ESCLUSIVA TJ - Marcello Chirico: "Non siamo più la Juventella, con l'Inter è tornato il divario che c'era. Del Piero? Ai nerazzurri segna sempre: ricordate la storia della linguaccia?

In esclusiva per TuttoJuve.com Marcello Chirico ci racconta le sue sensazioni dopo il successo nel derby d'Italia.
Marcello Chirico, se mai ce ne fosse stato bisogno la Juventus ha ristabilito le gerarchie con l’Inter
“Il cambiamento che c’è stato quest’anno è stato incredibile. Probabilmente la squadra non vincerà il campionato ma noi tifosi dobbiamo essere orgogliosi, perché è tornata la Juve che conosciamo. E quando torni ad essere la Juve il divario con l’Inter è questo”.
Eppure, specie nel primo tempo la sofferenza non è mancata
“Devo dire che non mi aspettavo un’Inter così gagliarda, mi immaginavo un’altra squadra. È proprio vero: quando si affronta la Juve chiunque si trasforma, chiunque dà il 100%. E l’Inter di ieri per 60’ sembrava quella del triplete, giocando alla grande. E tutto sommato la cosa, come sottolinea Conte, deve fare piacere perché l’impegno che le avversarie mettono è segno che ci temono, perché non affrontano più la Juventella di qualche tempo fa ma si trovano davanti la Juventus FC”.
Al gol dell’1-0 sono emerse le fragilità nerazzurre
“Vero della fragilità dell’Inter ma soprattutto bravi e intelligenti noi. Tutti rimarcano gli errori di Ranieri, che tra l’altro noi juventini conosciamo benissimo; mentre andrebbero riconosciuti di più i meriti di Antonio Conte. Purtroppo sul nostro tecnico si parla quando si lamenta, come è successo a Parma, definendolo “piangina”, mentre si dovrebbe riconoscere il suo valore, perché parliamo di un allenatore che sta diventando come Lippi e Capello. E se non ci fossimo noi juventini a elogiarlo gli altri fanno molta fatica a farlo e se succede lo fanno a denti stretti. Inutile, quindi, parlare di Ranieri che ha sbagliato, sappiamo che è un mediocre e con lui si perde; Conte invece vince e mi spiace che sia 4 punti sotto. Colpa dei nostri giocatori che non la buttano dentro e anche del fatto che non siamo stati di certo aiutati dagli arbitri. È una situazione anomala la nostra, perché abbiamo perso punti per strada contro squadre di media fascia mentre con le grandi ci esaltiamo e vinciamo”.
Ieri primo gol in campionato di Del Piero. Qualcuno ha persino sottolineato la cosa come se fosse un evento incredibile…
“Qualcuno si dovrebbe ricordare che Del Piero all’Inter fa quasi sempre gol. Da dove è nata la famosa linguaccia? Da un suo calcio di punizione in un Inter-Juventus. Penso che Alex debba essere sfruttato di più adesso, perché è fresco, ha voglia ed è uno che lì davanti sa cosa fare a differenza di Matri. In questo finale di stagione il capitano sarà importantissimo”.
Ti è piaciuto il tandem offensivo con Vucinic?
“Vucinic ieri mi ha fatto arrabbiare perché si ostina a fare di testa sua. Dico io: ma passa la palla! Ha grandi numeri, ma a volte esagera”.
Ennesima prova maiuscola di Caceres
“Già mi piaceva prima, adesso è cresciuto esponenzialmente. È il migliore acquisto che abbiamo fatto, perché un giocatore così polivalente è davvero una risorsa importante. Deve avere più spazio, questo è chiaro”.
Chi potrebbe essere il sacrificato?
“Magari Bonucci, che ieri è partito dalla panchina ma quando è entrato nella difesa a tre si è ben comportato. Tra l’altro, a mio avviso, la Juventus col modulo visto nella ripresa rende meglio rispetto al 4-4-2 o al 4-3-3. Poi, chiaro, bisogna essere bravi anche a cambiare a seconda dell’avversario. Ma il modulo con 3 dietro per me è il migliore”.