esclusiva tj

Carnicci (JOFC Roma Terza Stella): "Per noi Roma è bianconera, essere gobbi è una cosa seria. Man of the match? Spero in Thuram"

09.05.2025 17:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Carnicci (JOFC Roma Terza Stella): "Per noi Roma è bianconera, essere gobbi è una cosa seria. Man of the match? Spero in Thuram"
© foto di Claudio Carnicci

Vincere. Forse vi sarete un po' stufati, ma ormai il ritornello è lo stesso da settimane. Si perché la fine del campionato si avvicina e la Juventus sta esaurendo tutti i bonus a sua disposizione. La sfida con la Lazio equivale al ritorno di un confronto ad eliminazione diretta, sarebbe infatti più difficile che mai rialzarsi dopo una sconfitta a due dal termine. La redazione di TuttoJuve.com ha contattato, in esclusiva, uno dei presidenti dello Juventus Official Fan Club Roma Terza Stella, Claudio Carnicci, per avere la sua opinione in merito e non solo:

Come nasce lo Juventus Club Roma Terza Stella e da quanti anni ormai sono al fianco della famiglia bianconera? 

"Lo Juventus Club Roma Terza Stella nasce nel luglio del 2012, da componenti del vecchio Juventus Club Roma “Francesco Ghinelli” che si era dissolto negli anni precedenti. Roma aveva bisogno di un Club tosto e spavaldo. Qualche anno dopo si fonde con lo Juventus Club Roma “Number 10” capitanato da Tullio Cusina. Da subito c'è vigore e forza, e si decide che a presiederlo siano 3 Presidenti: Claudio Carnicci, Tullio Cusina e Antonella Perretti (il “vero” Presidente!)". Il nostro è veramente un Club speciale in cui ognuno può esprimere la propria opinione tramite una chat apposita, ma soprattutto durante le assemblee che facciamo a livello collegiale. Da noi tutti sono uguali e ognuno vale un voto, dal Presidente all'ultimo arrivato".

Una storia interessante da leggere e ascoltare. 

"La nostra storia dice che siamo andati ovunque in questi anni, sia in Italia che all'estero, portando orgogliosamente e fieramente i nostri stendardi JCR e il Colosseo: non soltanto per la prima squadra, ma anche per le Woman e la Primavera. Per noi Roma è bianconera" 

Se la Juventus dovesse arrivare alla quarta stella, come presto si augurano tutti, cambierete denominazione? 

"Innanzitutto vorrei specificare che per noi le stelle sono già quattro: le tre d'oro per gli oltre 30 scudetti vinti e una d'argento che rappresenterebbero le dieci Coppe Italia vinte. Perché questa scelta? Beh, qualche anno fa i romanisti dissero che se vincevano la “decima” Coppa Italia avrebbero messo la Stella d'Argento. A noi è sembrata un'ottima proposta e abbiamo provveduto a inserirla immediatamente nel nostro “merchandising” del Club. Credo comunque, che il nome rimarrà invariato. Se dovessimo cambiarlo lo faremo collegialmente, puntando su nomi diversi". 

Un accenno al merchandising del Club? 

"Stendardi, striscioni, bandieroni, felpe e tutto il materiale portano da sempre la dicitura JCR e USQUE AD FINEM, per evitare appunto di soffermarci solo sulle tre, meravigliose, stelle".

Roma, che è sempre una trasferta delicata per la Signora, sarà ancor più decisiva ai fini della classifica. In che modo farete sentire la vostra vicinanza ai calciatori? 

"La vicinanza e l'affetto lo abbiamo portato ovunque, non soltanto quest'anno o sempre e solo a Roma, ma sempre, ad ogni trasferta, con qualsiasi clima, sia in Italia che in Europa e oltre. Siamo un Club innamorato di questa maglia e di questi colori. Come da prassi, alcuni di noi andranno presso l'albergo ad accoglierli e a sostenerli per la partita che dovranno affrontare. Poi allo stadio con tutta la voce che abbiamo, li sosterremo fino alla fine". 

La città di Roma è più agitata quando la Juve affronta la Lazio o invece gioca con i giallorossi? 

"Qui la stragrande maggioranza dei tifosi juventini ha una “'rivalità' storica con i romanisti e meno con i laziali. Questo è dovuto ad un "imprinting" calcistico facilmente riconoscibile: il romanista tende ad una monotona spavalderia eccessiva, ad una provocazione continua, il laziale invece, è più cauto, ma se vince o è più forte in quel momento storico, allora anche lui, inizia con una sorta di tracotanza fastidiosa. Personalmente io non faccio distinzioni, perché conosco bene entrambi. Per evitare disamine inutili, quando mi si chiede delle squadre romane, rispondo che seguo il Trastevere, se insistono su la Roma e sulla Lazio rispondo che non seguo il “calcio minore”.

Tornando al match, preparerete delle coreografie particolari? 

"Purtroppo no. Ci piacerebbe tanto farla, forse un giorno. Al momento portiamo striscioni e bandieroni del Club e tanto sostegno vocale. A Roma comunque non è facile organizzare le coreografie. Per una serie di innumerevoli problemi, L'unica che siamo riusciti a fare, la riuscii a fare io, nel lontano 5 aprile del 1998. Era un Lazio-Juventus, vincemmo noi 1-0 gol di Inzaghi. Era la coreografia per i 100 anni della Juventus".

Ci sarà ancora qualcuno che la ricorderà, senz'altro.

"Magari qualcuno la ricorderà come 'la coreografia dei cuori'. Gli striscioni che la campeggiavano furono: “100 anni storia, un secolo d'amore”. Fu una bellissima emozione". 

A livello di numeri, iscrizioni e affluenza, quale è stata la risposta a livello di JOFC?

"Come Club, ogni anno, abbiamo sempre delle ottime risposte per tesseramenti, abbonamenti e richieste biglietti. Qui la passione per la “Vecchia Signora” non cambia mai, anzi aumenta! Riusciamo, anche grazie alla aiuto della Società, a portare ad ogni partita, sia essa in Italia o estero, un sostanziale gruppo di tifosi. Questo ci inorgoglisce, perché da noi, “Essere Gobbi” è una cosa seria". 

Parere sulla sfida con i biancocelesti? Che tipo di partita farà la Juventus? 

"La Lazio come la Juventus, secondo me, giocheranno a viso aperto almeno il primo tempo, Se il risultato sarà in pareggio, nei primi 45' minuti, probabilmente eviteranno di farsi troppo male e finirà con un punto a testa, Unica incognita sarà Pedro, gran giocatore e grande leader che, se entra, potrebbe scombinare le carte. Ma anche noi abbiamo delle buone frecce nella nostra “faretra” e il calcio è imprevedibile... Ed è bello per questo". 

Man of the match? Chi la deciderà? 

"Spero in Thuram, un giocatore davvero straordinario".

Si ringrazia Claudio Carnicci per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista. 

© foto di Claudio Carnicci
© foto di Claudio Carnicci