da quanti membri è composto e com'è strutturato il club? Qual'é l’età media dei soci?

I soci del nuovo sodalizio sono 93, con un'etá media di circa 30-35 anni, passando dal veterano sessantenne  al ragazzo sedicenne. A reggere il club c'è un consiglio Direttivo da me presieduto e composto da: il vicepresidente Matteo Glorioso, (proprietario della sede che ospita il club), il tesoriere Simone Fazio, il segretario Massimo Carrello e una decina di consiglieri (Davide Neri, Calogero Paparone, Gaetano Sciuva, Salvatore Arto, Maurizio Galipò, Franco Fazio, Francesco de Rosa, Enzo Brignone, Marco Ipsaro Passione e Luciano Fera).


Dove vi riunite e quali iniziative  avete organizzato?

La sede è appunto il ristorante “Da Matteo”, sito in località San Gregorio, uno dei posti più belli di Capo d'Orlando, dove ci riuniamo per guardare le partite insieme. Inoltre abbiamo organizzato delle trasferte, come quelle a Torino (in occasione del ritorno degli ottavi di finale di Champions giocati contro il Celtic) e a Catania, quando, lo scorso 28 ottobre, alcuni supporters etnei sono saliti di forza sul nostro pullman in cerca di “materiale da tifo” da bruciare… Nonostante questo segno di inciviltà, per fortuna è andato tutto bene!


Quali sono i pronostici per il proseguo della stagione e cosa farete se si arrivasse nella vera fase finale della Champions?

Pronostici? Quest'anno vinceremo Champions e campionato! Comunque preferisco non aggiungere altro, perché non vorrei fare paragoni con squadre che sono cadute in bassa fortuna…


Come mai l’intitolazione del club ad Alex Del Piero?

Del Piero è senza dubbio il più grande campione (come giocatore e come uomo) che la Juventus abbia avuto negli ultimi decenni. Resterà per tutti "il capitano" e, come molti tifosi, non abbiamo digerito la decisione da parte del presidente Agnelli di non riconfermarlo. L'aver legato il suo nome al club è una sorta di rivincita, che ci siamo presi nei confronti di una scelta societaria secondo noi errata.

Di sicuro la Vecchia Signora in questa stagione ha vinto ancora solo la Supercoppa Italiana, ma, considerando l’affetto e l’entusiasmo sparso in tutto il paese, confidiamo che il suo palmares possa essere arricchito ulteriormente prima di giugno: tutto questo per la storia e per i milioni di supporters che ogni giorno soffrono e si esaltano per i colori bianconeri... Da Bolzano a Capo d’Orlando.